        Prime notizie di moto-mercato 2023 anche per il MotoAmerica in vista dell&rsquo;inizio di stagione fissato per il 21-23 aprile sul tracciato di Road Atlanta. Ad aprire le danze &egrave; Suzuki che conferma il supporto nel campionato al team Vision Wheel M4 Ecstar.&nbsp; La squadra  Il primo tassello della formazione 2023 &egrave; il rinnovo del fenomeno messicano Richie Escalante, reduce da una buona prima stagione da rookie della categoria. Il #54 prosegue il suo cammino nel campionato americano con la Suzuki dopo gli anni in Supersport sempre con la moto di Hamamatsu. Il secondo tassello del Team Hammer &egrave; nientemeno che un cavallo di ritorno, e che cavallo: Toni Elias! Lo spagnolo, dal 2016 al 2020, pilota dello stesso team, aveva annunciato il ritiro a fine 2020 e dopo aver passato il 2021 da sostituto in alcune occasioni ed un 2022 sabbatico, &egrave; stato convinto da Suzuki stessa a rimettersi i panni da pilota e tornare nel campionato che lo ha visto diventare campione nel 2017. Le parole di Escalante ed Elias  A margine dell&rsquo;annuncio ufficiale hanno parlato i due piloti della categoria Superbike. Richie Escalante ha dichiarato: &ldquo;Sono contento di tornare con la stessa squadra e la stessa moto. Mi sento come se conoscessi le piste su una Superbike e questo &egrave; particolarmente importante per i nostri risultati. Ovviamente, l'obiettivo di ogni pilota &egrave; vincere il campionato e penso che il mio prossimo passo per riuscirci sia salire regolarmente sul podio. L'anno scorso i nostri risultati sono stati alti e bassi, ma ho imparato tanto sulle gare di Superbike. Rispetto a Supersport, la concorrenza &egrave; pi&ugrave; alta, quindi il processo &egrave; pi&ugrave; importante. Devi lavorare a stretto contatto con la squadra per ottenere il setting ideale e poi i risultati possono migliorare.&rdquo; Toni Elias invece ha detto: &ldquo;Sono felice di avere l'opportunit&agrave; di tornare a correre ed &egrave; speciale farlo con Suzuki e un team che conosco come Vision Wheel M4 ECSTAR Suzuki. &Egrave; fantastico che mi abbiano dato questa opportunit&agrave; e sono entusiasta e motivato. Sono pronto per iniziare a lavorare sodo. Non sar&agrave; facile ma ci riusciremo! Conosco bene la moto e ne conosco gli aspetti positivi. Lavoreremo sodo per migliorarli ancora di pi&ugrave; e non vedo l'ora di iniziare.&rdquo;       

Il messicano guider&agrave; ancora la GSX-1000R nella stagione 2023 ed avr&agrave; al suo fianco un team mate veramente speciale

MotoAmerica: Richie Escalante rinnova con Suzuki

        Se Keanu Reeves pochi giorni fa &egrave; sceso in pista a Portimao in sella alle Aprilia, questa volta &egrave; toccato a Ewan McGregor lasciare il grande schermo per indossare la tuta in pelle e sfrecciare tra i cordoli. L'attore che ha interpretato Obi-Wan Kenobi nella saga di Star Wars, anche lui grande appassionato di moto, ha infatti partecipato ad un track day sull'iconico tracciato di Laguna Seca. GT, Valentino Rossi guarda al futuro: test a Barcellona con la BMW In pista con Toni Elias  McGregor ha potuto condividere la pista con un coach d'eccezione, ovvero Toni Elias. Il pilota spagnolo, Campione del Mondo Moto2 del 2010, vive ormai da anni negli Stati Uniti, dove ha corse per diverse stagioni diventando anche campione MotoAmerica nel 2017 in sella ad una Suzuki. Sicuramente un ottimo compagno con cui girare in pista e comprendere qualche segreto sulla guida sportiva, in una giornata all'insegna della passione per le due ruote. FIM JuniorGP, Aragon: Lukas Tulovic ad un passo dal titolo Moto2       

Il celebre attore ha preso parte ad un track day sul circuito californiano, con il campione del mondo Moto2 del 2010 Toni Elias come coach d'eccezione

Dal grande schermo alla pista: Ewan McGregor in moto a Laguna Seca

Buone notizie in casa Fresh N&rsquo; Lean Attack Performance Yamaha. Josh Herrin, dopo aver saltato gli ultimi due appuntamenti del MotoAmerica causa Covid, &egrave; abile ed arruolato e nel New Jersey salir&agrave; a bordo della sua R1 #2, nelle mani prima di JD Beach e poi di Toni Elias.  E proprio lo spagnolo &egrave; al centro dell&rsquo;attenzione. Le prestazioni ottenute nel weekend di Pittsburgh gli sono valse la terza Yamaha R1 Factory insieme a Jake Gagne e Josh Herrin, l&rsquo;ex compagno in Suzuki qualche anno fa.  Richard Stamboli, team manager di Fresh N&rsquo; Lean Yamaha, vuole tutelarsi in anticipo per evitare poi di dover correre ai ripari in tempi stretti nel caso in cui Herrin dovesse saltare anche la gara del New Jersey. In quel caso Elias diventerebbe a tutti gli effetti il suo sostituto, nel caso in cui invece Herrin dovesse esserci, lo spagnolo scender&agrave; in pista come terzo membro della squadra.&nbsp;  Le parole di Richard Stamboli e Toni Elias   A margine di questo annuncio hanno parlato il team manager della squadra e lo spagnolo.&nbsp;  Stamboli ha dichiarato: &ldquo;Siamo entusiasti di avere Toni Elias per un&rsquo;altra gara sulla nostra Yamaha R1 al NJMP. Ha fatto un buon lavoro al PIRC, salendo subito sul podio, e siamo fiduciosi che far&agrave; un&#39;altra buona gara al NJMP. La sua energia &egrave; incredibile; &egrave; come un bambino in un negozio di caramelle con la Yamaha R1. Siamo anche entusiasti di riavere Josh Herrin dopo aver perso gli ultimi due eventi. Sono sicuro che sar&agrave; ansioso di fare qualche giro e torner&agrave; al passo velocemente. Herrin avr&agrave; anche il suo primo figlio poco prima o durante il fine settimana, quindi ci congratuliamo con lui per questo. Imparando dagli ultimi due eventi e da tutte le decisioni prese all&#39;ultimo minuto, stiamo prendendo precauzioni per questo evento. Se Josh dovesse saltare una delle gare a causa di complicazioni impreviste, allora Toni sar&agrave; l&igrave; per adempiere ai nostri obblighi con MotoAmerica, Yamaha e tutti i nostri sponsor. Se tutto andr&agrave; bene per Josh, avremo tre piloti in gara nella classe Superbike. In passato abbiamo gestito un team di tre piloti, ma questa sar&agrave; la prima volta per noi nella classe Superbike. Sicuramente sar&agrave; impegnativo, quindi abbiamo introdotto alcune risorse aggiuntive. Personalmente sar&ograve; molto entusiasta di vedere tutte e tre le moto sulla griglia e correre per la vittoria. Dovrebbe essere un fine settimana divertente.&rdquo;  Elias dal canto suo ha detto: &ldquo;Sono molto grato che mi abbiano dato un&#39;altra opportunit&agrave;. Pittsburgh &egrave; stata forse la pista peggiore per me perch&eacute; non si adatta al mio stile di guida. Penso che il New Jersey mi rappresenti un po&#39; di pi&ugrave;, e non vedo l&#39;ora di essere l&igrave; e lavorare di nuovo e cercare di ottenere un risultato eccellente&rdquo;.  MotoAmerica: Tommaso Marcon in Twins Cup con l&#39;Aprilia RS660 

Lo spagnolo, sostituto di Herrin nell&rsquo;ultimo appuntamento, far&agrave; parte anche in New Jersey del team Attack Performance insieme a Gagne ed il rientrante Josh.

