Una vicenda tutt&#39;altro che conclusa. I famigliari di Nicky Hayden&nbsp;chiedono un risarcimento di 15 milioni di euro all&#39;allora 30enne, alla guida&nbsp;dell&#39;auto che invest&igrave; lo sfortunato ex Campione del Mondo MotoGP,&nbsp;e che nel 2018 fu condannato a un anno per omicidio stradale dal Tribunale di Rimini.&nbsp;L&rsquo;automobilista &ldquo;da allora non si &egrave; pi&ugrave; ripreso dallo shock, ha smesso di lavorare e soffre di depressione&rdquo; hanno spiegato gli avvocati Pierluigi Autunno e Francesco Pisciotti.  &quot;Impatto inevitabile&quot;   L&#39;auto del giovane, quel 17 maggio 2017, aveva superato effettivamente i limiti consentiti in quel tratto di strada: 72,8 km orari, dice il risultato delle perizie effettuate, invece dei 50 km orari, limite di velocit&agrave; in quel maledetto punto in cui l&#39;auto si scontr&ograve; con la bici su cui viaggiava il compianto pilota statunitense.&nbsp; L&#39;impatto quindi &quot;era inevitabile&quot; secondo&nbsp;il&nbsp;perito della difesa&nbsp;che ha sostenuto che anche se, l&rsquo;automobilista avesse rispettato il limite di velocit&agrave;, Hayden, non rispettando lo stop sarebbe comunque finito contro l&rsquo;auto. Gli avvocati hanno fatto il ricorso alla Corte d&rsquo;Appello e attendono ancora la data per l&rsquo;udienza.  La causa civile   Nel frattempo &egrave; iniziata la causa civile, promossa dai familiari di Hayden dalla sua fidanzata e dalla societ&agrave; che gestiva gli interessi del pilota. Come riporta il Resto del Carlino la richiesta di risarcimento degli avvocati dell&#39;assicurazione di Hayden &egrave; salita dagli iniziali 6 milioni, quando si apr&igrave; il processo qualche mese&nbsp;fa, a 15 milioni di euro. Nella somma &egrave; inclusa anche la spesa per realizzare un monumento a Nicky negli Stati Uniti.  Il dramma di Hayden: ci manchi Nicky! 

<p>Nel processo civile voluto dai famigliari del compianto pilota statunitense la richiesta degli avvocati &egrave; salita dagli iniziali 6 milioni di massimale</p> 

Nicky Hayden: la famiglia chiede 15 milioni di risarcimento

<p>Rossella Sebastiani, Dirigente responsabile servizio Auto e Card Dir. Business Ania, Antonio Rosario De Pascalis, Direttore centrale IVASS Capo del Servizio studi e gestione dati e Fabrizio Premuti, Presidente Konsumer Italia spiegano, con Andrea Padovani e Riccardo Matesic, alcune delle dinamiche legate al tema delle assicurazioni e dei rimborsi</p> 

Motoweek Talk: Assicurazioni e risarcimento diretto

        Nessun indennizzo riporter&agrave; mai in vita Nicky Hayden, venuto a mancare il 23 maggio dello scorso anno dopo essere stato investito in bicicletta cinque giorni prima. Ma se la legge italiana prevede un indennizzo fino a 6 milioni di euro, &egrave; lecito chiederlo. E cos&igrave; ha fatto la famiglia del campione americano, anzi, la sorella, che si &egrave; costituita parte civile nel procedimento per omicidio stradale che riguarda il trentunenne di Morciano alla guida dell&rsquo;auto investitrice. Il processo - L&rsquo;automobilista, infatti, &egrave; stato rinviato a giudizio, e l&rsquo;udienza si svolger&agrave; il 10 ottobre. Inizialmente aveva chiesto il rito abbreviato, ma non &egrave; stato accettato dalla sorella di Nicky Hayden che, appunto, si era riservata un&rsquo;azione civile. E&rsquo; stato appurato dalle perizie che l&rsquo;uomo alla guida stava procedendo lungo via Tavoleto in direzione mare a una velocit&agrave; di poco superiore ai 70 chilometri all'ora, in un tratto della strada dove vige il limite dei 50 chilometri orari. Secondo quanto ricostruito dalla Procura della Repubblica, se l'automobilista avesse viaggiato ai 50 all'ora "sia continuando a velocit&agrave; costante, sia reagendo e frenando, l'incidente sarebbe stato evitato&rdquo; e il povero Nicky Hayden "sarebbe transitato appena davanti al veicolo"&nbsp;evitando dunque l'impatto. D&rsquo;altra parte la difesa sostiene la responsabilit&agrave; piena di Hayden, puntando sulla tesi che, se pure l'automobilista avesse rispettato il limite di velocit&agrave;, Hayden, sarebbe comunque finito contro l'auto perch&eacute; non ha rispettato lo stop di via Ca' Raffaelli mentre viaggiava sulla sua bici da corsa. Il 10 ottobre la Procura di Rimini emetter&agrave; il primo verdetto. Una stele per Hayden - Intanto, il 9 settembre, durante la MotoGP di Misano, verr&agrave; inaugurata una stele tra via Tavoleto e Ca&rsquo; Raffaelli, nel luogo dell&rsquo;impatto che &egrave; costato la vita a &lsquo;The Kentucky Kid&rsquo;.       

