        Il circuito del Mugello &egrave; una delle piste pi&ugrave; amate da piloti e appassionati, sul suo lungo rettilineo le attuali MotoGP per&ograve; superano ormai i 365km/h, il tutto mentre scollinano sul dosso che &egrave; posto pochi metri prima della staccata della San Donato. CASCHI D'ORO 2023: PARTECIPA ALL'EVENTO GRAZIE A BPER BANCA E MOTOSPRINT! Mugello: nuove vie di fuga, pi&ugrave; larghe e asfaltate Nel 2023 la KTM di Brad Binder alla fotocellula della staccata di Curva1 al Mugello ha fatto registrare la velocit&agrave; record di 366,1 km/h. Una velocit&agrave; impressionante in un punto dove negli ultimi 10 anni si sono vissuti momenti di paura con gli incidenti di Marc Marquez nel 2013 e di Michele Pirro nel 2018. Le modifiche apportate alla staccata della San Donato hanno allargato la via di fuga laterale alla staccata della prima curva del Mugello. La strada di servizio &egrave; stata spostata pi&ugrave; all&rsquo;interno permettendo di estendere la via di fuga in asfalto nei 450 metri precedenti alla curva. Quella di Curva 1 per&ograve; non &egrave; l&rsquo;unica via di fuga che ha subito modifiche in queste settimane, anche l&rsquo;ingresso della Arrabbiata1 &egrave; stato asfaltato per migliorarne la sicurezza.  Nuovi cordoli in tre punti Un ulteriore passo in avanti &egrave; stato fatto sostituendo i vecchi cordoli con il nuovo modello omologato da FIM e FIA al termine della passata stagione. Questi nuovi cordoli presentano una serie di &ldquo;gradini&rdquo; pi&ugrave; pronunciati che dovrebbero far desistere i piloti dall&rsquo;andare oltre il consentito. Le curve dove i nuovi cordoli sono stati posati sono quelli pi&ugrave; soggetti ad escursioni nei passati GP ovvero Curva 3 (Poggio Secco), Curva 9 (Arrabbiata2) e Curva 11 (Palagio). Paolo Poli, Direttore del Circuito del Mugello ha commentato cos&igrave; le modifiche al tracciato: &ldquo;La sicurezza di una pista non &egrave; un qualcosa di statico. Al contrario &egrave; una continua sfida alla ricerca di soluzioni per ridurre quel minimo rischio che, seppur residuale, inevitabilmente ancora esiste nella pratica del motorsport. I continui studi e gli importanti investimenti che abbiamo stanziato, sono finalizzati ad innalzare ulteriormente i gi&agrave; altissimi standard del Mugello con l'obbiettivo di permettere a tutti i piloti che lo frequentano (professionisti e non) di esprimere la propria passione in un impianto sempre all'avanguardia nella sicurezza e punto di riferimento internazionale".        

Per migliorare ulteriormente la sicurezza, la pista toscana durante le feste natalizie ha realizzato diverse modifiche a bordo pista

