Dopo la prestazione altalenante di ieri, lo squadrone Honda era chiamato oggi alla rivincita. Gli uomini guidati ai &ldquo;box&rdquo; da Martino Bianchi non hanno deluso le aspettative, guidando al meglio sui sentieri di montagna le veloci 450 Rally CRF. Anche la tappa odierna &egrave; stata ridotta nel chilometraggio a causa del maltempo. Centonovanta i km della speciale, che al primo intertempo vede subito in vetta Joan Barreda: lo spagnolo della Honda sembra aver ritrovato il feeling perso (in parte) nel fango di ieri.   JOAN E&rsquo; UN RAZZO - Dietro di lui il compagno di squadra argentino, Benavides (a 4 secondi) e il forte cileno Quintanilla (Husqvarna, a 11 secondi), che sulle strade vicino &ldquo;casa&rdquo; sembra trovarsi a suo agio. Quarto provvisorio &egrave; il cinque volte campione del mondo enduro, Antoine Meo: su un percorso cos&igrave; tecnico, il francese riesce a dare il meglio con la sua KTM. Lo segue un ritrovato Goncalves (Honda) mentre l&rsquo;altro portoghese Faria, secondo in classifica generale, per ora &egrave; solo nono. Il leader assoluto, l&rsquo;australiano Toby Price (KTM), arranca ancora pi&ugrave; indietro in grande difficolt&agrave;.   IL VANTAGGIO SALE - Barreda si conferma velocissimo anche al secondo &ldquo;split&rdquo;: il suo vantaggio sul primo rivale (stavolta Quintanilla) sale a 17 secondi, seguito da un Goncalves in grande ascesa (da quinto a terzo), poi il costante slovacco Svitko (KTM) e Benavides. Faria sta crollando: paga un minuto e ancora peggio sembra andare all&rsquo;ormai ex-capoclassifica Price.    BENAVIDES NON DEMORDE - Nell&rsquo;ultime intertempo c&rsquo;&egrave; sempre Barreda (Honda) al comando ma Benavides recupera e gli &egrave; alle &ldquo;calcagna&rdquo;: solo 8 secondi lo separano dal compagno di squadra e da una possibile vittoria. Terzo &egrave; Goncalves a 20 secondi, con la terza Honda in classifica. Svitko &egrave; sempre quarto e ha superato un Quintanilla un po&rsquo; in difficolt&agrave; nel finale.   SQUADRONE HONDA - All&rsquo;arrivo, &egrave; un trionfo Honda: nell&rsquo;ultimo tratto Barreda fa vedere di che pasta &egrave; fatto, spinge forte e chiude vincendo in 2h30&rsquo;37&rdquo;. Secondo posto, a 26 secondi, per il padrone di &ldquo;casa&rdquo; e compagno di squadra di Barreda, Kevin Benavides mentre a completare il terzetto Honda sul podio c&rsquo;&egrave; il portoghese Paulo Goncalves, giunto a 52&rdquo;. Il Team HRC sar&agrave; lo squadrone da battere nelle prossime tappe: KTM, Husqvarna, Sherco e Yamaha sono avvisate.  MEO, FINALMENTE - Spettacolare la prova di Antoine Meo KTM), che si riscatta in pieno dopo i primi due giorni difficili e chiude quarto ad un solo secondo dall&rsquo;ultimo gradino del podio. Svitko si conferma nella top five, poi Quintanilla che nel finale ha limitato i danni, il francese Van Beveren con la prima Yamaha all&rsquo;arrivo, lo spagnolo Farres Guell (KTM) e chiudono la top ten Duclos (Sherco TVS) e Walkner (KTM).   BOTTURI RIMONTA - Oliver Pain non brilla neanche oggi ma chiude 13esimo, dietro Pedrero Garcia e Arana mentre tra i primi quindici c&rsquo;&egrave; ancora Alessandro Botturi, bravo a rimontare dalla 21esima posizione del primo intertempo. Molto deludente anche oggi Helder Rodrigues (Yamaha), 18esimo a 4 minuti mentre da segnalare la giornata difficile di Faria, 26esimo a 6 minuti dal leader. Alle spalle del portoghese, ecco Paolo Ceci (Honda), bravo insieme a Paolo Cerutti (Husqvarna) a chiudere nel gruppone dei primi trenta . Ceci &egrave; finito davanti all&rsquo;irriconoscibile (almeno in questa prima parte della Dakar 2016) Viladoms (KTM) addirittura 29esimo.   PRICE, GIORNATA NERA - Crisi nera per Toby Price: il britannico &egrave; solo 37esimo all&rsquo;arrivo, a ben 8 minuti da Barreda e lascia (male) lo scettro del leader. Nella generale, infatti, ora comanda Barreda davanti a Svitko per soli 14 secondi. Senza la penalizzazione di un minuto di ieri, in testa ci sarebbe lo slovacco. Terzo &egrave; Benavides a 48&rdquo;, seguito da Goncalves a 1&rsquo;08&rdquo;, poi Duclos, Walkner, Quintanilla e Faria. Price &egrave; decimo a 5 minuti, davanti a Botturi (in ritardo di 7) mentre Meo risale 13esimo scavalcando Jakes e Rodrigues.   Domani la quarta tappa, con partenza e arrivo a Jujuy.   Federico Porrozzi 

