Con 105 cadute complessive tra tutte le classi, il week-end di gara portoghese si è rivelato quello con più scivolate. In questa speciale classifica, Termas De Rio Hondo in Argentina risulta essere la pista con meno cadute dell'intero calendario

MotoGP: Portimao regina delle cadute, Misano al terzo posto

Lo spagnolo si appresta a iniziare la sua decima stagione nella top class: andiamo a riassumere le sue statistiche dal 2013 a oggi

Tutti i numeri di Marc Marquez in MotoGP

Grazie alla vittoria ottenuta nel GP Algarve, Francesco Bagnaia si &egrave; laureato matematicamente vice campione del mondo MotoGP 2021. Un titolo assolutamente consolatorio, ma che dimostra l&rsquo;ottima stagione compiuta dal piemontese al primo anno da pilota ufficiale Ducati, in cui ha conquistato tre vittorie e otto podi (e manca ancora Valencia).  MotoGP Algarve, Alex Marquez: &ldquo;Marc? Non so se sar&agrave; a Valencia&rdquo;  Rossi a Dovizioso   Un risultato che offre uno spunto statistico: infatti, il 2021 &egrave; l&rsquo;ottavo anno di fila in cui un pilota italiano termina al secondo posto il Mondiale della top class.  Una striscia iniziata da Valentino Rossi nel 2014, quando il Dottore si classific&ograve; secondo alle spalle dell&rsquo;inarrivabile Marc Marquez. Risultato bissato dal pesarese anche nel famigerato 2015, stagione che vide trionfare Jorge Lorenzo grazie al successo colto nel GP Comunit&agrave; Valenciana.  Copione simile pure nel 2016, quando Valentino chiuse la stagione da vice campione dietro a Marquez.  Dal 2017 al 2019, &egrave; stato Andrea Dovizioso a prendersi la piazza d&rsquo;onore per ben tre anni di fila, lottando contro un Marc che in quel periodo storico pareva imbattibile.    Morbidelli e Bagnaia   Le ultime stagioni sono state segnate, invece, dall&rsquo;esplosione dei giovani Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia. Nel 2020, Morbido era riuscito a chiudere la stagione alle spalle del consistente Joan Mir, nonostante una Yamaha nettamente inferiore alla concorrenza. Fino ad arrivare alla stagione attuale in cui, come scritto, &egrave; stato il #63 a portarsi a casa la medaglia d&rsquo;argento alle spalle di Fabio Quartararo.    Insomma, in un 2021 che ha visto i nostri colori trionfare praticamente in tutte le discipline, dagli Europei di calcio all&rsquo;atletica passando per il football americano, il trend non ha purtroppo coinvolto la MotoGP, eccezion fatta per il Mondiale Costruttori vinto dalla Ducati.&nbsp;  Pecco &amp; Co dovranno aspettare il 2022 per provare a salire sul tetto del mondo.  GP Algarve, Ducati si conferma: il titolo Costruttori &egrave; ancora suo 

Dopo aver gioito per il Titolo Costruttori della Ducati, il giorno dopo la gara di Portimao c&#39;&egrave; spazio per una considerazione statistica: &egrave; l&#39;ottava stagione di fila in cui un pilota italiano si laurea vice campione del mondo MotoGP. Un tab&ugrave; da sfatare assolutamente l&#39;anno prossimo

Dal calcio all&#39;atletica, l&#39;Italia trionfa ovunque nel 2021... tranne che in MotoGP

In occasione del Gran Premio del Trentino il ruolo del comprimario &egrave; toccato prima a Jeremy Seewer (Yamaha) che tornato in forma e partito in testa, ha dettato il ritmo della prima manche, prima di essere passato da Herlings, mentre nella seconda &egrave; stato il compagno di squadra dello svizzero, Glenn Coldenhoff ha scattare bene, prendendo addirittura il comando delle operazioni, superando Febvre e concludendo secondo alle spalle di Herlings, ancora una volta primo.    Glenn Coldenhoff in Trentino &egrave; tornato a lottare per il podio  Statistiche alla mano   Le statistiche fanno pendere lago della bilancia a favore di Herlings, in testa per ben 107 giri, mentre Gajser, che ha avuto la tabella rossa per 10 Gran Premi su 14, ha fatto solo 60 giri davanti a tutti, dei quali ben 27 in occasione del primo Gran Premio dell&rsquo;anno. Lo sloveno ha sfruttato meglio di chiunque altro avvicendarsi dei suoi inseguitori, pericolosi per tutta la prima parte di stagione, mia mai costanti al punto da impensierirlo davvero, fino a quando l&rsquo;infortunio alla clavicola prima del GP di Sardegna non lo ha ridimensionato, frenandolo notevolmente.&nbsp;    Tutto tranne che noiosa, la MXGP 2021, nonostante gli sbadigli di Febvre &egrave; entusiasmante  Poleman formidabile   Sempre costantemente velocissimo, Herlings con 9 pole position guida la classifica dei giri veloci in prova mentre &egrave; Jorge Prado (KTM) l&rsquo;uomo con i maggiori giri in testa (125), seguito da Febvre (106); il galiziano &egrave; anche il miglior partente della categoria con ben 13 hole-shot, contro i sei di Febvre e i 4 di Herlings. A Jeffrey va anche il primato delle manche vinte, 12, contro le 6 di Gajser e una di Febvre, Cairoli e Prado, mentre &egrave; sempre l&rsquo;olandese a contare il maggior numero di podi, con 12, contro i 10 di Gajser, i 6 di Febvre ed i 5 di Cairoli.&nbsp;    Faccia d&#39;angelo ma micidiale in pista, Jorge Prado &egrave; al suo secondo mandato in MXGP  MX2 regno di Renaux?   In MX2 la sfida a distanza tra la tabella rossa Maxime Renaux (Yamaha), il suo compagno di squadra Jago Geerts e il campione uscente della classe, Tom Vialle (KTM), continua. Il francese in testa al mondiale dal Gran Premio di Olanda, ha aumentato il suo vantaggio durante gli ultimi 11 round, portandolo agli attuali 97 punti, dopo il parziale passo falso dell&rsquo;ultimo GP del Trentino; per lui amministrare il cospicuo vantaggio con ancora 250 punti da assegnare potrebbe essere un compito agevole, a meno di nuovi inciampi. Le statistiche della categoria non propendono per lui, basti pensare che Vialle ha percorso la bellezza di 231 giri in testa, contro gli 88 di Renaux, o che il pilota KTM ha vinto 12 manche, contro le 7 della tabella rossa, ma la consistenza del pilota Yamaha sta dando frutti pi&ugrave; che concreti ed il suo sarebbe un titolo ampiamente meritato, come suggerito dalla striscia di 9 podi consecutivi a suo nome, 11 in totale. Attesa per una prova di riscatto da parte di Mattia Guadagnini (KTM), sfortunato in occasione del primo round dolomitico.    Renaux sorridente sul podio, il francese &egrave; spesso ombroso ma sta disputando un modiale perfetto 

Il quindicesimo round della MXGP, il Gran Premio di Pietramurata, secondo dei tre appuntamenti consecutivi sulla pista trentina, vedr&agrave; rinnovarsi il duello stellare tra il leader della classe regina, Jeffrey Herlings e i suoi inseguitori Romain Febvre e Tim Gajser. Sar&agrave; interessante capire se anche questa volta ci sar&agrave; qualcuno pronto ad inserirsi nella lotta tra i tre.