Il 10 ottobre si svolger&agrave; il processo per l'omicidio stradale costato la vita al campione americano. La richiesta di risarcimento equivale al massimo previsto dalla legge

Nicky Hayden: chiesti 6 milioni di danni dalla famiglia

        Non &egrave; ancora stato reso noto se l'incidente che ha causato la morte di Nicky Hayden sia avvenuto per colpa dell'automobilista - un trentenne di Morciano - oppure se ci sia stato un concorso di colpa del campione americano. Ma intanto la famiglia di Nicky ha avanzato la richiesta di danni: la somma non &egrave; ancora stata quantificata, ma l'avvocato Moreno Maresi, che cura gli interessi della famiglia Hayden, ha inviato una richiesta di risarcimento al guidatore della Peugeot. A rivelarlo &egrave; Ilrestodelcarlino.it Il fatto &egrave; che, seppure Nicky Hayden fosse sbucato dallo stop senza dare la precedenza all'automobile che sopraggiungeva - e questo pare sia accertato dai filmati acquisiti dalle telecamere - sembra altrettanto certo che il ragazzo viaggiasse in auto ad una velocit&agrave; superiore ai 50 km/h consentiti. Si parla di una velocit&agrave; di almeno 80 km/h. Ma la questione &egrave; ancora al vaglio della Procura di Rimini e l'investitore &egrave; iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale.  Sembra che l'investitore si sia ripreso da poco dall'incidente che &egrave; costato la vita a Nicky Hayden: sarebbe tornato a lavorare ma sarebbe anche seguito da uno psicologo. Ora, con la richiesta di risarcimento danni, gli &egrave; arrivata una preoccupazione in pi&ugrave;.       

Non &egrave; ancora stata quantificata la somma, ma il trentenne di Morciano che ha investito Nicky Hayden ha ricevuto la richiesta di risarcimento

Nicky Hayden: la famiglia chiede i danni

        La sentenza &egrave; destinata a creare un precedente: il Tribunale di Firenze, infatti, ha condannato l'autodromo del Mugello a risarcire una famiglia che vive in una villa a pochi metri dall&rsquo;impianto sportivo, e che ha intentato causa al circuito per i "disagi" causati dall'elevato livello di rumorosit&agrave;.  Il risarcimento ammonta a &euro; 5.000 annui per ogni persona che abita nella villa, a partire dal 2013. Considerando che si tratta di quattro persone il totale &egrave; di &euro; 100.000, pi&ugrave; &euro; 7.000 di spese legali. La sentenza fa riflettere, se solo si considera che la villa in questione &egrave; stata acquistata negli anni Ottanta (come dichiarato dagli stessi proprietari durante il procedimento), e quindi molto dopo che l'autodromo era stato edificato. Ma, soprattutto, i proprietari della villa l'hanno adibita a Bed and Breakfast, ed &egrave; facile immaginare che se non ci fosse l'attivit&agrave; del circuito il Bed and Breakfast in quella collocazione non avrebbe lo stesso volume di affari. Omettiamo volontariamente il nome dell'attivit&agrave; - che altrimenti, paradossalmente, beneficerebbe pure della pubblicit&agrave;! - ma si tratta di una villa a ridosso del circuito. E' evidente che i clienti la prescelgono per la vicinanza con la pista.  Il Tribunale di Firenze ha perlomeno rigettato la domanda di risarcimento di danno alla salute, avanzato dai proprietari del bed and breakfast, ma ha comunque condannato l'autodromo del Mugello al risarcimento dei danni per il superamento dei limiti dei decibel consentiti (sono stati rilevati oltre 10 decibel in pi&ugrave;), sia pure solo per 28 giorni l'anno.  &ldquo;Rispetteremo la sentenza&rdquo;, commentano dall&rsquo;autodromo. "Prima, per&ograve;, valuteremo se impugnarla o meno".          

L'impianto di Scarperia dovr&agrave; risarcire i proprietari di un Bed and Breakfast a pochi metri dall'impianto: 5.000 euro l'anno a persona

5 risultati per 'risarcimento'

Nicky Hayden: la famiglia chiede 15 milioni di risarcimento

Motoweek Talk: Assicurazioni e risarcimento diretto

Nicky Hayden: chiesti 6 milioni di danni dalla famiglia

Nicky Hayden: la famiglia chiede i danni

Il Tribunale condanna il Mugello per rumori molesti