Lo spagnolo si prende la rivincita dopo la tappa di ieri: sempre in testa, ha vinto e si &egrave; portato in testa alla classifica. La Casa alata monopolizza il podio. Male Price e Faria

Dakar 2016, 3&deg; tappa: Barreda e Honda, che riscatto!

E&rsquo; una delle pi&ugrave; corte (314 km) ma impegnative perch&eacute; per gran parte si snoder&agrave; lungo sentieri di montagna.   FUGA PER LA VITTORIA? - Dopo la spettacolare vittoria nella seconda tappa, oggi il leader Toby Price (KTM) prover&agrave; la fuga per mettere ancora pi&ugrave; secondi tra lui e il suo diretto rivale Faria (Husqvarna). Il portoghese, arrivato ieri a 20 secondi dall&rsquo;australiano, si &egrave; visto poi affibbiare un minuto di penalit&agrave; dall&rsquo;organizzazione per irregolarit&agrave; sul percorso.  PRONTI AL RISCATTO - Stesso discorso per lo slovacco Svitko (KTM), che aveva chiuso tra i primi tre ma che poi si &egrave; visto scavalcare da Duclos (Sherco TVS) e da Walkner (KTM). Attese, oggi, le &ldquo;rivincite&rdquo; di Barreda (Honda), Rodrigues (Yamaha), Goncalves (Honda) e Viladoms (KTM).   LE MONTAGNE DEL NORD - Alle ore 8 locali (le 12 italiane) scatter&agrave; la terza tappa della Dakar 2016. Da Termas de Rio Hondo, dove ha sede anche il circuito della gara argentina della MotoGP, si arriver&agrave; nella provincia di Jujuy. E&rsquo; il punto pi&ugrave; a Nord dell&rsquo;Argentina, si trova al confine con la Bolivia ed &egrave; vicinissimo al Cile. Si &ldquo;poggia&rdquo; sulla catena delle Ande centrali ed &egrave; una regione ricca di laghi e fiumi.   POCHI KM MA IMPEGNATIVI - Proprio questa sua morfologia sar&agrave; l&rsquo;elemento caratterizzante di questa tappa di quasi 700 km: 350 di trasferimento e 314 di speciale (una delle pi&ugrave; corte in programma), che si snoder&agrave; lungo numerosi sentieri di montagna.  BOTTURI SUGLI SCUDI - Un tracciato ideale per gli enduristi puri, per i pi&ugrave; coraggiosi e per chi cerca l&rsquo;occasione giusta per mettersi in risalto. Alessandro Botturi, decimo in classifica generale (e migliore dei piloti Yamaha) a poco pi&ugrave; di 6 minuti dal leader Price.   Da valutare il rischio pioggia (scongiurato, comunque, dalle ultime previsioni) che potrebbe rendere ancora pi&ugrave; pesante il percorso.   Federico Porrozzi 