MXGP di Pietramurata: parlano i numeri

Se non fosse per Jonathan Rea, Carl Fogarty sarebbe in testa alle due graduatorie pi&ugrave; importanti del mondiale Superbike: titoli iridati e gare vinte. Con quattro Mondiali in bacheca e 59 gare conquistate, infatti, Fogarty &egrave; risultato superiore a tutti gli altri piloti che hanno corso in Superbike fino a met&agrave; 2018. Quell&rsquo;anno, vincendo Gara 1 a Brno, Rea gli ha strappato il record di successi e nel 2019, con la conquista del 5&deg; titolo iridato, il nordirlandese l&rsquo;ha scavalcato pure nell&rsquo;altra graduatoria. Fogarty &egrave; comunque il pilota pi&ugrave; vincente in Superbike con la Ducati: 55 le vittorie ottenute, mentre le altre quattro le ha raccolte con la Honda nel 1996. In questa graduatoria precede Troy Bayliss, vincitore 52 volte con le Rosse di Borgo Panigale in SBK. Al terzo posto, staccatissimi, ci sono Chaz Davies e Doug Polen con 26 successi ciascuno in sella alla Ducati.  Carl Fogarty, il Campione allergico alla sconfitta  Statistiche   Carl ha conquistato almeno un successo all&rsquo;anno per otto stagioni di fila, dal 1992 al 1999. In quattro di questi campionati &egrave; arrivato in doppia cifra, impresa bissata in seguito soltanto da Rea. Il suo massimo stagionale sono le tredici vittorie del 1995, seguite dalle 11 del 1993 (quando per&ograve; fin&igrave; secondo nel Mondiale dietro a Scott Russell, complici quattro ritiri e una mancata partenza a Brands Hatch) e del 1999, e infine dalle 10 manche vinte nel 1994. Invece nel 1998 gli bastarono tre vittorie per conquistare il titolo: in quel campionato Aaron Slight, Pierfrancesco Chili e Noriyuki Haga vinsero cinque volte a testa ma gli finirono dietro. Anche Fred Merkel nel 1989 e James Toseland nel 2004 conquistarono il Mondiale con soltanto tre vittorie stagionali ma in questi casi si corsero 22 manche, contro le 24 del 1998. Lo stesso Merkel nel 1988 divenne campione con la miseria di due vittorie ma le manche dell&rsquo;anno inaugurale furono 18.  Sono state invece 16 le doppiette ottenute da Fogarty in Superbike: quattro nel 1993, tre nel 1994, quattro nel 1995, una nel 1996 con la Honda, e quattro nel 1999. Cinque di queste sono arrivate in Olanda, ad Assen, dove dal 1993 al 1996 Fogarty &egrave; rimasto imbattuto con un filotto di otto vittorie consecutive. Soltanto due invece le doppiette in patria, entrambe nel 1995: la prima a Donington e la seconda a Brands Hatch. Nella classifica dei podi, invece, Fogarty &egrave; appena quinto con 109 piazzamenti nelle prime tre posizioni in gara (anche se sul suo sito ufficiale ne indica 108): lo precedono Rea, Troy Corser, Haga e Tom Sykes. Carl ha infatti totalizzato 33 secondi posti (l&rsquo;ultimo in Australia nel 2000, l&rsquo;ultima volta al traguardo) e 17 terzi (compreso uno nello stesso anno in Sud Africa). In sei annate ha raccolto almeno 14 podi: il top sono i 19 del 1995 e 1999 (rispettivamente su 24 e 26 gare), seguiti dai 15 del 1997 e 1993 (su 24 e 25 gare) e dai 14 del 1994 e 1998 (su 20 e 24 gare).  Fogarty &egrave; quinto persino nella classifica delle Superpole con 21, tutte con la Ducati: la prima risale a Donington nel 1992 (quando ottenne la prima vittoria di manche), sei nel 1993 e 1994, quattro nel 1995 e 1999. Davanti al pubblico amico ha conquistato quattro pole di fila a Donington, dal 1992 al 1995, e altre due a Brands Hatch, nel 1995 e l&rsquo;ultima in assoluto nel 1999. Due invece le pole in Italia, entrambe a Misano, nel 1995 e 1999. Con 48 giri pi&ugrave; veloci &egrave; invece terzo nella relativa classifica alle spalle soltanto di Rea e Haga: dal 1992 al 2000 ne ha ottenuti almeno un paio all&rsquo;anno, spingendosi fino ai 10 del 1993 e 1994. La sua stagione con pi&ugrave; punti &egrave; stata il 1999: 489 in 26 gare, ossia quasi 19 (18,8 per la precisione) per ogni gara corsa. In 24 di quelle 26 gare fin&igrave; nelle prime cinque posizioni all&rsquo;arrivo, mentre in Gara 1 in Germania fu 15&deg; conquistando comunque un punto. Quell&rsquo;anno non fece punti soltanto in Gara 1 a Brands Hatch.  SBK, Carl Fogarty: &ldquo;Ducati mi faceva sentire il numero uno&rdquo; 

Accanto ai numeri spaventosi legati a manche (59) e titoli (4) vinti, spiccano i 48 giri pi&ugrave; veloci, a fronte di poche (21) Superpole

SBK: Carl Fogarty, i numeri di una carriera incredibile

Come l&rsquo;anno scorso la MotoGP si sta preparando ad approdare in Portogallo, sul circuito di Portimao, e si tratta del 16esimo GP che si terr&agrave; in questo paese (ecco qui gli orari TV), dopo tutti gli appuntamenti precedenti che sono andati in scena all&rsquo;Estoril. Il tracciato delle &ldquo;montagne russe&rdquo; &egrave; il 72esimo circuito diverso a ospitare un Gran Premio, e il 29esimo a tenere una gara MotoGP.  Yamaha la pi&ugrave; vincente   Toni Elias ha vinto la gara MotoGP al GP del Portogallo 2006 per 0,002 secondi su Valentino Rossi, eguagliando il minor distacco mai registrato nella storia, che risale a quello tra Alex Criville e Mick Doohan, nel 1996 a Brno.  Yamaha &egrave; il produttore di maggior successo nella classe regina con otto vittorie di Eddie Lawson (1987, 1988), Garry McCoy (2000), Valentino Rossi (2004, 2007) e Jorge Lorenzo (2008, 2009,2010).&nbsp;  L&#39;ultima vittoria della Honda risale ai tempi di Casey Stoner nel 2012, dopo esser partito dalla pole position. Quattro piloti ci erano riusciti prima di lui: Valentino Rossi (2001, 2002, 2003), Alex Barros (2005), Toni Elias (2006) e Dani Pedrosa (2011). L&#39;anno scorso il pi&ugrave; veloce era stato Takaaki Nakagami, quinto sotto la bandiera a scacchi.  MotoGP Portogallo: i piloti frenano da 332 km/h a 114 km/h in 5&quot;    Il trionfo di KTM   KTM ha stravinto l&rsquo;anno scorso con Miguel Oliveira, anche lui partito dalla pole position. Quella era stata la prima volta che un pilota portoghese vinceva in &ldquo;casa&rdquo; in una classe del Mondiale. Oliveira aveva chiuso davanti a Jack Miller e Franco Morbidelli, che avevano completato il primo podio con tre piloti di un team privato, dal Qatar nel 2004 quando c&rsquo;erano Sete Gibernau, Colin Edwards e Ruben Xaus.  La Ducati ha ottenuto quattro podi in MotoGP in Portogallo: uno con Loris Capirossi terzo, dopo aver firmato la pole nel 2003, altri due con Casey Stoner, terzo nel 2007 e secondo nel 2009 e uno con Jack Miller, appunto secondo l&#39;anno scorso. Il miglior risultato di Suzuki nella classe regina risale al secondo posto di Kenny Roberts Jr. nella classe 500cc nel 2000. Mentre se guardiamo ad Aprilia, l&rsquo;ottavo posto di Aleix Espargar&ograve; ottenuto nel 2020 &egrave; il migliore in Portogallo, almeno finora.  MotoGP Portogallo, Bastianini:&quot;Le qualifiche, il mio tallone d&#39;Achille&quot; 

La top class torna sulla pista di Portimao, per il terzo GP della stagione. Ecco chi ha ottenuto finora i risultati migliori in Portogallo e quali sono i record attivi

