Il pilota romano si prepara al suo rientro in Supersport effettuando alcuni giri in sella alla Kawasaki del team Motozoo Racing

SSP600: Michel Fabrizio in azione a Vallelunga

Michel Fabrizio has recently announced his return to racing, the 36-year old set to compete in this year&#39;s Supersport World Championship with the Kawasaki Ninja of team MotoZoo Racing by Puccetti.  An unexpected development, but one that is welcomed by fans who remember the Italian&rsquo;s results in World Superbike, or rather four race wins and 35 podiums.  The Instagram post      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da MichelFabrizio84 (@michelfabrizio84)     A few hours ago, Fabrizio has posted a throwback photo from 2010, that shows him together with Tom Sykes, Jonathan Rea, James Toseland and Leon Haslam, as they take part in an autograph session. Fabrizio captions the shot: &quot;2010 &lsquo;remember when&rsquo; moment: Jonathan Rea, can I have your autograph?&quot;  Translated by Heather Watson  MotoGP, Rea: &ldquo;I was ready to replace Pedrosa at Honda&rdquo; 

As he prepares to compete in the 2021 Supersport championship, the Italian shared a nice shot on his Instagram profile that shows him together with the Northern Irish rider and other Superbike icons

WorldSBK, Michel Fabrizio and Jonathan Rea&rsquo;s autograph

Michel Fabrizio ha da poco annunciato il suo ritorno alle corse, che avverr&agrave; a 36 anni nel Mondiale Supersport 600, in sella alla Kawasaki Ninja del team MotoZoo Racing by Puccetti.  Una notizia inaspettata, ma che fa molto piacere agli appassionati che ricordano i risultati ottenuti dal romano in Superbike, con quattro vittorie e 35 podi all&#39;attivo.  MotoGP, Rea: &ldquo;Ero pronto a sostituire Pedrosa in Honda&rdquo;  Il post su Instagram      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da MichelFabrizio84 (@michelfabrizio84)      Proprio in queste ore, lo stesso Fabrizio ha postato uno scatto risalente al 2010, che lo ritrae assieme a Tom Sykes, Jonathan Rea, James Toseland e Leon Haslam. &quot;Momento amarcord 2010: Jonathan Rea, me lo fai un autografo?&quot; &egrave; la simpatica didascalia con cui Fabrizio accompagna la foto, che lo vede impegnato con i piloti citati in una sessione di autografi.  Hayden sempre pi&ugrave; leggenda: Nicky entra nella Motorsports Hall of Fame 

Il pilota romano, in attesa di tornare a gareggiare in Supersport 600, ha postato su Instagram un simpatico scatto che lo ritrae assieme al nordirlandese e altre icone della Superbike&nbsp;

SBK, Michel Fabrizio e l&#39;autografo di Jonathan Rea

Sedici anni. Tanto &egrave; passato dall&rsquo;ultima apparizione di Michel Fabrizio nella Supersport mondiale. Un quinto posto finale nel 2005 con 5 podi prima del debutto l&rsquo;anno successivo in Superbike sulla Honda del team DFX al fianco del grande Pierfrancesco Chili.&nbsp;  A oltre tre lustri di distanza da quel giorno, il 36enne romano si rimette in gioco nel Mondiale di categoria con il team MotoZoo by Puccetti in coppia con il giovane giapponese Shogo Kawasaki per dare l&rsquo;assalto al Mondiale nonostante i quattro anni di inattivit&agrave;.&nbsp;  Le reazioni dal paddock      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Michel Fabrizio (@michel_fabrizio)      Il post pubblicato dal pilota romano sul suo profilo Instagram, con l&rsquo;intervista uscita sul numero di Motosprint in edicola da oggi, ha immediatamente scatenato i commenti degli appassionati e non solo.  Dai messaggi pubblicati traspare entusiasmo ed un po&rsquo; di scetticismo da parte di colleghi ed avversari, a cominciare da Loris Capirossi che ha commentato con delle faccine sorridenti, mentre il compaesano Davide Giugliano, con delle fiammelle, ha voluto dare il suo in bocca al lupo a Michel.  Ci sono anche il &ldquo;perch&eacute; no&rdquo; di Andrew Pitt ed il &ldquo;forte&rdquo; di Jules Cluzel, prossimo avversario, oltre al &ldquo;ci vediamo dentro&rdquo; di Davide Pizzoli, rookie della categoria. Anche Charpentier, ex campione del mondo Supersport, ha voluto lasciare un messaggio di incitamento, commentando il post con la scritta &quot;grande&quot;.  SSP: il ricordo indelebile di Andrea Antonelli 