MotoAmerica: terza Yamaha factory per Toni Elias

Ritiratosi a fine della scorsa stagione dopo la tripla gara di Laguna Seca, Toni Elias &egrave; tornato quest&rsquo;anno prima sulla Ducati V4R di Kyle Wyman (impegnato nel chiudere il discorso del King of Baggers) e nello scorso weekend sulla Yamaha del team Fresh &lsquo;N Lean al posto di Herrin ancora fermo per il Covid.&nbsp;  &ldquo;Mi sento come un bambino di 38 anni&rdquo; scrive lo spagnolo sul suo profilo Instagram dopo il weekend a Pittsburgh sulla Yamaha R1 del team Fresh &lsquo;N Lean al fianco di Jake Gagne in sostituzione del titolare (ed ex compagno in Suzuki) Josh Herrin.  Nelle quattro gare fin qui disputate, quello di Pittsburgh &egrave; stato senza ombra di dubbio il miglior weekend dello spagnolo, salito sul podio alle spalle del compagno di squadra Gagne e P4 nella gara di domenica. Quasi come se non si fosse mai ritirato ufficialmente dal campionato e quasi come se quelle moto le avesse sempre guidate, in realt&agrave; le ha toccate con mano solo nei giorni precedenti alle gare.  &ldquo;Ritiro? No, voglio vincere al pi&ugrave; presto&rdquo; scrive ancora sullo stesso post Instagram lo spagnolo, lasciando intendere di voler uscire dal ritiro (forzato) della scorsa stagione e rimettersi in gioco nella prossima annata, o addirittura gi&agrave; quest&rsquo;anno qualora ci fosse l&rsquo;opportunit&agrave; ed una moto che gli possa garantire di tornare al successo.  Il post social di Elias   &ldquo;Ol&egrave;&egrave;&egrave;&egrave;! Che bel weekend, pi&ugrave; di quello che potessi chiedere! P2 sabato/P4 domenica. La verit&agrave; &egrave; che avevo un appuntamento venerd&igrave; per fare un corso di guida sulle supermotard e il telefono ha squillato marted&igrave;&hellip;ho cancellato i miei piani e al sabato mi sono trovato sul podio. Non &egrave; bello? Ed ancora di pi&ugrave; farlo con la miglior moto ed il miglior team? Nemmeno nei sogni! - Le parole dello spagnolo dopo il meraviglioso weekend di Pittsburgh, sulla R1 -. In due ore di lavoro sono salito sul podio, non so cosa sarebbe successo con pi&ugrave; ore di lavoro! Ringrazio Attack Yamaha, Yamaha Racing e Richard Stamboli per avermi fatto guidare questa bellezza! Ho imparato tanto ed &egrave; stato un piacere lavorare con voi! Ringrazio famiglia, amici, sponsor e fans per essere sempre stati al mio fianco. Ritiro? NO&hellip;VOGLIO VINCERE! ANCORA! PRESTO! Mi sento come un bambino di 38 anni&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da 2??4?? (@tonielias24)    I perch&egrave; del ritiro e gli scenari futuri   Elias del resto, aveva annunciato l&#39;uscita di scena dal MotoAmerica, al termine della tripletta di Laguna Seca dello scorso anno, pur sentendosi ancora fisicamente in forma e competitivo per lottare per grandi traguardi. Le difficolt&agrave; incontrate in una stagione rabberciata avevano fatto s&igrave; che Elias prendesse la decisione di allontanarsi dal campionato, pur restando nell&#39;ambito delle moto come insegnante nei corsi di guida. Quello dello spagnolo, per&ograve;, non era un vero e proprio addio alle corse, ma un arrivederci guardando a cosa gli avrebbe riservato il futuro.  Fino a questo momento, il 2021 di Toni ha parlato italiano e nuovamente giapponese, chiamato prima da Wyman sulla sua Ducati e poi dal team Attack Yamaha al posto di Herrin. Se Toni volesse davvero tentare di disputare un&#39;altra stagione completa, proprio Ducati e Yamaha sarebbero al momento le due Case con le quali potrebbe rientrare in scena l&#39;anno prossimo: difficile il team di Wyman (Kyle dovrebbe trovare i soldi per una seconda moto), molto pi&ugrave; percorribile la strada del team di Baz, supportato direttamente da Ducati. Un pensierino potrebbe farlo anche lo stesso team Attack Performance Yamaha, qualora Gagne conquistato il titolo decidesse di migrare altrove, o lo stesso Herrin salutasse dopo un solo anno.  MotoAmerica, Pittsburgh: Gagne fa 13 e vede il titolo 

Lo spagnolo, dopo il ritiro alla fine della scorsa stagione, sogna un ritorno in grande stile magari gi&agrave; dalla prossima annata del MotoAmerica.

MotoAmerica: e se Toni Elias tornasse ufficialmente a correre?