GP Portogallo, i numeri delle Case costruttrici

Brembo &egrave; il fornitore di sistemi frenanti ad alte prestazioni per i Costruttori pi&ugrave; prestigiosi a livello mondiale - sia di auto che di moto e veicoli commerciali e nel Motorsport ha un&rsquo;indiscussa supremazia. Oggi, con i 42 titoli iridati vinti nel 2020 fra titoli piloti, costruttori e team, l&rsquo;azienda italiana pu&ograve; vantarsi di aver raggiunto un altro prestigioso traguardo: oltre 500 titoli mondiali vinti sino a oggi.  Il successo coinvolge tutto il Gruppo Brembo, e comprende anche i risultati ottenuti con Marchesini, leader nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di cerchi in lega leggera per moto da corsa e stradali e con AP Racing, leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione con sede a Coventry: entrambi i marchi fanno parte del gruppo Brembo dal 2000.    Il dominio in MotoGP   Continua il dominio assoluto anche in MotoGP, a cui si aggiungono nuovi successi in Moto2 e in Moto3 (anche con Marchesini). Superate le 500 vittorie nella classe regina (classe 500 e MotoGP): per la quinta stagione consecutiva Brembo ha fornito tutti i team. In particolare, i 27 piloti che quest&rsquo;anno hanno corso almeno una gara in MotoGP, si sono affidati agli elevati livelli di performance e sicurezza garantiti dai componenti Brembo: pinze freno, dischi e pastiglie in carbonio, pompe freno e pompe frizione.  Partendo dal 1978 e arrivando fino al 2001, si contano i primi 185 GP vinti da moto dotate di freni Brembo nella classe 500.  La serie vincente inizia per&ograve; nel 1995: da quell&rsquo;anno infatti tutti i GP sono stati vinti da moto equipaggiate con freni dell&rsquo;azienda bergamasca. Infine, dal 2002 - anno di introduzione della MotoGP - tutti i 329 GP disputati sono stati vinti da moto con impianti Brembo per un totale che supera le 500 vittorie in oltre 40 anni di presenza nella classe regina.  Brembo pu&ograve; vantare il successo in 32 campionati del mondo piloti e 33 campionati del mondo costruttori vinti con i principali team di MotoGP.  Ennesimo dominio incontrastato per Brembo anche nel campionato World Superbike, in cui &egrave; presente dal 1988 con ben 29 successi nel campionato del mondo piloti e 33 nel campionato del mondo costruttori ottenuti in oltre trent&rsquo;anni di presenza con i principali team.    La Superbike e l&#39;elettrico   Il 2020 si conferma un anno vincente anche nel Motorsport elettrico.   Dopo l&rsquo;esordio del 2019 nel campionato FIM MotoE World Cup, Brembo ha nuovamente equipaggiato con l&rsquo;intero impianto frenante le 18 Ego Corsa di Energica Motor Company, nonch&eacute; con i cerchi forgiati Marchesini, presenti anche in 7 team su 11 in MotoGP e in oltre il 50% dei piloti di Moto2, Moto3 e WSBK.  Brembo &egrave; impegnata e vincente anche in Enduro e MX2 e nell&rsquo;endurance EWC.    En plein in Formula1   Importantissimo anche l&rsquo;impegno nelle 4 ruote. In Formula 1 tutti i 17 GP disputati nella stagione attuale sono stati vinti da vetture fornite di componenti Brembo. L&rsquo;azienda bergamasca pu&ograve; vantare vittorie in 442 Gran Premi su 785 che si sono disputati dal 1975 - anno di esordio nel campionato - a oggi, per un totale di 26 campionati del mondo piloti e 30 campionati del mondo costruttori vinti con i principali team.  Seconda stagione consecutiva per Brembo come fornitore esclusivo del campionato FIA Formula E: tutte le 24 monoposto full electric della nuova generazione - Gen2 - sono state equipaggiate con freni Brembo tramite il costruttore Spark Racing Technology.  Sempre fra le 4 ruote, il Gruppo Brembo &egrave; protagonista nel GT, NASCAR, WRC, WTCR, IndyCar, IMSA, DTM, Formula 2, Formula 3 e diversi altri campionati.    MotoGP: Marc Marquez batter&agrave; il record di Rainey?  &nbsp; 

Il gruppo specializzato negli impianti frenanti arricchisce il suo palmares di 42 titoli iridati nel 2020, arrivando all&rsquo;ambizioso traguardo di 500 allori. Il dominio in MotoGP, con oltre 500 vittorie nella classe regina

Brembo a quota 500 mondiali

        Il mondiale Superbike si prepara a vivere il suo primo round della nuova stagione, che anche quest&rsquo;anno prende il via dal circuito australiano di Phillip Island per l&rsquo;undicesima stagione consecutiva. L&rsquo;appuntamento &egrave; per il weekend dal 22 al 24 febbraio. Il sito ufficiale del mondiale Superbike ha divulgato una serie di dati e statistiche interessanti da conoscere prima dell&rsquo;inizio della stagione. La stagione parte da Phillip Island per l&rsquo;undicesimo anno consecutivo. Quello australiano &egrave; il circuito che ha ospitato il maggior numero di volte la gara inaugurale del campionato seguita da Donington, Valencia, Losail con quattro gare ciascuna.&nbsp; Phillip Island &egrave; la pista che pi&ugrave; volte ha ospitato il mondiale Superbike per un totale di 55 manches. La prima volta che le SBK si sono schierate sulla griglia di questo circuito &egrave; stato nel 1990. BAYLISS L&rsquo;ULTIMO AUSTRALIANO -I piloti australiani hanno vinto la gara di casa in 23 delle 55 edizioni. L&rsquo;ultima volta &egrave; stato nel 2008 con una doppietta di Troy Bayliss. Da quel momento a Phillip Island hanno vinto piloti provenienti da sette paesi diversi. Su 17 delle 31 stagioni disputate, il vincitore della prima gara dell&rsquo;anno ha poi vinto il titolo. Non &egrave; stato il caso di Marco Melandri, che lo scorso anno ha infatti vinto le due gare in Australia e ha poi concluso la stagione col quinto posto in classifica generale.&nbsp; Rea inizia il 2019 dopo aver primeggiato nel campionato per ben 100 volte. Al momento &egrave; a quota 20 round consecutivi dall&rsquo;appuntamento di Buriram nel 2018.  LE UNDICI VITTORIE DI REA - Jonathan Rea ha siglato 11 vittorie consecutive: nessuna di queste vittorie &egrave; stata facilitata dalla partenza in pole position. Lo scorso anno a Phillip Island, con le sue vittorie Marco Melandri ha interrotto a quota sei i successi consecutivi ottenute da piloti britannici. Un record per il Regno Unito che in Australia ha ottenuto sei vittorie dal 2004 al 2007. SYKES A QUOTA 260 - Quando sabato 23 febbraio si spegneranno le luci dei semafori della pista di Phillip Island, per Tom Sykes inizier&agrave; la sua 260esima gara nel mondiale Superbike. La velocit&agrave; massima registrata a Phillip Island &egrave; di 324.6 km/h raggiunta da Max Biaggi in sella della sua Aprilia nel 2012.&nbsp; Nelle 31 stagioni svoltesi fino ad ora, il campione dell&rsquo;anno ha sempre terminato la gara inaugurale tra i primi cinque classificati. Tom Sykes e Jonathan Rea sono gli unici due ad essersi aggiudicati il titolo pur terminando il primo appuntamento col quinto piazzamento rispettivamente nel 2013 e nel 2018. &nbsp;       

Il nordirlandese della Kawasaki arriva da undici vittorie consecutive. Su 17 delle 31 stagioni svolte, il vincitore della prima gara ha conquistato il titolo mondiale

SBK: tutti contro Rea a Phillip Island

        Il Campionato del Mondo MotoGP nacque nel 1949 e le competizioni si svolgevano per le classi 500cc, 350cc, 250cc e 125cc. Da allora ad oggi si sono disputati 899 GP, e questo weekend&nbsp; si correr&agrave; ad Aragon un GP che rappresenta uno storico traguardo: il novecentesimo Gran Premio. Per gli amanti delle statistiche, MotoGP.com ha diffuso una serie di dati interessanti.   La prima gara del campionato fu quella della 350cc all&rsquo;Isola di  Man. Ebbe luogo il 13 giugno del '49 e fu vinta da Freddie Frith su  Velocette.     La pista dove si sono svolti pi&ugrave; eventi &egrave; quella di Assen: &egrave; corso per 49 volte; seconda Brno, in Repubblica Ceca, che ha  ospitato 48 GP.     La nazione che ha ospitato pi&ugrave; GP &egrave; la Spagna con 118 fine  settimana di competizioni: Jerez (31), Catalunya (26), Jarama (19),  Valencia (18), Montjuich (17), e Aragon (7).     Il pilota che ha preso il via a pi&ugrave; GP &egrave; Valentino Rossi con  360 eventi. Il 40% del totale. Il Dottore detiene anche il record come  numero di gare nella classe regina, 300.   Il 2017 rappresenta l&rsquo;ottavo anno di fila in cui il MotorLand di Aragon ospita un GP: sulla pista di Alca&ntilde;iz si corre dal 2010.     La prima gara della massima categoria al MotorLand &egrave; stata vinta da  Casey Stoner su Ducati, ad oggi rappresenta l&rsquo;unica vittoria della moto  bolognese su quel tracciato.     Honda ha siglato quattro successi ad Arag&oacute;n: nel 2011 con  Stoner, nel 2012 con Dani Pedrosa e con Marc Marquez nel 2013 e 2016. Yamaha, invece ha vinto due volte:entrambe con Jorge Lorenzo nel 2014 e nel 2015.     Al MotorLand, il miglior risultato per Suzuki &egrave; un quarto posto nel 2016 con Maverick Vi&ntilde;ales.       Questo weekend Andrea Dovizioso pu&ograve; raggiungere Casey Stoner a quota punti: gli manca un solo punto per arrivare a 200 e  toccare il record dell'australiano, campione del mondo con Ducati nel  2007 e, sempre con la moto italiana, davanti in classifica nel 2010. Il  terzo posto a Misano &egrave; stato il quarantesimo podio per Desmo Dovi  raggiungendo gli stessi numeri di Barry Sheene.     &nbsp;         

Il tracciato spagnolo ospiter&agrave; il GP numero 900 del Mondiale. Il pilota con pi&ugrave; partenze &egrave; Rossi, a quota 360.