Price prover&agrave; ad allungare su Faria, penalizzato di un minuto alle verifiche. Occhio al nostro Botturi, che sui sentieri di montagna potrebbe dire la sua

Dakar 2016: attesa per la tappa &ldquo;montana&rdquo;

A causa del maltempo, la carovana delle moto &egrave; partita stamattina per percorrere una seconda tappa accorciata di circa 100 km rispetto al disegno originale.   LOTTA NEL FANGO - La prima moto &egrave; scattata pochi minuti prima delle 8:00 di mattina (mezzogiorno in Italia), pronta a percorrere oltre 350 km di tracciato caratterizzato da rocce, sabbia ma soprattutto dalla presenza del fango, formatosi in seguito alle pesanti precipitazioni delle ultime ore.  BARREDA-FARIA? - Occhi puntati al via sulla Honda dello spagnolo Barreda e sulla Husqvarna del portoghese Faria, protagonisti del prologo di sabato. Alle loro spalle, la Yamaha del portoghese Helder Rodrigues ma tra i top rider son attesi anche Price, Walkner, Goncalves e Viladoms.   CHE ERRORE! - Il primo colpo di scena arriva dopo due ore di gara, quando sia Faria che Barreda (e poi gran parte delle oltre 130 moto iscritte) sbagliano strada a causa di un probabile errore nel roadbook, perdendo tempo prezioso verso il traguardo.  CARICA &ldquo;AUSSIE&rdquo; - Dopo oltre 200 km di gara &egrave; per&ograve; Faria a comandare: ritrovata la &ldquo;retta via&rdquo; dopo l&rsquo;errore, il portoghese spinge forte ma pochi km pi&ugrave; tardi deve cedere il passo alla rimonta pazzesca di Toby Price: l&rsquo;australiano fa volare la sua KTM e detta il ritmo nelle fasi finali. Con Faria &egrave; un testa a testa che si concluder&agrave; solo al termine della tappa.   UN SOFFIO - Al traguardo, infatti, Price vince precedendo il rivale per soli 20 secondi. Su una gara di quasi quattro ore su terreni difficili e sconnessi, si pu&ograve; capire bene di quale margine si stia parlando&hellip; Gli applausi, quindi, oggi vanno ad entrambi. Alle loro spalle, la sorpresa slovacca Steven Svitko. Il pilota KTM riesce a chiudere sul podio di tappa, a 1&rsquo;28&rdquo; dal duo di testa. Nella top five anche l&rsquo;ottimo francese Duclos sulla Sherco TVS e l&rsquo;austriaco Walkner, sulla terza KTM tra la prime cinque posizioni.   HONDA INDIETRO &ndash; Deludente, in parte, la tappa delle attese Honda: tre &ldquo;giap&rdquo; arrivano quasi in parata, racchiuse in meno di un minuto. Sesto &egrave; Goncalves, settimo Barreda e ottavo Benavides. Da tutti e tre, domani, ci si aspetta un bel riscatto.  BOTTURI OK - A chiudere la top ten, Pedrero e Quintanilla mentre da segnalare il 12esimo posto di Alessandro &ldquo;Bottu&rdquo; Botturi (Yamaha), bravo a rimontare dalla 20esima posizione del primo &ldquo;intermedio&rdquo; e anche il 22esimo di Paolo Ceci, scudiero Honda ufficiale. Buona la 14esima piazza di Laja Sanz su KTM.   COMANDA PRICE &ndash; In classifica generale &egrave; Toby Price a guardare tutti dall&rsquo;alto. Precede Faria per soli due secondi mentre Svitko &egrave; terzo a 1&rsquo;21&rdquo;, davanti a Duclos, Walkner, Barreda e Goncalves. Botturi &egrave; 12esimo, un Helder Rodrigues sottotono solo 15esimo, Ceci 22esimo e Cerutti 31esimo. Per Oliver Pain e Jorge Viladoms &egrave; gi&agrave; crisi nera: gli alfieri KTM sono solo 24 e 26esimo, a pi&ugrave; di 12 minuti da Price.  Domani &egrave; in programma la terza tappa, da Termas de Rio Hondo a Jujuy.     Federico Porrozzi