Un gradito ritorno per il prossimo evento del MotoAmerica sul tracciato di Laguna Seca. Kyle Wyman, infortunatosi all&rsquo;osso del gomito nella caduta di gara-2 a Road America lo scorso 13 giugno e gi&agrave; operato, ha scelto l&rsquo;esperto spagnolo Toni Elias per il prossimo round di campionato, focalizzandosi invece sulla vittoria del King of Baggers, trovandosi in testa alla classifica con una vittoria ed un secondo posto.  Per Elias quello del 9-11 luglio a Laguna Seca sar&agrave; un weekend speciale. Torner&agrave; in pista dopo aver concluso la sua avventura con la Suzuki nel Campionato Americano lo scorso anno proprio sul tracciato californiano e debutter&agrave; in sella ad una Ducati V4R.  Le parole di Wyman ed Elias      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;     &nbsp;  &nbsp;   Un post condiviso da Kyle Wyman (@kylewyman)     Wyman ha postato sul suo account Instagram una foto che li ritrae insieme in pista scrivendo questa didascalia: &quot;Ciao Toni. Benvenuto in KWR Ducati. So che ti prenderai buona cura della mia moto settimana prossima a Laguna Seca. Vai e divertiti, io guider&ograve; l&#39;Harley-Davidson.&quot;  A margine di questo annuncio hanno parlato sia il pilota/titolare Kyle Wyman e lo spagnolo Toni Elias, di rientro nel MotoAmerica solo per la tappa californiana.  &ldquo;Sono molto felice di dare il benvenuto a Toni Elias in KWR come pilota sostitutivo per il round di Laguna Seca sulla KWR Ducati Superbike&nbsp;- ha detto Wyman - Toni porta una vasta esperienza sia in MotoAmerica che all&#39;estero, ed &egrave; un onore essere in grado di schierare un pilota e campione del mondo del suo calibro. Toni &egrave; un ragazzo fantastico che ci &egrave; mancato quest&#39;anno nel paddock, quindi sono davvero felice di poterlo accogliere di nuovo nel MotoAmerica. Ci sono stati molti fattori che abbiamo setacciato per arrivare alla nostra decisione e non &egrave; stato uno che ho preso alla leggera. Voglio che si diverta e si goda la moto e l&#39;esperienza, e sono sicuro che impareremo qualcosa lungo la strada mentre mi concentro sul terzo e ultimo round del campionato King of the Baggers.&rdquo;  &ldquo;Sono davvero felice ed emozionato perch&eacute; Kyle mi ha dato questa opportunit&agrave; di tornare in pista con una buona moto - ha dichiarato invece Elias - Ho fatto corsi di guida dall&#39;ultima gara a Laguna (Seca), ma quando insegni stai guidando al 10-20% di quello che puoi fare in una gara. &Egrave; stata bassa velocit&agrave; e calma, quindi ho bisogno di questa energia. Devo prendere una buona moto e mantenere il mio 100% in pista ed &egrave; per questo che sono molto grato a Kyle per aver pensato a me. Non si tratta del risultato, si tratta di divertirsi e se posso essere d&#39;aiuto e dare delle buone informazioni a Kyle, &egrave; perfetto. So che torner&agrave; presto quindi gli auguro una pronta guarigione perch&eacute; questa &egrave; la sua moto e la sua squadra. Sar&agrave; molto bello tornare nel paddock da pilota e questa volta verr&ograve; con Kristy, con i bambini. Questa &egrave; una cosa che mi rende davvero felice. Per condividere il weekend di gara con la mia famiglia. Penso che sar&agrave; molto speciale e, naturalmente, Laguna &egrave; sempre fantastico correre su questa pista iconica e non vedo l&#39;ora di vedermi su una Ducati&rdquo;.  Per Elias non sar&agrave; la prima volta in assoluto su una Ducati in America. Lo spagnolo &egrave; gi&agrave; sceso in pista nel 2008 con la Desmosedici del team Pramac ottenendo due podi, Laguna Seca ed Indianapolis.  MotoAmerica, The Ridge: bottino pieno Yamaha con Gagne-Herrin 

Lo spagnolo torner&agrave; nel prossimo evento del Campionato Americano per sostituire il pilota/proprietario del team sulla V4R Panera Bread

MotoAmerica: Elias sulla Ducati di Wyman a Laguna Seca

Il Tutagate che ha visto protagonista Fabio Quartararo negli ultimi giri del GP Catalunya ha tenuto banco per oltre una settimana. Colpa dell&rsquo;unicit&agrave; di un simile inconveniente e del mancato intervento della Direzione Gara che avrebbe dovuto fermare il francese per il tempo necessario a ripristinare le condizioni di sicurezza del suo abbigliamento.  Quella (s)volta che: Il primato di McGuinness al TT  Nessun precedente, ma casi analoghi   Nonostante diverse ricerche non sono riuscito a scovare casi analoghi. Tuttavia ho riportato in superficie un episodio accaduto nella prima edizione del GP Qatar, nel 2004. Quel weekend pass&ograve; alla storia per la penalizzazione di Valentino Rossi e Max Biaggi, retrocessi in fondo alla griglia perch&eacute; alcuni membri dei loro team furono sorpresi a spazzolare e pulire la piazzola da cui i due big italiani sarebbero partiti in gara. Il romano fin&igrave; 6&deg; a 39 secondi da Sete Gibernau a cui il pesarese, caduto dopo cinque giri, dichiar&ograve; apertamente guerra, accusandolo della soffiata: &ldquo;Speravo di avere una scusa per non parlargli e adesso ce l&rsquo;ho. Sete &egrave; il mandante, mentre l&rsquo;esecutore &egrave; Juan Martinez, suo capotecnico diventato famoso grazie a me&rdquo;.  Nella 250, invece, l&rsquo;assenza di dati pregressi su quel tracciato comport&ograve; distacchi importanti fin dalle qualifiche: in pole l&rsquo;Aprilia di Sebastian Porto con 471 millesimi sulla Honda di Dani Pedrosa, oltre un secondo e un decimo sulla seconda moto di Noale e un secondo e 7 decimi sulla terza, rispettivamente affidate Alex De Angelis e Randy De Puniet. Quinto, a sei millesimi dal francese, Toni Elias con la Honda-Fortuna. Il nome dello sponsor non rispecchi&ograve; la situazione dello spagnolo, perch&eacute; ai tempi la prima fila era composta da quattro moto, ma nulla in confronto a quanto gli accadde nel giro di ricognizione: la saponetta posta sul ginocchio destro si stacc&ograve; e cos&igrave; Elias rientr&ograve; ai box per farsene mettere un&rsquo;altra.  Costretto a partire dalla corsia box, Toni si rese protagonista di una rimonta memorabile: da 24&deg; alla fine del primo giro, entr&ograve; nella Top 10 al quinto ma poco dopo come raccont&ograve;:&nbsp;&ldquo;L&rsquo;ho persa (la saponetta, ndr) di nuovo e quindi ho continuato la gara appoggiandomi sulla parte in pelle della tuta finch&eacute; non si &egrave; completamente consumata, e quando ho sentito che iniziavo a strisciare con la pelle del ginocchio ho dovuto smettere di appoggiarmi. Questo &egrave; stato un handicap molto importante&rdquo;. In effetti dal terzo al dodicesimo giro gir&ograve; sempre sotto il 2&rsquo;05&rdquo;9 spingendosi fino a 2&rsquo;04&rdquo;6, arrivando a meno di sei secondi da Franco Battaini, quarto. Quando per&ograve; la pelle della tuta inizi&ograve; ad assottigliarsi, Elias alz&ograve; i suoi crono di un paio di secondi, ma riusc&igrave; a concludere al sesto posto &ndash; lo stesso a cui &egrave; stato confinato Quartararo per la duplice penalizzazione di Barcellona &ndash; a 14 secondi da Battaini: &ldquo;Senza tutti questi problemi sarei potuto facilmente andare a podio&rdquo;.  Il caso di Nicky Hayden e Jorge Lorenzo   Sei anni dopo a patire un simile guaio fu Nicky Hayden in occasione del GP Indianapolis. Scattato dalla prima fila, l&rsquo;indimenticato Kentucky Kid perse la saponetta dopo pochi km: &quot;Non riesco a credere a ci&ograve; che &egrave; successo, ho perso per un istante l&rsquo;anteriore al terzo giro e il mio ginocchio sinistro si &egrave; incastrato su un tombino posto su un cordolo e cos&igrave; si &egrave; strappato il velcro. Mi ha quasi disarcionato dalla moto. All&rsquo;inizio ho sentito un dolore acuto ma me ne sono accorto soltanto al traguardo. Qui ci sono molte curve a sinistra e da quel momento ho dovuto prendermela con molta calma&quot;. Curiosamente, anche il ducatista (sotto, con il particolare della ginocchiera sinistra ormai a pezzi) fin&igrave; in sesta posizione, mentre la tuta bucata all&rsquo;altezza del ginocchio risult&ograve; da buttare.  Restando in tema saponette va ricordato l&rsquo;episodio di cui &egrave; stato protagonista Jorge Lorenzo nelle seconde libere del GP Argentina di due anni fa. Le immagini TV mostrarono le scintille che producevano a contatto con l&rsquo;asfalto, a causa dei piccoli chiodi in titanio di cui erano dotate. In quel caso Danny Aldridge, direttore tecnico della MotoGP, chiese di toglierle e pochi giorni dopo la Safety Commission introdusse il divieto di utilizzare saponette con materiali metallici perch&eacute; le scintille avrebbero potuto condizionare od ostacolare il campo visivo altrui.  Quella (s)volta che: Il coraggio di Carl Fogarty al Nurburgring 