MotoGP: tutti i numeri di Aragon

        Oggi - questa sera in Italia per via del fuso orario - iniziano le prove sul circuito californiano di Laguna Seca. Un tracciato storico per il mondiale Superbike. Il sito di WorldSBK.com ha diffuso alcuni dati interessanti per gli amanti delle statistiche. A cominciare dal fatto che Ducati &egrave; la casa costruttrice pi&ugrave; di successo nella storia di Laguna Seca, con 12 vittorie e 37 podi. L&rsquo;anno scorso entrambi i piloti sono caduti in Gara1, e in Gara2 sono andati a podio: Davide Giugliano secondo e Chaz Davies terzo. Questa &egrave; stata la prima doppietta sul podio per Ducati a Laguna Seca dal 2004 (James Toseland 2&deg;; Regis Laconi 3&deg;). Il tasso di successo di Ducati &egrave; cos&igrave; alto che gli unici anni che non hanno conquistato dei podi sono stati il 2013 e il 2014. In tutte le gare corse qui, Ducati ha sempre avuto una moto nelle prime quattro posizioni della griglia. Per quanto riguarda Kawasaki, invece, l'anno scorso ha conquistato la sua unica doppietta a Laguna Seca, con Jonathan Rea ha vinto Gara1 e Tom Sykes Gara2. Con 6 vittorie e 16 podi, Kawasaki &egrave; seconda solo a Ducati nella classifica di tutti i tempi a Laguna. Nelle ultime otto gare disputate, la miglior Kawasaki al traguardo &egrave; sempre stata nella top 4. A partire dal 2014 questo record ha migliorato con la miglior Kawasaki che &egrave; sempre andata a podio. Aprilia ha vinto tre volte a Laguna Seca: con Troy Corser in Gara1, nel 2000, Eugene Laverty in Gara2, nel 2013 e Marco Melandri nel 2014 in Gara1. Il loro ultimo podio qui risale a tre anni fa con Sylvain Guintoli, che ha concluso secondo in Gara2. L&rsquo;anno scorso De Angelis e Savadori hanno concluso rispettivamente nono e sesto in Gara1 e nessuno dei due ha portato a termine Gara2. BMW &egrave; andata a podio due volte a Laguna Seca nel 2013: a quell'epoca Chaz Davies ha chiuso secondo in Gara1 e Marco Melandri era terzo in Gara2. L&rsquo;anno scorso il migliore dei quattro piloti BMW &egrave; stato Jordi Torres: ottavo in Gara1 e sesto in Gara2. Cinque vittorie sono state assicurate da Honda, l&rsquo;ultima nel 2004 (una doppietta di Chris Vermeulen). L&rsquo;ultimo dei 15 podi qui &egrave; stato il terzo posto di Nicky Hayden l&rsquo;anno scorso in Gara2. Yamaha &egrave; salita sul podio tre volte a Laguna Seca, con una vittoria di Noriyuki Haga nel 1998, e un primo e un secondo posto ancora per Haga nel 2000. L&rsquo;anno scorso Yamaha ha fatto il suo ritorno a Monterey per la prima volta dal 2004, e il loro miglior risultato &egrave; stato il quinto posto di Alex Lowes in Gara1, mentre Niccol&ograve; Canepa aveva concluso ottavo in Gara2. Infine miglior risultato per MV Agusta a Laguna Seca &egrave; un decimo posto (2014 Gara2, nelle due gare del 2015), ottenuto dall&rsquo;unico pilota che ha guidato la MV Agusta a Laguna Seca: Leon Camier. &nbsp; &nbsp;  Aprilia ha  vinto tre volte a Laguna Seca: con Troy Corser in Gara1, nel 2000,  Eugene Laverty in Gara2, nel 2013 e Marco Melandri nel 2014 in Gara1. Il  loro ultimo podio qui risale a tre anni fa con Sylvain Guintoli, che ha  concluso secondo in Gara2. L&rsquo;anno scorso De Angelis e Savadori hanno  concluso rispettivamente nono e sesto in Gara1 e nessuno dei due ha  portato a termine Gara2. &nbsp; BMW &egrave; andata a podio due volte a Laguna Seca nel 2013:  Chaz Davies ha chiuso secondo in Gara1 e Marco Melandri era terzo in  Gara2. L&rsquo;anno scorso il migliore dei quattro piloti BMW &egrave; stato Jordi  Torres: ottavo in Gara1 e sesto in Gara2. &nbsp; Ducati &egrave; la casa costruttrice pi&ugrave; di successo nella  storia di Laguna Seca, con 12 vittorie e 37 podi. L&rsquo;anno scorso entrambi  i piloti sono caduti in Gara1, e in Gara2 sono andati a podio: Davide  Giugliano secondo e Chaz Davies terzo. Questa &egrave; stata la prima doppietta  sul podio per Ducati a Laguna Seca dal 2004 (James Toseland 2&deg;; Regis  Laconi 3&deg;). Il tasso di successo di Ducati &egrave; cos&igrave; alto che gli unici  anni che non hanno conquistato dei podi sono stati il 2013 e il 2014. In  tutte le gare corse qui, Ducati ha sempre avuto una moto nelle prime  quattro posizioni della griglia. &nbsp; Cinque vittorie sono state assicurate da Honda,  l&rsquo;ultima nel 2004 (una doppietta di Chris Vermeulen). L&rsquo;ultimo dei 15  podi qui &egrave; stato il terzo posto di Nicky Hayden l&rsquo;anno scorso in Gara2. &nbsp; L&rsquo;anno scorso Kawasaki ha conquistato la sua unica  doppietta a Laguna Seca, con Jonathan Rea ha vinto Gara1 e Tom Sykes  Gara2. Con 6 vittorie e 16 podi, Kawasaki &egrave; seconda solo a Ducati nella  classifica di tutti i tempi a Laguna. Nelle ultime otto gare disputate,  la miglior Kawasaki al traguardo &egrave; sempre stata nella top 4. A &nbsp;partire  dal 2014 questo record ha migliorato con la miglior Kawasaki che &egrave;  sempre andata a podio. &nbsp; Il miglior risultato per MV Agusta a Laguna Seca &egrave; un  decimo posto (2014 Gara2, nelle due gare del 2015), ottenuto dall&rsquo;unico  pilota che ha guidato la MV Agusta a Laguna Seca, Leon Camier. &nbsp; Yamaha &egrave; salita sul podio tre volte a Laguna Seca, con  una vittoria di Noriyuki Haga nel 1998, e un primo e un secondo posto  ancora per Haga nel 2000. L&rsquo;anno scorso Yamaha ha fatto il suo ritorno a  Monterey per la prima volta dal 2004, e il loro miglior risultato &egrave;  stato il quinto posto di Alex Lowes in Gara1, mentre Niccol&ograve; Canepa  aveva concluso ottavo in Gara2. Aprilia ha vinto tre volte a Laguna  Seca: con Troy Corser in Gara1, nel 2000, Eugene Laverty in Gara2, nel  2013 e Marco Melandri nel 2014 in Gara1. Il loro ultimo podio qui risale  a tre anni fa con Sylvain Guintoli, che ha concluso secondo in Gara2.  L&rsquo;anno scorso De Angelis e Savadori hanno concluso rispettivamente nono e  sesto in Gara1 e nessuno dei due ha portato a termine Gara2.   BMW &egrave; andata a podio due volte a Laguna Seca nel 2013: Chaz Davies ha  chiuso secondo in Gara1 e Marco Melandri era terzo in Gara2. L&rsquo;anno  scorso il migliore dei quattro piloti BMW &egrave; stato Jordi Torres: ottavo  in Gara1 e sesto in Gara2.   Ducati &egrave; la casa costruttrice pi&ugrave; di successo nella storia di Laguna  Seca, con 12 vittorie e 37 podi. L&rsquo;anno scorso entrambi i piloti sono  caduti in Gara1, e in Gara2 sono andati a podio: Davide Giugliano  secondo e Chaz Davies terzo. Questa &egrave; stata la prima doppietta sul podio  per Ducati a Laguna Seca dal 2004 (James Toseland 2&deg;; Regis Laconi 3&deg;).  Il tasso di successo di Ducati &egrave; cos&igrave; alto che gli unici anni che non  hanno conquistato dei podi sono stati il 2013 e il 2014. In tutte le  gare corse qui, Ducati ha sempre avuto una moto nelle prime quattro  posizioni della griglia.   Cinque vittorie sono state assicurate da Honda, l&rsquo;ultima nel 2004 (una  doppietta di Chris Vermeulen). L&rsquo;ultimo dei 15 podi qui &egrave; stato il terzo  posto di Nicky Hayden l&rsquo;anno scorso in Gara2.   L&rsquo;anno scorso Kawasaki ha conquistato la sua unica doppietta a Laguna  Seca, con Jonathan Rea ha vinto Gara1 e Tom Sykes Gara2. Con 6 vittorie e  16 podi, Kawasaki &egrave; seconda solo a Ducati nella classifica di tutti i  tempi a Laguna. Nelle ultime otto gare disputate, la miglior Kawasaki al  traguardo &egrave; sempre stata nella top 4. A  partire dal 2014 questo record  ha migliorato con la miglior Kawasaki che &egrave; sempre andata a podio.   Il miglior risultato per MV Agusta a Laguna Seca &egrave; un decimo posto (2014  Gara2, nelle due gare del 2015), ottenuto dall&rsquo;unico pilota che ha  guidato la MV Agusta a Laguna Seca, Leon Camier.   Yamaha &egrave; salita sul podio tre volte a Laguna Seca, con una vittoria di  Noriyuki Haga nel 1998, e un primo e un secondo posto ancora per Haga  nel 2000. L&rsquo;anno scorso Yamaha ha fatto il suo ritorno a Monterey per la  prima volta dal 2004, e il loro miglior risultato &egrave; stato il quinto  posto di Alex Lowes in Gara1, mentre Niccol&ograve; Canepa aveva concluso  ottavo in Gara2.       