A 36 anni il pilota romano si rimette in gioco disputando la Supersport con il team MotoZoo by Puccetti. Le reazioni a caldo di colleghi, avversari ed amici.

Michel Fabrizio in Supersport: le reazioni &quot;a caldo&quot; dei colleghi

Quando la notizia &egrave; arrivata, credevamo che questa fosse solo uno scherzo. Invece, il fatto che Michel Fabrizio torni a correre nel Mondiale Supersport &egrave; pura e bella realt&agrave;: l&#39;ex pilota - anzi, il pilota - romano, 36 anni compiuti lo scorso 17 settembre, rientrer&agrave; in un paddock che gli ha regalato parecchie soddisfazioni iridate.&nbsp;  La Supersport 600, classe di mezzo del panorama SBK, riaccoglie il talento di Frascati, sul podio di categoria in cinque occasioni nel 2005, campionato disputato con la Honda CBR del team Megabike. Poco dopo ci fu il salto in Superbike, per risultati davvero importanti.    Quatto gare vinte, 35 podi complessivi ed il ruolo di protagonista della serie, per almeno quattro stagioni complete. Oltretutto, Michel annovera presenze nel Motomondiale, tra 125 e MotoGP. I chilometri percorsi nel Campionato Italiano Velocit&agrave; sembrano gli ultimi per lu, invece...  Michel svela: &quot;Dal divano, mi ritrovo al Mondiale&quot;   Fabrizio stava trascorrendo le festivit&agrave; natalizie tranquillamente. Forse troppo tranquillamente. Sdraiato sul divano e con il telofono in mano, &egrave; partita la sfida 2021: &quot;Parlavo con un amico - racconta - chiedendogli con quale team si sarebbe potuto vincere. Lui non capiva, cos&igrave; io gli ho spiegato che volevo tornare a correre. Sicch&eacute;, ecco il nome che volevo: Puccetti&quot;.  Michel e complici hanno organizzato tutto: &quot;Trovato l&#39;appoggio degli sponsor Petroli Firenze e DGM, siamo andati alla volta di Reggio Emilia - continua - da Manuel, appunto. Anzich&eacute; tentennare, abbiamo subito pianificato il programma di test ed il lavoro da fare. Regnava la sensazione che il progetto fosse in corso da tempo, ma era appena una bozza&quot;.  Nasce quindi il MotoZoo Racing by Puccetti, per una fusione di professionalit&agrave;: &quot;Fabio Uccelli &egrave; il mio tecnico - le parole dell&#39;esperto pilota - perch&eacute; mi seguiva gi&agrave; dai tempi vincenti in Suzuki, quando centrammo il titolo Superstock. Puccetti ci fornir&agrave; la ZX-6R con cui Mahias ed Oettl hanno ben figurato nel 2020. Il sogno &egrave; portarla a podio pi&ugrave; volte&quot;.    Manuel Puccetti: &quot;Siamo tre matti&quot;   Sapevamo bene quanto Manuel sa appassionato di corse, ma questa nuova collaborazione batte tutte le altre. Il manager del Puccetti Racing, oltre a seguire Lucas Mahias in Superbike, Phillip Oettl e Can Oncu in Supersport, sempre nella classe di mezzo avr&agrave; occhi di riguardo per Fabrizio: &quot;Siamo matti - scherza, ma non troppo - s&igrave;, siamo tre matti&quot;.  Matti che sanno bene cosa e come fare: &quot;Fornir&ograve; moto con cui Lucas Mahias e Philipp Oettl hanno ottenuto risultati di altissimo livello - conferma - il fatto che Fabrizio torni in una competizione Mondiale, &egrave; una bella notizia per tutto il movimento, perch&eacute; parliamo di un pilota che ha battuto miti come Ben Spies, Max Biaggi, Noryiuki Haga, Troy Corser, James Toseland e Johnny Rea&quot;.  Infine, un particolare davvero originale: &quot;Le ZX-6R saranno due - parla del progetto - perci&ograve; il team MotoZoo Racing by Puccetti avr&agrave; anche un pilota giapponese e quando ho saputo il suo cognome, non ci potevo credere. Si chiama Shogo Kawasaki. Ebbene s&igrave;. Ci rendiamo conto, un Kawasaki che guida una Kawasaki. Fantastico&quot;.  Fabio Uccelli, il tecnico di fiducia   La sede del MotoZoo Racing by Puccetti &egrave; in Brianza, a Merate. Il factotum Fabio Uccelli si occuper&agrave; delle Ninja di Fabrizio e Kawasaki: &quot;Un bell&#39;impegno, ma siamo felici - le sue parole - perch&eacute; possiamo tornare a correre insieme dopo anni di conoscenza. Dal 2003 vincente con Alstare ad oggi, io e Michel siamo rimasti amici e pure colleghi, il nostro &egrave; un rapporto di fiducia&quot;.  Gli obiettivi? Gli stessi che il pilota romano ha palesato dal suo divano: &quot;La nostra &egrave; una ambizione importante - ed &egrave; vero - infatti lavoreremo sodo per arrivare preparati al campionato. Faremo dei test ad anticipare gli eventi ufficiali, nel quali cercheremo basi di assetto valide per tutte le piste. Non vediamo l&#39;ora di cominciare&quot;.  AMA Supercross di Houston nel segno di Justin Barcia  &nbsp; 