MotoGP sempre più veloci? Il Mugello allarga le vie di fuga

        Apprezzato dalla quasi totalit&agrave; dei piloti e dagli appassionati delle due ruote, il tracciato del Mugello (che avr&agrave; finalmente il pubblico sugli spalti nel weekend del Motomondiale dopo due anni a porte chiuse) ha sub&igrave;to alcune modifiche in vista di quest'anno. Non cambia il layout, ma alle vie di fuga di buona parte delle curve sono stati apportati alcuni cambiamenti con l'obiettivo di migliorare il fattore sicurezza. Andiamo a vedere quali e in che modo, in attesa di scoprire se queste novit&agrave; avranno ripercussioni sulla spettacolarit&agrave; delle gare di CIV e Motomondiale. &nbsp; Luco-Poggio Secco e Materassi   Nel cambio di direzione delle curve Luco e Poggio Secco, la via di fuga presenta ora pi&ugrave; asfalto nella sezione esterna. Sia all'ingresso della curva 2 che della curva 3, infatti, esso ha preso interamente il posto della ghiaia e dell'erba fino alle barriere di protezione. Discorso analogo anche nella successiva curva 4, la Materassi, dove all'esterno &egrave; ora presente un tratto asfaltato prima dell'inizio della ghiaia. Una soluzione che dovrebbe favorire i piloti nel rientro in pista dopo un lungo e nella ripartenza dopo un'eventuale scivolata. &nbsp; Casanova-Savelli   Un altro importante cambiamento &egrave; avvenuto alla staccata in discesa del celebre tratto della Casanova-Savelli. Qui &egrave; stato prolungato il cordolo all'ingresso della curva Casanova, che si &egrave; unito a quello presente all'uscita della curva precedente, ovvero la Borgo San Lorenzo. Una modifica che far&agrave; probabilmente diminuire il numero di giri cancellati e di penalit&agrave; in gara, visto che spesso i piloti andavano oltre il cordolo nelle fasi pi&ugrave; concitate. All'uscita del cambio di direzione, alla Savelli, sono stati ristrutturati i cordoli. Qui, i piloti dovranno prestare particolare attenzione a non mettere le proprie ruote sul &ldquo;verde&rdquo; per non veder cancellati i loro giri in prova o dover scontare un long lap penalty in gara. Jorge Lorenzo: "Honda unica MotoGP con problemi di highside"       

Il celebre tracciato alle porte di Firenze cambier&agrave; leggermente volto in questa stagione, specialmente per quanto riguarda le vie di fuga: vediamo i cambiamenti principali&nbsp;

Al Mugello affinamenti a cordoli e vie di fuga: ecco le modifiche

Con una nota diffusa ai giornalisti, la direzione gara della Sbk (formata da Gregorio Lavilla, Gian Franco Carloia e Franck Vayssi&eacute;) ha stabilito alcune importanti modifiche per la seconda manche di domani. Questo in seguito ai numerosi problemi di durata riscontrati sulle coperture posteriori da molti piloti in occasione della prima manche. La gara (su pista asciutta) si svolger&agrave; sui 22 giri previsti ma tutti i piloti saranno obbligati a rientrare ai box tra i giri 10, 11 e 12 per un pit stop utile per il cambio della gomma posteriore. Questa &egrave; una&nbsp;modifica presente nel regolamento ma mai applicata finora.&nbsp;Ai piloti che non si dovessero fermare, verrebbe esposta la bandiera nera. La stessa regola&nbsp;sar&agrave; applicata anche alla gara della Supersport.    BANDIERA ROSSA O PIOGGIA - In caso di ripartenza in seguito all&rsquo;esposizione della bandiera rossa, la gara non durer&agrave; pi&ugrave; di 12 giri. Se l&rsquo;asfalto fosse bagnato al via, i piloti potranno invece completare la gara con la gomma posteriore da bagnato senza necessit&agrave; di fermarsi per il pit stop perch&eacute; in quel caso, la durata della copertura &egrave; garantita per tutti i 22 giri.&nbsp; 

A causa dei problemi di durata riscontrati nella prima manche, la&nbsp;direzione gara ha deciso che, in caso di gara &ldquo;asciutta&rdquo;, entro il 12esimo giro tutti i piloti dovranno rientrare ai box per sostituire la gomma posteriore

SBK Australia: gara2 con pit-stop obbligatorio!