Prima del guaio di Quartararo, anche Hayden ed Elias fecero un 6&deg; posto sofferto e in condizioni similari

Quella (s)volta che: il Tutagate e i suoi casi analoghi del passato

Toni Elias ha recentemente parlato dell&#39;approdo di Cameron Beaubier nel Mondiale Moto2 per il 2021 con l&#39;American Racing. Lo spagnolo, che in queste ultime stagioni &egrave; stato uno dei principali avversari dello statunitense nel campionato Superbike a stelle e strisce, si &egrave; detto sicuro della competitivit&agrave; del cinque volte campione. Secondo Elias, infatti, l&#39;approdo in Moto2 sar&agrave; soltanto un breve passaggio e presto vedremo Cameron nelle posizioni di vertice in MotoGP.  Quello dello spagnolo &egrave; sicuramente un pusto di vista autorevole, essendosi laureato campione del mondo in Moto2 nel 2010 ed avendo corso nei principali campionati mondiali con ottimi risultati prima di approdare negli Stati Uniti e vivere una &quot;seconda giovinezza&quot; dal punto di vista sportivo.  &quot;Beaubier lotter&agrave; per la vittoria in MotoGP&quot;   &quot;Ho lottato contro grandi piloti nel corso della mia carriera -&nbsp;ha detto Elias dopo l&#39;ultimo round del MotoAmerica - incontrando specialisti in 125, 250, Moto2, MotoGP e Superbike. Ho visto grandi piloti e uno dei pi&ugrave; forti con cui abbia mai corso &egrave; stato Valentino Rossi, ma Cameron non ha nulla da invidiargli. Credo che sia ad un livello tale da poter arrivare in MotoGP e lottare per la vittoria anche l&igrave;. Credo in lui e so che sfrutter&agrave; al meglio questa opportunit&agrave;. Siamo amici e abbiamo lottato tanto insieme, lo conosco e ci rispettiamo. Non posso far altro che augurargli buona fortuna&quot;.  MotoAmerica: c&#39;&egrave; il calendario provvisorio per il 2021  &nbsp; 

Il pilota spagnolo, grande rivale di Beaubier nel MotoAmerica, &egrave; sicuro che il cinque volte campione possa essere veloce in Moto2 ed approdare presto nella classe regina

Toni Elias: &ldquo;Beaubier non ha nulla da invidiare a Valentino Rossi&rdquo;

Il record del distacco di arrivo al traguardo tra due piloti &egrave; di appena 2 millesimi e questo &egrave; stato fatto registrare nel Gran Premio di Portogallo, a Estoril, nel 2006 tra il vincitore Toni Elias e Valentino Rossi. Lo spagnolo, alla guida della Honda RC211V del team Gresini, ha conquistato cos&igrave; la sua prima e unica vittoria nella classe regina, beffando il Dottore alla penultima gara stagionale mentre era in piena lotta per il titolo. Con quei cinque punti in pi&ugrave;, oggi Rossi avrebbe potuto avere un titolo in pi&ugrave; nel suo palmares, quello che invece ha perso a Valencia e che ha vinto Nicky Hayden.  MICHELIN PORT&ograve; UNA GOMMA NUOVA: MIGLIORAI DI 7 DECIMI   Intervistato da Dazn ha ricordato quell&rsquo;aneddoto Toni Elias, che ha dichiarato: &ldquo;La vittoria &egrave; tanto importante quanto il personaggio con cui lottiamo, in quel caso era Valentino Rossi. L&rsquo;ho battuto solo una volta nella vita. Michelin ci port&ograve; per quella gara una gomma nuova il sabato e riusc&igrave; a migliorare il mio ritmo di sette decimi e lottare per la vittoria. Ringraziai molto Michelin, anche se mi arrabbiai quando venni a sapere che quella gomma, pi&ugrave; morbida, era quella che veniva data ai migliori piloti durante tutta la stagione e a noi l&rsquo;hanno data solo alla penultima gara dell&rsquo;anno&rdquo;.  AMICI? NON ME LO PERDONER&agrave; MAI   Quella sconfitta &egrave; ancora accesa nel ricordo del pesarese, secondo quanto dice lo spagnolo: &ldquo;Quando lo vedo ogni anno a Austin posso constatare che non me l&rsquo;ha mai perdonato. &Egrave; terribile, ormai &egrave; una cosa successa anni fa, &egrave; tempo di essere amici, ma non &egrave; possibile. Non me lo perdoner&agrave; mai&rdquo;. Sarebbe bello avere ora un commento del pesarese&hellip;  MotoGP, Aleix Espargar&ograve;: &lsquo;Con Ducati era praticamente fatta&#39; 

Lo spagnolo racconta un aneddoto che risale a 14 anni fa con il Dottore, che secondo lui il nove volte campione del mondo non ha ancora digerito...