L&rsquo;australiano della KTM si trova a suo agio nella speciale e al traguardo precede Faria di 20 secondi. Male Barreda, Rodrigues e Villadoms. Botturi sfiora la top ten

Dakar 2016, 2&deg; tappa: Price beffa Faria

La sfortuna sembra accanirsi sempre di pi&ugrave; sulle prime fasi della Dakar 2016. Dopo l&rsquo;incidente nelle auto e l&rsquo;annullamento della prima tappa di ieri da Rosario a Villa Carlos Paz (circa 230 km) a causa della pioggia che ha trasformato il percorso in torrenti, la direzione gara ha dovuto annullare anche met&agrave; della speciale prevista per oggi.   354 KM - La tappa, che porter&agrave; gli equipaggi da Villa Carlos Paz a Termas de Rio Hondo &egrave; stata quindi ridotta: il nuovo programma prevede un primo trasferimento di 93 chilometri seguito dalla speciale: 354 km per moto e quad, 387 per auto e camion, seguita da un ulteriore trasferimento di 331 km fino al bivacco di Termas de Rio Hondo.  DUELLO HONDA-HUSQVARNA? - Nelle due ruote, occhi puntati sullo spagnolo Barreda (Honda), che grazie ad un velocissimo prologo comanda la classifica insieme portoghese Faria (Husqvarna). Subito alle loro spalle il duo Yamaha formato da Rodrigues e Van Beveren, rispettivamente a 3 e a 4 secondi. Da segnalare l&rsquo;undicesimo posto di Alessandro Botturi (Yamaha) a 14 secondi dai leader.   Federico Porrozzi

Dopo la prima tappa, l&rsquo;organizzazione decide di &ldquo;tagliare&rdquo; parte della speciale prevista per oggi. La causa? Sempre il maltempo

Dakar 2016: cancellata met&agrave; speciale

di Riccardo Piergentili  Al termine del prologo&nbsp;(svoltosi a Buenos Aires) di 11 chilometri della Dakar 2016 Joan Barreda e la sua Honda CRF450 Rally si sono presi la testa della corsa, condivisa con Ruben Faria (in sella alla Husqvarna) che ha ottenuto lo stesso tempo dello spagnolo (6&rsquo;27&rdquo;).  Terzo posto per Helder Rodrigues&nbsp;(su Yamaha) che ha accusato un ritardo di 3&rdquo; e quarta piazza (con soli 4&rdquo; di distacco da Barreda e Faria) per il sorprendente (nonch&eacute; esordiente) Adrien Van Beveren, alla guida della Yamaha dello Junior Rally Team.  Non male anche la partenza di Alessandro Botturi (su Yamaha), undicesimo a 14 secondi dalla coppia Barreda/Faria. Nei primi cinquanta posti, oltre a Botturi, ci sono altri tre italiani: Jacopo Cerrutti (ventisettesimo), Paolo Ceci (trentesimo) e Manuel Lucchese (quarantaduesimo).  Rimandato Paulo Goncalves uno dei piloti che avrebbero dovuto essere protagonisti. Goncalves, invece, ha avuto un problema tecnico alla sua Honda CRF450 Rally ed ha chiuso il prologo al quarantanovesimo posto, a 1&rsquo; da Barreda/Faria. Va per&ograve; aggiunto che il prologo &egrave; solo un breve assaggio dalla Dakar che serve a determinare l&rsquo;ordine di partenza della prima tappa: da Rosario a Villa Carlos Paz; 632 km e 227 chilometri di prova speciale.  Va segnalato che la Dakar 2016 &egrave; purtroppo iniziata nel peggiore dei modi a causa di un grave incidente che non riguarda le due ruote ma la Mini All4 Racing della conduttrice cinese Guo Meiling, che dopo sei chilometri &egrave; uscito dal percorso investendo dieci&nbsp;persone. Tempestivi i soccorsi ma due persone risultano in gravi condizioni. A causa di questo incidente molte auto non hanno partecipato al prologo e la gara dei &egrave; stata annullata.  Qui potete leggere la classifica generale della Dakar 2016.  Twitter: @Hokutonoken_79  