Lo storico tracciato di Montmel&ograve; cambier&agrave; volto. Una decisione voluta dalla FIM (Federazione motociclistica internazionale) sotto l&#39;attenta osservazione dei piloti del Motomondiale che gi&agrave; quest&#39;anno avevano espresso il loro parere rispetto ad alcuni cambiamenti apportati. Tracciato, quello catalano che proprio alla curva 12 (la stessa che adesso verr&agrave; modificata), aveva visto nel 2016 la morte del pilota Moto2 Luis Salom, dopo una scivolata a grande velocit&agrave; e lo schianto contro le protezioni.  LE MODIFICHE &ndash; Se subito dopo la morte di Salom i piloti erano corsi in safety commission per apportare delle modifiche immediate al tracciato in vista della gara, adesso &egrave; arrivato il vero progetto che andr&agrave; a rendere la pista pi&ugrave; sicura. Una pista, quella di Montmel&ograve;, utilizzata anche dalla F1 che per iniziare vedr&agrave; una nuova asfaltatura. Inoltre, dato che la chicane provvissoria era stata definita dai piloti ancora pi&ugrave; rischiosa, &egrave; stato approvato il ritorno alla curva 12 ma con una via di fuga che si allungher&agrave; di oltre 20 metri.  I LAVORI &ndash; I lavori partiranno nel mese di gennaio 2018 (la gara &egrave; prevista per il 17 giugno), ma gi&agrave; a partire da dicembre inizieranno a smantellare alcune tribune che ostacolerebbero i lavori di rifacimento della curva 12. Qui, verr&agrave; messa la ghiaia che servir&agrave; a rallentare i piloti in caso di caduta, mentre la variante della F1 (che venne utilizzata dopo l&#39;incidente di Salom) continuer&agrave; ad essere sfruttata anche per la Motogp diventando la curva 10. La curva 12, invece, diventer&agrave; la 13 con un aumento totale della lunghezza del circuito che arriver&agrave; a misurare 4,627 km.&nbsp;&nbsp; 

Nel circuito catalano verranno fatti dei lavori soprattutto alla curva 12 che nel 2016 cost&ograve; la vita a Luis Salom