Ducati &egrave; la Casa costruttrice con i maggiori successi nella storia di Laguna Seca: 12 vittorie e 37 podi. Per Kawasaki 6 vittorie, l'unica doppietta l'anno scorso

SBK: tutti i numeri di Laguna Seca

          La Moto3 si prepara a vivere il suo sesto round stagionale, approdando  sul circuito toscano del Mugello.Un pilota da tenere d'occhio &egrave; sicuramente Joan Mir, che a Le Mans ha vinto la sua terza gara in cinque GP  disputati. Nella classe cadetta non accadeva dai successi di Danny Kent nel  2015,  anno del suo titolo.   Con Andrea Migno, Joan Mir &egrave; ora l&rsquo;unico pilota che ha segnato  punti  in tutte le prove da inizio stagione. Nel GP d&rsquo;Italia 2016 il   portacolori Leopard &egrave; arrivato sesto.         Fabio Di Giannantonio &egrave; arrivato terzo nella gara transalpina, cogliendo il  suo quinto podio in carriera. Ma molti ricorderanno che il primo podio risale proprio al GP   d&rsquo;Italia 2016.       Insieme a Romano Fenati, vincitore nel 2014 al Mugello, il pilota  Gresini &egrave; l&rsquo;unico ancora nella competizione ad essere salito sul podio  italiano. Fenati inoltre &egrave; l&rsquo;unico italiano ancora in Moto3 ad aver  vinto il GP di casa. La pole di Fenati al Mugello nel 2016 &egrave; la sua pi&ugrave; recente partenza al palo.     Sulla pista toscana, in Moto3 solo Maverick Vi&ntilde;ales  ha vinto partendo dalla pole: era il 2012 con la Honda. Questa rimane  l&rsquo;unica vittoria nella categoria della moto dall&rsquo;ala.     Secondo in Francia e per la terza volta sul podio, Aron Canet la  stagione scorsa ha chiuso il GP d&rsquo;Italia con una caduta quando era in   sesta posizione.     &Egrave; la prima stagione dal 2012 che KTM non sale sul podio in  nessuna delle prime cinque gare stagionali. Mentre per Honda, le prime  cinque vittorie nei primi cinque GP sono un record che non arrivava da  due stagione.         

Il pilota del team Marinelli, vincitore nel 2014 al Mugello, &egrave; l'unico del plotone al via ad aver vinto il GP di casa

Moto3, Mugello: occhi puntati su Fenati

        Questo weekend il circuito del Mugello ospiter&agrave; il Motomondiale per la la trentaduesima volta, la ventisettesima consecutiva dal 1991. Il layout del circuito del Mugello &egrave; rimasto fondamentalmente lo stesso dal 1976 con la lunghezza ufficiale di 5.245 km.   Per gli amanti della storia, ricordiamo che il primo GP al Mugello si &egrave; svolto nel 1976. La gara della 500cc fu vinta da Barry Sheene  con un vantaggio di soli 0.1s su Phil Read. Era l&rsquo;epoca in cui i piloti  Suzuki dominavano la classe regina e il primo corridore in sella ad una  moto diversa fu Warum Borge Nielsen su Yamaha che arriv&ograve; decimo.   Per gli appassionati delle statistiche, MotoGP.com ha divulgato una serie di dati interessanti legati al circuito toscano.   Yamaha &egrave; la Casa con il pi&ugrave; alto numero di successi al Mugello da quando &egrave; iniziata l&rsquo;era dei quattro tempi. Per le moto dei  tre diapason un totale di dieci vittorie: cinque consecutive con  Valentino Rossi dal 2004 al 2008 e cinque con Jorge Lorenzo, ambasciatore Tissot, nel 2011, 2012, 2013, 2015 e 2016. Il maiorchino &egrave;  arrivato secondo nel 2009 e nel 2010 e ha vinto la gara del 2006 in 250  dopo la piazza d&rsquo;onore l&rsquo;anno seguente.     Honda ha ottenuto quattro successi in MotoGP al Mugello:  Valentino Rossi nel 2002 e nel 2003, Dani Pedrosa nel 2010 e Marc  Marquez nel 2014.     Lo scorso anno Andrea Iannone e Ducati hanno conquistato il terzo  posto in Toscana bissando il podio della stagione precedente quando il  pilota di Vasto arriv&ograve; secondo. Questo &egrave; stato il primo podio al Mugello  per la moto di Borgo Panigale dopo la vittoria di Casey Stoner nel  2009.     I migliori risultati per Suzuki al GP d&rsquo;Italia sono stati due  quinti posti nella classe regina conquistati da John Hopkins nel 2007 e  da Loris Capirossi nel 2009.     Il pilota con maggiori vittorie al Mugello &egrave; Valentino Rossi  che &egrave; salito nove volte sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Il Dottore ha  vinto una volta in 125cc, una in 250cc e sette in MotoGP&trade;.     Oltre a Valentino Rossi il secondo e unico pilota italiano a  vincere sul tracciato toscano &egrave; stato Loris Capirossi. Era il 2000 e il  corridore di Castel San Pietro Terme ha avuto la meglio su Rossi e Max  Biaggi.     Nel GP del Mugello del 2004 la gara della classe regina &egrave; stata  la pi&ugrave; breve della storia con solo sei passaggi. Interrotta dopo 17  giri a causa della pioggia, &egrave; ripartita per le restanti sei tornate.     Al Mugello nel 2015 Andrea Iannone ha conquistato la sua prima  pole nella classe regina. Un record nel record visto che era la seconda  volta che un pilota italiano su moto italiana partiva al palo in un GP  di casa. Il primo fu Giacomo Agostini su MV Agusta, ad Imola nel 1972.     Nelle ultime sette stagioni il GP d&rsquo;Italia &egrave; stato vinto da  piloti spagnoli. L&rsquo;ultimo pilota di una nazionalit&agrave; diversa ad imporsi  sulla pista toscana &egrave; stato Casey Stoner nel 2009.     Dall&rsquo;introduzione della classe MotoGP, quindici anni fa, al  Mugello hanno vinto solo cinque piloti: Valentino Rossi (7 vittorie),  Jorge Lorenzo (5 vittorie); Dani Pedrosa, Casey Stoner e Marc Marquez  (1 vittoria a testa).     Nel 2016 Lorenzo ha battuto Marquez per soli 0,019 secondi, rendendo il finale del GP d&rsquo;Italia uno dei cinque pi&ugrave; incerti di sempre.     Tutti i cinque i recenti vincitori al Mugello nella categoria  mediana sono adesso in MotoGP&trade;: Andrea Iannone (2010 e 2012), Marc  Marquez (2011), Scott Redding (2013), l&rsquo;ambasciatore Tissot Tito Rabat  (2014 e 2015) e Johann Zarco (2016). Tom Luthi, anche lui pilota Tissot,  ha chiuso la gara toscana del 2008 in 250cc come terzo mentre nel 2012 &egrave;  arrivato secondo. Una piazza d&rsquo;onore per lo svizzero anche nel 2005 in  125cc.     In questa stagione la gara della Moto3&trade; al Mugello sar&agrave; la centesima sulla pista toscana.     Jonas Folger &egrave; l&rsquo;unico pilota della classe regina che ha conquistato punti in tutte le gare da apertura stagione.     Dani Pedrosa &egrave; attualmente il secondo in classifica iridata,  due posizioni meglio di Marc Marquez, suo compagno di box. L&rsquo;ultima  volta che il numero 26 &egrave; stato pi&ugrave; avanti in classifica generale  rispetto al collega di team fu il GP d&rsquo;Olanda 2013.     Nelle ultime tre gare Pedrosa &egrave; arrivato a podio, non succedeva dal 2014 (GP di Catalogna, TT di Assen e GP di Germania).     &nbsp;         