Al termine del prologo della Dakar 2016, Joan Barreda in sella alla Honda e Ruben Faria su Husqvarna comandano la classifica. Brutto incidente nelle auto.

Dakar 2016: dopo il prologo, due piloti in testa

Se la prima tappa di ieri della Dakar &egrave; stata solo un piccolo assaggio di quello che aspetta i piloti nelle prossime due settimane, oggi la 37a Dakar &egrave; decisamente entrata nel vivo con la speciale pi&ugrave; lunga dell&rsquo;edizione 2015: 518 chilometri, da Villa Carlos Paz a San Juan, che nell&rsquo;ultima parte si sono rivelati un vero e proprio inferno, proponendo alcune soprese importanti.  La tappa &egrave; stata vinta da Joan Barreda, che ha rifilato ben 6 minuti al compagno di Team Paulo Goncalves, in una giornata decisamente favorevole per il Team Honda HRC.  Terzo posto per la prima delle KTM, quella di Ruben Faria che non sembra risentire troppo della frattura alla clavicola che lo aveva messo fuori gioco a inizio novembre.  Il vincitore di ieri, Sam Sunderland, ha visto infrangersi le speranze di una buona Dakar perdendo due ore dopo essersi perso, ma quello che ha rischiato ancora di pi&ugrave; &egrave; stato Marc Coma: a 60 chilometri dalla fine gli si &egrave; rotta la mousse del pneumatico posteriore, costringendolo a terminare la speciale ad andatura ridotta. Il campione uscente &egrave; riuscito a limitare i danni con un ritardo di dodici minuti, ma le cose avrebbero potuto andare molto peggio per lui. Dietro a Faria hanno terminato le tre KTM di Jordi Viladoms e dei due piloti semiufficiali Toby Price e Matthias Walkner.  Barreda &egrave; passato al comando della classifica con 4 minuti su Goncalves e 10 su Faria. Giornata ancora difficile per il nostro Alessandro Botturi. Il bresciano &egrave; caduto battendo la testa ed ha impiegato del tempo per rimettersi in sesto e ripartire. Sua la diciottesima posizione. Paolo Ceci ha tagliato il traguardo in 35^ posizione. La terza tappa di domani porter&agrave; la Dakar ancora pi&ugrave; a nord, a Chilecito: 657 chilometri totali, 220 dei quali di prova speciale.  Edoardo Bauer

Tante le sorprese nella speciale pi&ugrave; lunga del rally: Coma ha perso dieci minuti, Sunderland si &egrave; perduto, Botturi &egrave; caduto ma &egrave; ripartito

6 risultati per 'faria'

Dakar 2016, 3° tappa: Barreda e Honda, che riscatto!

Dakar 2016: attesa per la tappa “montana”

Dakar 2016, 2° tappa: Price beffa Faria

Dakar 2016: cancellata metà speciale

Dakar 2016: dopo il prologo, due piloti in testa

Dakar: Barreda vince la 2a tappa