Montmel&ograve; cambia volto: modifiche significative alla curva 12

  "Quello che sta per cambiare &egrave; che la Direzione Gara controller&agrave; la corsa pronunciandosi su decisioni come l&rsquo;eccesso di velocit&agrave; in pit-lane o sull&rsquo;uso di una bandiera gialla o rossa, decisioni di oggettiva rilevanza e infrazione", spiega Poncharel a MotoGP.com. Il presidente IRTA e membro della GP Commission ha commentato infatti le modifiche al regolamento del MotoGP decise&nbsp;a Ginevra la prima settimana di febbraio.  "Ma ogni altro caso che richiede un'analisi corretta&nbsp;come ad esempio l'incidente alla chicane finale di Assen l'anno scorso, l'ultima curva a Jerez o, ovviamente, quello che &egrave; successo a Sepang necessiter&agrave; di un altro controllo. I comportamenti in pista di questo genere saranno infatti trattati e approfonditi&nbsp;da Mike Webb e da due commissari nominati dalla FIM in accordo con Dorna e IRTA, insieme andranno a comporre&nbsp;il nuovo organo di controllo sui GP. Questi tre steward saranno esperti dalla FIM e credo sia una buona scelta&nbsp;perch&eacute; Dorna ha ricevuto molte critiche in questo periodo. Dopo le dure reazioni dell'anno scorso &egrave; una bella novit&agrave; la creazione di questo organo che&nbsp;decider&agrave;&nbsp;in modo competente e indipendente&nbsp;senza alcun conflitto di interesse. Credo che il 98% della polemica che ci ha investito nel 2015&nbsp;era del tutto ingiustificata e, questa decisione, &egrave; un passo in avanti per dare&nbsp;meno occasione a&nbsp;proteste immotivate di ogni tipo. Il nuovo organo sar&agrave; molto utile e avr&agrave; una libert&agrave; di giudizio&nbsp;importante, per questo la commissione GP non pu&ograve; che essere d&rsquo;accordo con la sua nascita, infatti la decisione &egrave; stata unanime".  Sul nuovo sistema a&nbsp;punti per le&nbsp;penalit&agrave; inflitte ai&nbsp;piloti che non riescono a rispettare i loro obblighi di&nbsp;comunicazione e pr, Poncharal spiega:   "Il MotoGP attrae un vasto pubblico, tanti appassionati partecipano ai fine settimana di GP, abbiamo bisogno di molti sponsor ed &egrave; normale che, considerando l&rsquo;investimento da parte di soggetti commerciali&nbsp;e anche&nbsp;degli spettatori che spendono soldi per arrivare il pi&ugrave; vicino possibile ai propri idoli, alle moto e alle scuderie, credo che sia stata la scelta pi&ugrave; giusta&nbsp;per offrire il miglior spettacolo possibile. Naturalmente nel nostro sport le stelle sono i piloti e hanno&nbsp;un obbligo non solo nei confronti dei media&nbsp;ma anche verso&nbsp;i tifosi e gli sponsor. La Commissione Grand Prix voleva solo chiarire questo. Credo che ognuno debba interpretare la propria parte con la buona volont&agrave;, ma a volte &egrave; necessario mettere nero su bianco le intenzioni. Sappiamo che non si pu&ograve; chiedere troppo ai&nbsp;piloti&nbsp;ma c&rsquo;&egrave; un minimo da dare alle persone che sostengono i team senza le quali nessuno di noi, scuderie&nbsp;e corridori&nbsp;su tutti&nbsp;non potremmo vivere di questo sport. Volevamo solo scriverlo e&nbsp;tutto quello pattuito esisteva gi&agrave;,&nbsp;per tutti i piloti erano regole del lavoro quotidiano. Ovviamente pi&ugrave; il successo &egrave; grande meno si &egrave; inclini alla disponibilit&agrave; verso i fans e i media. Abbiamo solo vuolto ricordare a tutti che si deve lavorare insieme per soddisfare le aspettative di spettatori, tifosi, giornalisti&nbsp;e sponsor&nbsp;che accompagnano il mondo del MotoGP".  Per quanto riguarda l'inserimento&nbsp;dei sensori all&rsquo;interno della gomma che ne controlla&nbsp;la pressione, questa la spiegazione di Poncharal:   "Un'altra cosa che abbiamo deciso con la Commissione Grand Prix e,&nbsp;sono felice di averlo fatto, &egrave; l'inserimento&nbsp;dei sensori di pressione obbligatori&nbsp;per le gomme posteriori in MotoGP. Abbiamo chiaramente avuto qualche difficolt&agrave; tecnica, ma a volte i problemi possono portare a cose buone. Sono contento che Loris (Baz) non si sia fatto nulla di grave ma &egrave; stato quell&rsquo;incidente proprio a farci identificare il problema che stavamo cercando arginare&nbsp;da tempo e&nbsp;trovare un accordo. Dobbiamo essere in grado di controllare la pressione dei pneumatici costantemente, &egrave; molto importante per aumentare la sicurezza. Non se ne parla molto ma &egrave; la decisione forse pi&ugrave; positiva presa a Ginevra&rdquo;.  

"E' stato proprio l'incidente di Baz a farci identificare il problema che stavamo cercando arginare da tempo", spiega Poncharal

Poncharal: cosa cambia in MotoGP

Il circuito tedesco del Sachsenring, che ospiter&agrave; il GP nel weekend 11-13 luglio, &egrave; stato (leggermente) modificato.&nbsp; La curva 11, la prima a destra dopo una sequenza "sinistrorsa"&nbsp; sar&agrave; modificata&nbsp; per migliorare la sicurezza con cordoli mobili in acciaio, allo scopo di allineare meglio la traiettoria e ridurre la velocit&agrave; in curva.  Loris Capirossi e Franco Uncini, rispettivamente Responsabili della Sicurezza in MotoGP e FIM, questa settimana hanno visitato il circuito e infine approvato le modifiche pensate per il tracciato.

Ospiter&aacute; il nono round della MotoGP

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Piccola modifica per il Sachsenring