MotoGP, Toni Elias: &ldquo;Valentino Rossi non me l&rsquo;ha perdonata&rdquo;

Nel passaggio tra Yoshimura e team Hammer, Suzuki ha ben deciso di tenersi stretto Toni Elias, l&rsquo;unico rivale all&rsquo;altezza di Cameron Beaubier nella corsa al titolo MotoAmerica.  Lo spagnolo ha battuto il californiano nell&rsquo;edizione 2017, portando al successo la GSX-R 1000 ufficiale, che ha piegato la R1 della filiale USA. L&rsquo;ex iridato della Moto2 ha trovato da quelle parti l&rsquo;ambiente ideale per finire una carriera ricca di soddisfazioni, incluse vittorie in 125, 250 e MotoGP.  Toni e M4Ecstar Suzuki sono arrivati all&rsquo;accordo nei giorni scorsi, con grande soddisfazione di entrambe le parti. Il numero 24 inizia il 2020 con le solite ambizioni: &ldquo;Sono molto carico, voglio costruire qualcosa di solido insieme al team Hammer - ha detto Elias - ovviamente, al massimo livello: vincere gare, ottenere podi, lottando per il campionato. Abbiamo tanto lavoro da fare, lo sappiamo, ma siamo determinati e convinti di poter raccogliere presto quanto desideriamo&rdquo;.  Con il primo pilota al suo posto, la squadra cerca ora un compagno di box. Nella lista dei papabili, ecco Josh Herrin - anch&rsquo;egli ex Yoshimura - PJ Jacobsen e Jake Lewis.  MotoAmerica pensa ai giovani: ecco la Mini Cup 

Toni passa dalla struttura nippo &ndash; americana alla squadra M4Ecstar, guidando ancora una GSX-R 1000

MotoAmerica, da Yoshimura ad Hammer: ancora Suzuki per Elias

        Il gesto di Romano Fenati sulla moto di Stefano Manzi nel GP di San Marino inizia a formare due schieramenti. Uno di polemiche e accuse e uno, meno numeroso ma comunque &ldquo;di peso&rdquo;, che invita a dare una seconda possibilit&agrave; a Romano Fenati. Il primo a far parte di questa fazione &egrave; stato il campione del mondo della Moto3 Joan Mir che ha ricordato le tante battaglie in Moto3 con Fenati senza mai una scorrettezza (leggi qui). Ora arrivano anche le voci di Toni Elias e Alvaro Bautista. ELIAS: ROMANO DEVE IMPARARE - &ldquo;Quello che ha fatto Fenati &egrave; indifendibile, &egrave; pericoloso e non si pu&ograve; fare, ma &egrave; per questo che le due gare di rigore gli sono state imposte&rdquo;, dichiara Elias alla radio spagnola RAC1. &ldquo;Ha torto, &egrave; stato penalizzato, punito, c&rsquo;&egrave; un problema che deve essere risolto. La scelta di qualcuno che rompe i contratti del presente e del futuro sembra fuori luogo. Romano &egrave; giovane e deve imparare, ovviamente ha un problema di autocontrollo, ma possono aiutarlo, tutti siamo passati a un certo punto da uno psicologo o un allenatore per sapere come gestire gli impulsi sulla moto&rdquo;. Elias ha rivissuto quello che era successo a lui con Fonsi Nieto nel 2004 nel GP 250 Welkom, quando erano in lotta per la sesta posizione. "Ho notato che la ruota anteriore si &egrave; improvvisamente bloccata ed ha perso aderenza, ma la velocit&agrave; e l'inerzia hanno raddrizzato la moto. E' rischioso, ma non una delle cose pi&ugrave; pericolose che possono accadere nel motociclismo", ha detto il pilota della Suzuki. Nieto non fu sanzionato. &ldquo;In quel momento lo avrei voluto uccidere, ma siamo ancora amici&rdquo;, dice Elias. BAUTISTA: UN&rsquo;ALTRA CHANCE - Alvaro Bautista si unisce a Mir e a Elias nel pensiero che Fenati meriti un&rsquo;altra chance prima di radiarlo dalle corse. &ldquo;Non so che cosa stava pensando Fenati&hellip; lui stesso ha capito che non &egrave; un gesto lecito e che&nbsp;ha messo in pericolo un altro pilota&rdquo;, dichiara Bautista. &ldquo;Si deve dare un&rsquo;altra opportunit&agrave; non solo al pilota, ma alla persona, nella vita si deve sempre dare una seconda opportunit&agrave; perch&eacute; tutti noi possiamo avere un brutto momento in ogni situazione.  "Capisco perch&eacute; Joan Mir ha dato il suo sostegno: hanno combattuto insieme per un campionato del mondo. Fenati per&ograve; ha commesso un&rsquo;azione al di fuori dei limiti. Quello che ha fatto Mir mi sembra&nbsp;grandioso&rdquo;, conclude Bautista.       

"Ha un problema di autocontrollo, ma possono aiutarlo, tutti siamo passati a un certo punto da uno psicologo", dice Elias. "Nella vita devi dare un'opportunit&agrave; perch&eacute; tutti noi possiamo avere un brutto momento", fa eco Bautista

Dopo Mir, anche Elias e Bautista difendono Fenati

        Toni Elias prover&agrave; la Suzuki con la quale Iannone e Rins hanno corso nel 2017. Il test si svolger&agrave; in occasione dei test di Sepang della MotoGP. L&rsquo;ex campione del mondo della Moto2, nonch&eacute; &nbsp;campione in carica&nbsp;MotoAmerica condivider&agrave; il box con il quindici volte vincitore del Tourist Trophy Michael Dunlop e il campione della Superbike australiana Josh Waters. Si tratta di un premio che Suzuki ha voluto riconoscere a questi suoi tre piloti, che saranno alla guida della GSX-RR 2017 in occasione dei test privati che si svolgeranno a Sepang 25 al 26 gennaio, due giorni prima dell&rsquo;avvio dei test ufficiali. Per Toni Elias si tratta di un ritorno sulla MotoGP dopo una pausa che dura dal 2015, quando ha cofrso in sella ad una Yamaha del team&nbsp;Forward. Il 34enne spagnolo ha siglato anche una vittoria in MotoGP nel 2006, sul circuito dell&rsquo;Estoril, sulla Honda 990cc a cinque cilindri del team Gresini, battendo Valentino Rossi. Nel 2016, si era piazzato al terzo posto nel campionato americano Superbike, che si &egrave; aggiudicato lo scorso anno. Per&nbsp;Dunlop e Waters si tratter&agrave; del debutto assoluto sulla MotoGP.       

L'ex campione del mondo della Moto2 torner&agrave; in sella ad una MotoGP. In pista ci saranno anche il 15 volte vincitore del Tourist Trophy Michael Dunlop e il campione australiano Superbike Josh Waters

MotoGP: Toni Elias proverà la Suzuki a Sepang

Nel web abbondano &nbsp;i video di Marquez che&nbsp;guida di traverso in sella a una Honda CRF450R. Lo spagnolo ha un eccezionale controllo della moto anche in fuoristrada ma pi&ugrave; passa il tempo pi&ugrave; Marquez impara a&nbsp;essere veloce, oltre che spettacolare, anche in discipline diverse dalla velocit&agrave;. Recentemente Marc &egrave; andato forte addirittura in una gara di enduro e oggi ha vinto la Superprestigio, la gara di flat track disputatasi&nbsp;al Palau Saint Jordi di Barcellona.  MIGLIORE DEI MIGLIORI - Marquez ha dominato le qualifiche, facendo meglio di Brad Baker, che negli USA &egrave; considerato un fenomeno del flat track e&nbsp;che, per dirla tutta, ha battuto&nbsp;due volte Marquez&nbsp;in questa edizione della Superprestigio. In finale, per&ograve;,&nbsp;l&rsquo;americano si &egrave; dovuto accontentare del terzo posto, alle spalle di Toni Elias e di Marquez , che ha bissato la vittoria del 2014.&nbsp;Ferran Cardus, uno dei piloti&nbsp;pi&ugrave; forti nel flat track, ha deluso, restando fuori dal podio. 