Il primo GP risale al 1976: vinse Barry Sheene. Yamaha detiene il numero maggiore di vittorie dall'era delle 4 tempi: cinque consecutive con Rossi e cinque con Lorenzo

MotoGP, Mugello: Rossi è il più vittorioso con 9 trionfi

         Questo weekend il circuito di Le Mans si appresta ad ospitare il quinto GP della stagione. E' la ventinovesima volta che il circus del motomondiale approda sul tracciato francese.   Per gli amanti delle statistiche, MotoGP.com ha raccolto una serie di numeri interessanti. A cominciare dal dato che questa stagione sar&agrave; la diciottesima consecutiva che la pista transalpina accoglier&agrave; un GP, il primo fu nel 2000.    Dall&rsquo;introduzione dei motori a quattro tempi, Honda ha vinto  sette GP sulla pista francese; l&rsquo;ultima porta la firma di Marc Marquez  tre anni fa.     Anche per Yamaha sette vittorie al Circuito Bugatti, le ultime nelle due stagioni recenti con Jorge Lorenzo. Lo scorso anno l&rsquo;ex pilota Yamaha ha vinto con un vantaggio di 10.654  secondi su Valentino Rossi, per Lorenzo il miglior margine di distacco  dal secondo in una gara sull&rsquo;asciutto.   Per Ducati i migliori risultati su tracciato transalpino sono   stati i secondi posti di Loris Capirossi nel 2006 e di Valentino Rossi   nel 2012.   Se Dani Pedrosa, vincitore a Jerez, dovesse fare suo anche il  GP a  Le Mans sarebbe la sua secondo doppietta dal 2013 composta sempre  dai  GP di Spagna e Francia.         L&rsquo;unico vincitore non spagnolo negli ultimi otto GP a Le Mans &egrave; stato Casey Stoner nel 2011. Il pilota pi&ugrave; di successo sulla pista francese &egrave; Jorge Lorenzo: sul  gradino pi&ugrave; alto del podio in sei occasioni, una volta in 250cc e   cinque in MotoGP.     Sulla pista francese, nel 2016, Maverick Vi&ntilde;ales ha centrato  il podio con Suzuki, il secondo arrivo nelle posizioni che contano per  la moto di Hamamatsu dal terzo posto di Loris Capirossi a Brno nel 2008.     Il miglior risultato di un pilota di casa in MotoGP al  circuito Bugatti &egrave; stato il quarto posto di Olivier Jacques nel 2003. Nella massima categoria sono tre i podi conquistati da piloti francesi  su questa pista; oltre al gi&agrave; citato, da ricordare Raymond Roche secondo  nel 1985 e Christian Sarron terzo nel 1987.     &nbsp;     &nbsp;         

Il pilota pi&ugrave; di successo sulla pista francese &egrave; Jorge Lorenzo: sul gradino pi&ugrave; alto del podio in sei occasioni, una volta in 250 e cinque in MotoGP

MotoGP: tutti i numeri del GP di Le Mans

        Il circuito di Assen si appresta ad ospitare il prossimo round del mondiale Superbike. Per gli amanti delle statistiche, WorldSBK.com ha raccolto alcune statistiche. A cominciare dal numero di gare disputate: 50, che lo rendono secondo soltanto a Phillip Island, che ne annovera 53. I piloti britannici hanno vinto pi&ugrave; della met&agrave; delle gare disputate ad Assen: 26 su 50. Non meno di 19 piloti diversi hanno vinto una gara del WorldSBK ad  Assen. Due di loro, Rea e Sykes si sono laureati campioni del mondo. Curiosamente Troy Corser, vincitore di due mondiali, non &egrave; tra i 19,  nonostante abbia corso qui 30 volte e sia finito 7 volte a podio. &nbsp; Il record di vittorie appartiene a Carl Fogarty: il britannico ha vinto 12 delle 16 gare disputate ad Assen. Fogarty ha vinto 8 gare di fila tra il 1993 ed il 1996. Jonathan Rea lo segue con 9 vittorie. &nbsp; Kawasaki pu&ograve; diventare il primo costruttore a fare 6 pole  consecutive ad Assen. Al momento condivide con Ducati (1992 &ndash; 1996) la  striscia pi&ugrave; lunga con 5 pole. &nbsp; Tom Sykes con 4 pole detiene il record di Assen. Con 3 lo seguono Troy Corser (1995,  1999 e 2006) e Frankie Chili (1998, 2003 e 2004). &nbsp; Solo due piloti hanno vinto all&rsquo;esordio ad Assen: Chris Walker nel 2006 e Sylvain Guintoli nel 2012. &nbsp; Il campione mondiale in carica Jonathan Rea correr&agrave; la sua duecentesima  gara domenica ad Assen, proprio sul circuito nel quale ha vinto di pi&ugrave;:  9 vittorie e 12 podi. Rea &egrave; andato a podio in 94 delle 198 gare e considerando le sue recenti  prestazioni potrebbe essere in grado di raggiungere il 50% dei podi.  Dal 2015 &egrave; andato a podio 52 volte in 58 gare, con un record  di 89%.  &nbsp; Nella storia del WorldSBK c&rsquo;&egrave; un solo pilota con pi&ugrave; di 200 gare  disputate e con una percentuale di pi&ugrave; alta di quella di Rea: Carl  Fogarty ha totalizzato 109 podi in 219 gare, cio&egrave; il 49,8%.       