Il campione del mondo della MotoGP va forte anche nel flat track. Ha vinto la&nbsp;Superprestigio, davanti a Toni Elias e Brad Baker, specialista della disciplina.

Superprestigio: Marquez batte gli specialisti del flat track

        Lo scorso anno Toni Elias &egrave; entrato nel campionato Superbike MotoAmerica con il solo scopo di sostituire l'infortunato Jake Lewis nel team Yoshimura Suzuki, che gi&agrave; schierava Roger Lee Hayden. Ma le performance dello spagnolo sono andate oltre le aspettative: ha conquistato sei vittorie, che gli sono valse un ingaggio a tempo pieno. Quando la stagione si &egrave; conclusa, Elias &egrave; stato uno dei quattro piloti ad aver conquistato almeno una vittoria nel campionato. L'unico pilota ad aver vinto pi&ugrave; di lui &egrave; stato il vincitore del titolo, Cameron Beaubier, con Yamaha. Gli altri due vincitori sono stati il compagno di squadra di Beaubier, Josh Hayes, e Roger Lee Hayden, entrambi con due vittorie a testa all'attivo. Elias ha concluso la stagione 2016 al terzo posto, seguito da Hayden, il fratello minore di Nicky, campione del mondo della MotoGP nel 2006. Per il 2017 Yoshimura Suzuki ha annunciato che entrambi - Toni Elias e Roger Lee Hayden - torneranno a schierarsi nella loro formazione sulle rinnovate Suzuki GSX-R1000.  Elias e Hayden proveranno le nuove moto nei primi test del 2017, nel weekend del 28 e 29 marzo sul Circuito delle Americhe, in Texas.       

Annunciata la formazione del team Suzuki Yoshimura nella Superbike americana. Il primo test sar&agrave; a marzo in Texas

Tony Elias e Roger Lee Hayden: conferma Suzuki nel MotoAmerica

Tutto &egrave; pronto per il terzo appuntamento stagionale del campionato MotoAmerica, che questo weekend si trasferisce sul circuito del New Jersey Motorsports Park.  Roger Hayden e il suo compagno di squadra&nbsp; inYoshimura Suzuki, Toni Elias, sono primo e secondo nella classe Superbike, divisi soltanto da un punto dopo le prime quattro gare.   Da tenere d'occhio anche Josh Hayes, che probabilmente all'inizio della stagione sarebbe stato il favorito, visto che qui ha vinto undici volte, siglando anche la doppietta lo scorso anno, con un totale di cinque pole position. Ma guardando al presente c'&egrave; da dire che il quattro volte campione della Superbike americana non ha ancora vinto una gara quet'anno... ed &egrave; terzo in campionato a 24 punti da Hayden.  Da non sottovalutare Toni Elia: la sua squadra ha vinto tre delle prime quattro gare. Attenzione anche a Cameron Beaubier, che si &egrave; aggiudicato gara2 a Road Atlanta e che ora &egrave; settimo in classifica.   Nella Superstock, attenzione al nostro Claudio Corti, vincitore a Road Atlanta, con l'Aprilia. Ma &egrave; al suo primo anno negli USA, e non conosce tutte le piste.  "Una rondine non fa primavera, vediamo le prossime gare", ha detto Corti (una lunga intervista con lui &egrave; pubblicata su Motosprint settimanale in edicola questa settimana).  "Per imparare una pista nuova cerco dei video di onboard su YouTube ma vanno bene solo per capire il layout della pista, perch&eacute; i dislivelli non si notano...", spiega Corti. "Il gioved&igrave; poi la percorro in bicicletta perch&eacute; in motorino non si pu&ograve;: poi si comincia con due turni di libere il venerd&igrave;, le qualifiche il sabato e due gare la domenica".  di Fiammetta La Guidara  &nbsp;

Toni Elias e Roger Hayden guidano la classifica separati da un punto. Claudio Corti, vincitore a Road Atlanta, va all'attacco della classe Superstock

MotoAmerica: terzo round al via

di Federico Porrozzi   Al debutto assoluto, Toni Elias ha giocato subito gli &ldquo;assi&rdquo;. Arrivato dalla MotoGp e dal mondiale Superbike, lo spagnolo si &egrave; trovato subito a suo agio sulle piste americane e in sella alla Suzuki Yoshimura.  CHE ESORDIO - Talmente tanto da vincere, quasi a mani basse, le prime due manche stagionali corse al COTA. Cinquanta punti conquistati di &ldquo;forza&rdquo;, che lo candidano di diritto, sin da ora, al ruolo di favorito per la vittoria del titolo.  NEMICO IN CASA - Per lo spagnolo, per&ograve;, c&rsquo;&egrave; stato poco tempo per festeggiare. Nel week-end del 16-17 aprile si corre gi&agrave; la seconda tappa, in programma sul &ldquo;nervoso&rdquo; circutito di Road Atlanta. L&igrave;, Elias dovr&agrave; vedersela con il suo compagno di squadra (e a questo punto primo rivale) Roger Hayden, due volte secondo nel primo round.  YAMAHA ALLA RISCOSSA - Outsider di lusso, Josh Hayes: la &ldquo;leggenda&rdquo; del motociclismo americano (quattro volte vincitore del titolo) cercher&agrave; di rompere l&rsquo;egemonia Suzuki in sella alla Yamaha Monster Energy Graves. Non sar&agrave; da meno il suo compagno di squadra, Cameron Beaubier, campione in carica ma in grande difficolt&agrave; nella tappa d&rsquo;apertura di COTA.  CORTI CI RIPROVA - Nella Superstock 1000, occhi puntati sulla prestazione di Claudio Corti. Il comasco, al debutto nel MotoAmerica con l&rsquo;Aprilia RSV, ha chiuso nella top five le prime manche e si prenota per un&rsquo;altra prestazione al top.  

Il pilota spagnolo, protagonista delle prime due manche stagionali a COTA, cercher&agrave; di confermarsi al vertice anche nel secondo round

MotoAmerica: Elias cerca il bis a Road Atlanta

Campione del mondo della Moto2 nel 2010, Toni Elias, classe 1983, ha trovato una seconda giovinezza nel campionato Moto America Superbike: lo scorso weekend, infatti, ha conquistato una straordinaria doppietta sul circuito di Austin (leggi qui), dove il campionato delle derivate dalla serie ha accompagnato la MotoGP.  "Non sono il re, ho solo vinto delle gare", ha commentato Toni Elias dopo aver vinto la sua seconda gara in due giorni ad Austin. "Sono felice e soddisfatto. All'inizio della gara ero un po' preoccupato. Non avevo un gran feeling, ma quando siamo partiti il mio ritmo era buono. Le gomme scivolavano molto e quando ho fatto un errore Roger Hayden mi ha sorpassato, ma alla fine sono riuscito a prendere un po' di margine. Ero a casa, senza un manubrio, e non potevo chiedere di pi&ugrave;. E' incredibile. E' perfetto".  La carriera di Toni Elias nel Motomondiale &egrave; iniziata nel 1999, a soli 16 anni, quando lo spagnolo ha debuttato con la Honda disputando tre GP come wild card e conquistando due punti. L'anno dopo &egrave; entrato nel team di Matteoni Chupa Chups, insieme a Aled De Angelis, e ha siglato come miglior risultato un ottavo posto, concludendo ventesimo.  I primi successi arrivarono nel 2001, quando vinse due gare in Olanda e in Repubblica Ceca) e si piazz&ograve; 3&ordm; in classifica generalealle spalle del san marinese Manuel Poggiali e del giapponese Youichi Ui.  Nel 2002 &egrave; passato in 250 con l'Aprilia nel team Telefonica Movistar-Repsol e vinse a Motegi, piazzandosi 4&ordm; a fine stagione.  Nel 2003 con cinque vittorie si piazza terzo. L'anno dopo, con la Honda RS 250 R del team Fortuna Honda chiude al quarto posto.  L'anno dopo esordisce in MotoGP con la Yamaha YZR-M1 nel team Fortuna Yamaha, in squadra con Rub&eacute;n Xaus. I risultati non sono positivi: ottiene 12&ordm; posto finale, anche a causa di un infortunio.  Nel 2006 viene chiamato dal team Fortuna Honda per guidare la Honda RC211V e in quella stagione ottiene la sua prima vittoria in MotoGP, in Portogallo. A causa di un infortunio termina il mondiale 9&ordm;.  Nel 2007 &egrave; confermato nel team Honda Gresini e chiude la stagione al 12&ordm; posto, costretto a saltare tre GP a causa di una frattura al femore rimediata in una caduta nelle prove libere del GP di Olanda.  Nel 2008 passa alla Ducati Desmosedici GP8 dell'Alice Team,&nbsp; ottenendo 2 podi. A fine stagione &egrave; 12&ordm;.  Nel 2009 torna alla Honda RC212V del team San Carlo Honda Gresini, e conclude al 7&ordm; posto.  Nel 2010 passa in Moto2 alla guida di una Moriwaki MD600, confermato dal team Gresini Racing Moto2.Ottiene tre pole position, sette vittorie e un secondo posto in Olanda. Si aggiudicacos&igrave; il titolo iridato, diventando cos&igrave; il primo vincitore della Moto2.  Nel 2011 torna in MotoGP, ingaggiato dal team LCR Honda. Ottiene come miglior risultato due ottavi posti e termina al 15&ordm; posto.  Nel 2012 torna in Moto2, ingaggiato dal team Mapfre Aspar, ma a met&agrave; stagione annuncia la risoluzione del contratto con il team,&nbsp; sostituito da Jordi Torres, e trovaun ingaggio in MotoGP per sostituire per tre gran premi l'infortunato Hector Barber&aacute; sulla Ducati Desmosedici del team Pramac Racing. Il 2 ottobre viene chiamato dal team Italtrans Racing per sostituire Claudio Corti negli ultimi 4 gran premi del campionato Moto2..  Nel 2013 inizia la stagione in Moto2 nel team Blusens Avintia alla guida di una Kalex Moto2, che lascia dopo il Gran Premio di Gran Bretagna per passare al campionato mondiale Superbike alla guida della Aprilia RSV4 Factory del team Red Devils Roma, prendendo il posto di Michel Fabrizio per gli ultimi 4 gran premi.  Prosegue l'avventura nel campionato mondiale superbike anche nella stagione successiva chiudendo la stagione al nono posto ma senza mai salire sul podio.  Lo scorso anno viene ingaggiato insieme ad Ayrton Badovini dal team JR Racing, che per&ograve; non continua tutta la stagione. Sempre nel 2015 corre in MotoGP a Indianapolis in sostituzione dell'infortunato Karel Abraham sulla Honda del team AB Motoracing. Corre sulla Yamaha Forward a partire dal Gran Premio d'Aragona in sostituzione di Claudio Corti. Termina il gran premio di Malesia al quattordicsimo posto ottenendo due punti che gli valgono il ventisettesimo posto in classifica finale.  Fiammetta La Guidara

"Non sono il re, ho solo vinto delle gare", ha commentato Toni Elias dopo aver vinto la sua seconda gara ad Austin

La seconda vita di Toni Elias

di Federico Porrozzi   Miglior debutto non avrebbe potuto sognarlo, Toni Elias. Lo spagnolo fa il conquistatore in terra statunitense, all&rsquo;esordio nella categoria Superbike del MotoAmerica (il campionato Statunitense) dopo le esperienze iridate in MotoGP e Superbike.  BUONA LA PRIMA - Il sabato, in gara1, l&rsquo;alfiere Yoshimura Suzuki Factory Racing corre una gara da manuale: unico a girare sotto i 2&rsquo;11, imprime un ritmo insostenibile per tutti i suoi avversari e alla fine taglia il traguardo con quasi due secondi di vantaggio sul compagno di squadra Roger Hayden e sulla Yamaha guidata da Josh Hayes. Da segnalare, in questa prima manche, il ritiro di Claudio Corti, anche lui all&rsquo;esordio con l&rsquo;Aprilia del Team HSBK Racing.  CORTI SESTO - Domenica, Elias ha concesso il bis ma stavolta, anche grazie all&rsquo;esperienza maturata in gara1, i distacchi sono stati pi&ugrave; pesanti. Capace di girare in 2&rsquo;09&rdquo; basso, il portacolori Suzuki ha corso gara solitaria, arrivando sul traguard con quattro secondi di vantaggio su Hayden e ben 16 sull&rsquo;alfiere Yamaha Hayes. Ottima anche la prestazione di Claudio Corti: il comasco ha chiuso sesto con la RSV, anche se a oltre 36 secondi dal vincitore. 

Lo spagnolo vince le prime due gare stagionali del campionato statunitense davanti al compagno di squadra Hayden 

MotoAmerica, Austin: doppietta Elias e Suzuki!

I protagonisti del Motomondiale, tra cui Marc Marquez, Lorenzo Baldassarri, Alex Marquez, Xavi Vierge, Mattia Pasini e Alex Rins sono pronti a scendere in pista, o per meglio dire, sullo sterrato del SuperPrestigio Dirt Track 2015.  Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione &egrave; diventata ormai un appuntamento fisso per finire in bellezza la stagione nella kermesse in scena al Palau Sant Jordi di Barcellona. Per i piloti del mondiale velocit&agrave; &egrave; inoltre un&rsquo;occasione imperdibile per misurarsi nella disciplina del dirt-track.  A rendere pi&ugrave; intrigante la sfida, v&rsquo;&egrave; la partecipazione degli specialisti dell&rsquo;AMA Flat Track, come Brad Baker. Quest&rsquo;ultimo e Marc Marquez hanno gi&agrave; vinto una edizione a testa: ma quest&rsquo;anno dovranno guardarsi dal campione in carica AMA GNC, Jaed Mees, determinato a togliere loro la scena.  Potrebbero risultare delle &lsquo;sorprese&rsquo; anche Maria Herrera, Joan Mir&oacute;, Ricky Cardus, Xavier Simeon, Marcel Schrotter e Julian Simon. Tra gli outsider, non mancheranno gli ex-piloti Moto2 Nico Terol, Mika Kallio, Toni Elias e Jordi Torres.  L&rsquo;agenda raccoglier&agrave; i vincitori delle diverse batterie tra i protagonisti della MotoGP, della WSBK, della Open, e ancora degli assi del flat-track, del supermotard e dello speedway. Fino alla Super Finale tra i migliori otto piloti!  Guarda qui la gallery delle prove!    &nbsp;