Ben 50 le gare di SBK disputate sul tracciato olandese, con 19 diversi vincitori. Il record &egrave; di Carl Fogarty: 12 vittoria su 16 gare

SBK, tutti i numeri di Assen

Il conto alla rovescia &egrave; iniziato: il GP del Qatar &egrave; pronto a prendere il via venerd&igrave; 23 marzo, e con esso la stagione del Motomondiale. Per gli amanti delle statistiche e dei numeri, MotoGP.com ha fatto un riepilogo di dati interessanti. A cominciare dal fatto che quella di Losail sar&agrave; la quattordicesima edizione del GP del Qatar, e la decima in notturna. Ed &egrave; l&#39;undicesima volta che questa pista d&agrave; il via alla stagione della MotoGP.     ATTENZIONE A LORENZO - Jorge Lorenzo ha cambiato scuderia e moto dopo la vittoria a Valencia alla fine del 2016. Se vincesse anche a Losail, il maiorchino potrebbe diventare il secondo pilota a vincere l&rsquo;ultima gara dell&#39;annata e la prima dell&#39;anno successivo con due prototipi diversi. Il record per il momento appartiene solo a Valentino Rossi che aveva vinto la gara in Sudafrica nel 2004 in sella alla Yamaha M1 dopo aver concluso il 2003 con il successo su Honda.    Yamaha per&ograve; &egrave; la Casa con pi&ugrave; successi sulla pista di Losail: ben sette, di cui quattro solo negli ultimi cinque anni.  Il pilota con pi&ugrave; vittorie a Losail per&ograve; &egrave; proprio Jorge Lorenzo, sei: tre in MotoGP, due in 250cc e una in 125cc.      Per Ducati le vittorie sulla pista nel deserto sono tre consecutive dal 2007 al 2009 con Casey Stoner.     ROSSI IL PIU&#39; ANZIANO - Se Valentino Rossi, 38 anni, finir&agrave; nelle prime tre posizioni una gara nel 2017 sar&agrave; il secondo pilota pi&ugrave; anziano a raggiungere questo risultato dopo Jack Findlay nel 1977, al GP d&rsquo;Austria.      I NUMERI DI MARQUEZ - Honda ha vinto tre volte in Qatar e l&rsquo;ultima nel 2014 con Marc Marquez. La seconda piazza di Marc Marquez nel 2016 &egrave; stato il suo 51esimo podio nella classe regina, lo stesso numero di Alex Criville e Kevin Schwantz in 500cc. Se Marquez dovesse finire nelle posizioni che contano anche in questa stagione raggiungerebbe Wayne Gardner.      MA C&#39;E&#39; ANCHE SUZUKI... - Il miglior risultato per Suzuki in Qatar &egrave; il quarto posto di John Hopkins nel 2007.Se Maverick Vi&ntilde;ales dovesse vincere una gara nel 2017 sarebbe il quarto pilota della storia ad aver raggiunto il successo con una Suzuki e una Yamaha. Prima di lui solo Barry Sheene, Randy Mamola e Jack Middelburg.      I ROOKIES &middot; Jonas Folger &egrave; l&rsquo;unico rookie della massima cilindrata ad avere gi&agrave; vinto una gara sulla pista del Qatar. Nel 2015 in Moto2&trade;.      Il podio dell&rsquo;ultima gara in Qatar era composto da tre moto diverse. Yamaha, Ducati e Honda. Non accadeva dal 1975 nella categoria maggiore.      &nbsp;      &nbsp;   

Sar&agrave; la decima edizione in notturna e il pilota pi&ugrave; vittorioso a Losail &egrave; Jorge Lorenzo, con sei successi. Per Yamaha sette trionfi, quattro negli ultimi cinque anni

MotoGP: tutti i numeri del GP del Qatar

          Questo weekend il Motomondiale approder&agrave; sul circuito della Malesia per la ventiseiesima volta.     Il primo GP della Malesia &egrave; stato organizzato nel 1991 e da  quell&rsquo;anno ha sempre avuto luogo su tre differenti tracciati: Shah Alam,  Johor e&nbsp;Sepang.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Per gli amanti delle statistiche, MotoGP.com ha diffuso una serie di dati interessanti sulla presenza del circus iridato sul tracciato malese.     La prima edizione, quella del 1991 a Shah Alam ha visto vincere&nbsp;John Kocinski,  pilota Yamaha. Le cilindrate inferiori invece sono state&nbsp;dominate dagli  italiani: Luca Cadalora vinse in 250cc in sella alla Honda e Loris  Capirossi in&nbsp;125cc sempre con la moto di Tokyo.&nbsp;&nbsp;&nbsp;     Il tracciato di Shah Alam ha ospitato l&rsquo;evento per sette volte prima che il GP trovasse casa sulla pista di Johor per  solo un anno, nel 1998. La prima volta a Sepang &egrave; stata nel 1999&nbsp;in  occasione del diciottesimo GP della Malesia.     Honda ha vinto cinque volte sulla pista di Sepang&nbsp;incluse le  ultime quattro tre vittorie di Dani Pedrosa e quella di Marc Marquez;  prima, nel 2003, la moto dall'ala ha vinto&nbsp;con Rossi.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;     Anche Yamaha ha cinque vittorie in MotoGP all&rsquo;International  Circuit. L&rsquo;ultima di queste con il Valentino Rossi nel 2010. Da quella data i  vincitori furono sempre piloti spagnoli.     Ducati ha vinto tre volte al GP di Malesia, l&rsquo;ultima con Casey  Stoner nel 2009. Da questa data il miglior risultato della moto italiana  a Sepang &egrave; stato nel 2012 con Nicky Hayden arrivato quarto.     Il miglior piazzamento&nbsp;per Suzuki a Sepang in MotoGP &egrave; il quinto posto di Alvaro Bautista nel 2010.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;     Il pilota pi&ugrave; vittorioso all'International Circuit&nbsp;&egrave; Valentino  Rossi con sei successi, uno&nbsp;in 500cc e cinque in MotoGP; subito dopo viene Dani  Pedrosa con cinque, uno in 125cc, uno in 250cc e tre in MotoGP.     Cal Crutchlow compir&agrave; trentuno anni sabato 29 ottobre, il giorno delle qualifiche del GP di Malesia.         

Il pilota pi&ugrave; vittorioso all'International Circuit &egrave; Valentino Rossi con sei successi, Honda e Yamaha hanno siglato cinque vittorie a testa

MotoGP, tutti i numeri della Malesia

        Dopo la lunga pausa estiva il mondiale Superbike si prepara a rientrare in pista questo weekend, e lo fa sul circuito tedesco del Lausitzring. In attesa che si accendano i motori, WorldSBK.com ha pubblicato una serie di statistiche sulla presenza del mondiale delle derivate di serie in Germania. (Nella foto, l'evento che ha visto la Superbike scendere in strada nei pressi del Lausitzring, lo scorso 20 agosto). 4000 &ndash; Nel round tedesco del 2011 Troy Corser ha raggiunto i 4000 punti in carriera, record tuttora imbattuto. &nbsp; 203.723 &ndash; Il vecchio circuito di Hockenheim detiene la terza  prestazione sulla media del giro in qualifica: Colin Edwards nel 2000 ha  tenuto una media di 203,723 km/h. Questa velocit&agrave; &egrave; stata superata solo  undici anni dopo a Monza da Max Biaggi con 204,405 km/h e sempre a  Monza Tom Sykes nel 2013 l&rsquo;ha ritoccata a 205,459 km/h. &nbsp; 130 - &nbsp;L&rsquo;ultima volta che hanno corso in Germania, nel 2013, Chaz  Davies ha portato a 130 le vittorie di un pilota britannico, che  complessivamente sono 187.&nbsp; &nbsp; 100 &ndash; Ayrton Badovini nel 2013 ha ottenuto la sua prima pole in Germania al Nurburgring alla sua centesima gara.&nbsp; &nbsp; 88 &ndash; I piloti tedeschi che hanno corso sul circuito nel WorldSBK finora  sono 88 e 60 di loro sono stati in grado di iniziare almeno una gara &nbsp; 62 &ndash; Nel 2011 Rea ha iniziato nel round tedesco la sua striscia di 10  pole position consecutive; da allora, dopo Laguna Seca, &egrave; stato per 62  volte nella top ten. &nbsp; 60 &ndash; In Germania il WorldSBK ha collezionato 60 presenze, ogni anno dall&rsquo;inizio del campionato nel 1988 fino al 2013. &nbsp; 60 &ndash; Nel 2006 Troy Bayliss e Noriyuki Haga hanno ottenuto il sessantesimo podio in carriera. &nbsp; 40 - &nbsp;L&rsquo;anno dopo, curiosamente, gli stessi due piloti hanno raggiunto  quota 40: Bayliss con la quarantesima vittoria e Haga con il  quarantesimo giro veloce. &nbsp; 30 - &nbsp;Ancora nel 2008 stessi numeri per i due piloti: trentesima vittoria per Haga e trentesimo giro veloce per Bayliss. &nbsp; 11 &ndash; Undici anni fa Lorenzo Lanzi &nbsp;ha fatto la sua prima pole e ottenuto la sua prima vittoria al Lausitzring.&nbsp; &nbsp; 7 &ndash; Sono passati sette anni dall&rsquo;ultimo podio di un pilota tedesco (Max Neukirchen a Valencia nel 2009). &nbsp; 6 - Colin Edwards, Carl Fogarty e Noriyuki Haga con sei vittorie ciascuno sono i piloti pi&ugrave; vincenti sui circuiti tedeschi. &nbsp; 4 &ndash; Neil Hodgson &egrave; l&rsquo;unico pilota ad aver &nbsp;realizzato quattro pole  position in Germania: tre sul circuito di Oschersleben e una sul  Lausitzring. &nbsp; 4 - Troy Bayliss ha vinto quattro volte al Lausitzring tra il 2001 ed  il 2007: &egrave; l&rsquo;unico pilota ad aver vinto qui pi&ugrave; di una volta. &nbsp; 3.878 - &nbsp;A causa delle mutate condizioni meteo, nelle qualifiche del  2007 Fonsi Nieto fece la pole staccando di 3,878 secondi il suo compagno  di squadra Regis Laconi. Questo &egrave; il pi&ugrave; grande distacco nella storia  del Campionato ed &egrave; rimasta l&rsquo;unica pole nella carriera di Nieto.&nbsp; &nbsp; 1 &ndash; Max Neukirchner &egrave; l&rsquo;unico pilota tedesco ad aver ottenuto due  vittorie e due pole position nella storia del WorldSBK, l&rsquo;ultima sul  Nurburgring nel 2008. &nbsp; 1 &ndash; Il Campione del Mondo del 2013 Tom Sykes ha ottenuto la sua prima  vittoria nel WorldSBK al Nurburgring nel 2011. &Egrave; stata la prima vittoria  della Kawasaki dopo un digiuno di quattro anni e solo la seconda in  undici anni. Da allora Sykes e la Kawasaki hanno vinto almeno quattro  gare a stagione: il costruttore giapponese sta vivendo i momenti  migliori della sua storia, avendo ottenuto in Germania 55 delle 90  vittorie complessive.       

In Germania il mondiale Superbike ha collezionato 60 presenze: dall'inizio del campionato nel 1988 fino al 2013. Neukirchen nel 2009 &egrave; stato l'ultimo tedesco a chiudere a podio

SBK: tutti i numeri del round in Germania al Lausitzring

Domenica 4 maggio, a Jerez De La Frontera, Marc Marquez correr&agrave; il suo centesimo gran premio.  La straordinaria carriera e i numeri che la rendono speciale sono stati riassunti da questo schema, diffuso dallo sponsor principale del Team HRC.  Marquez ha cominciato la sua cavalcata nel Motomondiale partendo dalla 125: 46 gare corse, 10 vittorie, 14 podi in totale, percentuale di vittoria del 22 per cento.  Nella Moto2, la percentuale di vittoria &egrave; salita al 50 per cento: ha corso 32 gare, 16 delle quali vinte, 25 podi.  Nella MotoGP, dove ha esordito l&rsquo;anno scorso, Marquez ha corso 21 GP, ne ha vinti 9, 19 podi complessivi, percentuale di vittoria 43%.  Marquez ha vinto finora 3 Mondiali: 1 in 125 (nel 2010), 1 in Moto2 (2012) e il terzo, nel 2013, nella MotoGP, al suo primo anno nella massima categoria.  Una vera macchina da vittoria. E ha solo 21 anni....

Marquez: 100 GP a Jerez

Le immatricolazioni di febbraio (relative a veicoli maggiori di 50 cc) mostrano una significativa inversione di tendenza con 9.670 unit&agrave; e un +10,2%, in particolare gli scooter con 5.263 pezzi registrano un +6,5% mentre le moto confermano il dato positivo da inizio anno e accelerano con 4.407 vendite pari al +15,1%. Il mese di febbraio pesa in media sul totale anno poco meno del 6%.  Per i &ldquo;cinquantini&rdquo; il calo permane, con 1.575 registrazioni e un -17,9%.  Nel primo bimestre di quest&rsquo;anno, se raffrontato con il gennaio-febbraio 2013, l&lsquo;immatricolato segna un timido +0,8% con 18.290 veicoli; di cui 10.348 scooter pari al -5,3% e 7.492 moto pari al +10,1%.  L&rsquo;approfondimento per cilindrata mostra un consolidamento di volumi a partire dagli scooter tra 300 e 500cc con 3.363 veicoli e un +8,1%, segmento comunque pi&ugrave; importante; seguito dai 125cc con 3.242 unit&agrave; e un -3,5%. Sempre in calo le cilindrate da 150 fino a 250cc con 2.908 pezzi, pari al -19,3%, mentre regge meglio il segmento dei maxiscooter oltre 500cc con 835 vendite e un -3,0%.  Per le moto l&rsquo;andamento delle cilindrate &egrave; differenziato. Quelle superiori ai 1000cc registrano 2.618 pezzi e un ottimo +34,2%. A seguire i volumi delle moto tra 800 e 1000cc con 1.733 unit&agrave;, e un +1,5%. Le medie cilindrate tra 650 e 750cc con 1.269 moto si attestano a +4,7%, le 600cc con solo 136 vendite crollano a&nbsp;&nbsp;&nbsp; -45,6%. &nbsp;Pi&ugrave; vivace il trend delle 300-500cc con 1.192 pezzi e un +14,1%, le 150-250cc con 483 moto e un +8,3% e infine le 125cc con 511 moto e un calo pari al -14,8%.  L&rsquo;analisi per segmenti evidenzia un successo a due cifre per le enduro stradali con 3.323 pezzi pari al +35,9%, le naked con 1.973 unit&agrave; segnano un +4,1% e le custom con 764 pezzi scendono di un -3,4%; &nbsp;a seguire le moto da turismo con 733 immatricolazioni e un +1,2%, le sportive con 493 vendite arretrano del -31,9%, infine le supermotard con 348 moto salgono di un + 6,4%.  I 50cc nel primo bimestre 2014 con 3.241 pezzi perdono terreno con un -18,4%.  Nei mesi di gennaio e febbraio 2014, il totale del mercato delle due ruote a motore (immatricolazioni pi&ugrave; 50cc) arriva a 21.531 veicoli, pari al -2,7% rispetto al primo bimestre dell&rsquo;anno scorso.

Mercato moto: finalmente si cresce!

Con la doppia vittoria francese, Tom Sykes ha posto un seria ipoteca sulla conquista del titolo Superbike.  L&rsquo;organizzazione del Mondiale ha diffuso alcuni numeri che riguardano il britannico.  - 14 vittorie, le stesse di Scott Russell (campione del mondo 1993), John Kocinski (campione del mondo 1997) e Ben Spies (campione del mondo 2009). Occupano il quattordicesimo posto di tutti i tempi.  - Cos&igrave; come Scott Russell, Sykes ha vinto sempre con la Kawasaki: sono loro due i piloti plurivittoriosi per la casa giapponese.  - Sykes ha ottenuto dieci delle sue vittorie rimanendo in testa dall&rsquo;inizio alla fine. I dati delle posizioni giro per giro sono disponibili solo dal 1998 ed indicano che questo &egrave; il valore pi&ugrave; elevato da allora assieme a quello fatto registrare da Troy Corser.  - Sempre considerando il periodo dal 1998 in avanti, la Kawasaki per la prima volta supera 1000 km condotti in testa nell&rsquo;arco di un campionato. Dopo le gare di Magny-Cours il totale &egrave; di 1162. L&rsquo;anno scorso le Kawasaki avevano condotto per 954 chilometri.  - 31 podi per Sykes, al 21&deg; posto di tutti i tempi, scavalca Giancarlo Falappa (30).  - 19 pole position, a due sole lunghezze da Carl Fogarty.  - 12 giri veloci in gara nel 2013, il secondo valore pi&ugrave; elevato di tutti i tempi: nel 1991 Doug Polen ne mise a segno 14. Anche Noriyuki Haga ne fece registrare 12, nel 2007. Tom conta 16 giri pi&ugrave; veloci in carriera.  - Gara 1 &egrave; stata la 50^ vittoria Superbike per la Kawasaki, quarto team a raggiungere questo traguardo dopo la Ducati (al momento 313 vittorie), Honda (114) e Yamaha (74).  - Grazie ai nove successi di Sykes ed alla vittoria di Baz a Silverstone, la Kawasaki conta dieci successi quest&rsquo;anno: si tratta del record stagionale per la Kawasaki, registrato in passato solo nel 1994 (nove vittorie di Scott Russell ed una di Anthony Gobert).

Podi, doppiette, pole: a un passo dal titolo

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