Tante le stelle delle due ruote al SuperPrestigio Dirt Track, questo weekend Palau Sant Jordi di Barcellona. Ci sar&agrave; anche Marquez

Tutto pronto per il Superprestigio

 L&rsquo;ex iridato Moto2 Toni Elias si unir&agrave; al team elvetico al fianco de Loris Baz a partire dal Gran Premio di Aragon. Per il pilota spagnolo sar&agrave; un ritorno nella classe regina, dopo l&rsquo;esordio nel 2005 con il team Fortuna Yamaha. Elias ha gi&agrave; corso quest&rsquo;anno a Indianapolis per sostituire l&rsquo;infortunato Karel Abraham, tagliando il traguardo in 22esima posizione.  Claudio Corti ha corso invece con il Team Forward dal Gran Premio del Sachsenring sino alla gara di casa di Misano.  &ldquo;Non posso che essere contento di tornare a correre in MotoGP", ha commentato Toni Elias. "Quest&rsquo;anno sono gi&agrave; sceso in pista a Indianapolis, ma solo per una gara, mentre con Forward avr&ograve; la possibilit&agrave; di terminare la stagione. Voglio ringraziare Giovanni e tutto il team per questa bella opportunit&agrave;. L&rsquo;obiettivo &egrave; lavorare sodo e divertirsi: cos&igrave; arriveranno i risultati. Sono motivato e carico&rdquo;.   &ldquo;Sono felice di dare il benvenuto a Toni Elias nel nostro team per questo finale di stagione", ha detto Giovanni Cuzari. "Correr&agrave; con noi per 5 gare, due delle quali in terra Spagnola. Siamo orgogliosi di avere ancora una volta un ex Campione del Mondo in sella alla Forward Yamaha. &nbsp;Un ringraziamento particolare va a Claudio, da sempre legato a Forward Racing, che ha corso con noi in queste ultime gare mettendosi a totale disposizione del team&rdquo;.  &nbsp;  

"L&rsquo;obiettivo &egrave; lavorare sodo e divertirsi: cos&igrave; arriveranno i risultati. Sono motivato e carico", dice Elias

MotoGP, Elias con il Team Forward

In passato piloti come Valentino Rossi, Mick Doohan, Eddie Lawson, Wayne Rainey e Colin Edwards hanno partecipato e vinto la 8 Ore di Suzuka. Anche per&nbsp;l&rsquo;edizione 2015 alcuni dei protagonisti della storica competizione&nbsp;provengono dal paddock della MotoGP: da Pol Espargar&ograve; a Bradley Smith. I piloti del team Monster Yamaha Tech3 parteciperanno alla 8 Ore di Suzuka per la prima volta e gareggeranno con la nuova R1M insieme al giapponese Katsuyuki Nakasuga nel Yamaha Factory Racing Team.  Quest'anno la Yamaha torner&agrave; a Suzuka con la prima Factory Ufficiale dal 2002&nbsp;ma non potr&agrave; sottovalutare la concorrenza. Il rivale pi&ugrave;&nbsp;temibile sar&agrave;&nbsp;il&nbsp;Musahi RT HARC-PRO team Honda che&nbsp;ha vinto negli ultimi due anni con Takumi Takahashi, tre volte vincitore a Suzuka e Michael van der Mark, Campione del Mondo della Supersport e attuale pilota della SBK. Per il 2015 i due giovani talenti saranno raggiunti dal veterano Casey Stoner, Campione del Mondo della MotoGP nel 2007 e nel 2011 che torner&agrave; a gareggiare per la 8 Ore. L&rsquo;australiano &egrave; gi&agrave; stato nominato il favorito del team: durante le prove ha dominato sia sull&rsquo;asciutto che sul bagnato.  Lo svizzero Dominique Aegerter, attuale pilota della Moto2, vestir&agrave; i colori del F.C.C. TSR Honda in compagnia dell&rsquo;australiano Josh Hook che in passato ha corso la Red Bull Rookies Cup. &Egrave; il secondo anno consecutivo che Aegerter partecipa alla 8 Ore, l&rsquo;anno scorso ha corso con la Suzuki del Team Kagayama &amp; Verity finendo in terza posizione. Azlan Shah, anche lui pilota della Moto2, parteciper&agrave; a Suzuka col team Satu HATI Honda Team Asia.  Stoner non sar&agrave; il solo ex pilota della MotoGP a tornare in pista, anche Toni Elias e Ivan Silva parteciperanno; quest&rsquo;ultimo correr&agrave; con la nuova Yamaha del team Monster Yamaha &ndash; YART, un vero e proprio&nbsp;riferimento nel Campionato del Mondo d'Endurance;&nbsp;Elias invece correr&agrave; con la Moriwaki del team privato TOHO Racing.  Suzuka non fa&nbsp;pi&ugrave; parte del calendario del Campionato del Mondo di MotoGP dal 2003 e si tratta di un circuito nuovo per piloti come Smith ed Espargar&oacute; che sono scesi su questa pista per la prima volta&nbsp;in occasione dei test in vista della gara. Stoner invece aveva corso su questo circuito al suo debutto di carriera con le 250cc e le 125cc.  Non sono molti i piloti della MotoGP che hanno avuto l&rsquo;occasione di partecipare a una competizione di questo livello. I tempi previsti per i pit stop e per il rifornimento saranno un&rsquo;esperienza nuova per molti dei concorrenti.  La 8 Ore non solo &egrave; conosciuta per essere uno degli appuntamenti pi&ugrave; importanti delle due ruote, ma anche per delle caratteristiche cha la contraddistinguono&nbsp;come&nbsp;le elevate temperature&nbsp;e l'umidit&agrave; che ci sono alla fine di luglio in Giappone e&nbsp;per&nbsp;le vasche di ghiaccio in cui i piloti si gettano dopo aver completato la gara.  Le gomme non dovrebbero essere un problema per Stoner, Smith ed Espargar&oacute; visto che avranno a disposizione le Bridgestone, la marca di pneumatici ha vinto negli ultimi nove anni la 8 Ore di Suzuka.  L&rsquo;anno scorso il team MuSAHi RT HARC-PRO ha finito la gara&nbsp;totalizzando 172 giri ma la competizione era stata pi&ugrave; breve del previsto a causa delle condizioni meteorologiche.

In passato piloti come Valentino Rossi, Mick Doohan, Eddie Lawson, Wayne Rainey e Colin Edwards hanno partecipato e vinto la 8 Ore di Suzuka. Quest'anno...

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