A 36 anni e dopo quasi quattro stagioni di lontananza dalle competizioni, il romano sar&agrave; al via della Supersport 600 con il team MotoZoo Racing by Puccetti e la Kawasaki Ninja: &quot;Con il sogno di calcare pi&ugrave; podi possibili&quot;

SSP600, Michel Fabrizio torna nel Mondiale con MotoZoo by Puccetti

Troppo spesso si sottovaluta l&#39;importanza delle gomme. Lo pneumatico &egrave; l&#39;unico punto di contatto tra asfalto e mezzo, &egrave; vitale scegliere la &quot;scarpa adatta&quot; per l&#39;utilizzo del proprio mezzo per le influenze che ha su dinamica di guida e sicurezza. Negli ultimi anni c&#39;&egrave; stata un&#39;enorme evoluzione del prodotto, sia per quanto riguarda l&#39;utilizzo stradale, sia su quello in pista. Ne parlano con Andrea Padovani e William Toscani di InMoto, i piloti Michel Fabrizio e Luca Salvadori, assieme anche a Salvatore Pennisi

Motoweek Talk: Pneumatici stradali e racing, sviluppo e consigli

&quot;Siamo il primo campionato che parte e questo &egrave; molto positivo. La Federazione ha fatto un gran lavoro per permetterci di essere qui&quot;, ci dice Davide Giugliano, team manager in Moto3 di Perez, Carraro e Morosi. &quot;Io ho fatto il corso di istruttore federale con Gianluca Nannelli&quot;, annuncia Fabrizio. &quot;Ma la voglia di correre in moto secondo me non finisce neanche a 100 anni&quot;. Ma cosa stanno complottando i due ex piloti romani? Scopritelo guardando la nostra videointervista esclusiva! (di Fiammetta La Guidara)

Michel Fabrizio e Davide Giugliano: che “complotto” al CIV! - VIDEO

Il circuito di Kyalami era - voce del verbo &ldquo;essere&rdquo; al passato, poich&eacute; la pista sudafricana &egrave; stata, negli anni, pesantemente modificata - tecnica, veloce, selettiva. Da pioti veri.  Correre laggi&ugrave;, tra saliscendi ed un mega parco naturale, piaceva molto a Michel Fabrizio, autore della sua ultima vittoria di carriera nel 2010.  La gara   Il 16 maggio di 10 anni fa, Mich84 portava nel garage Ducati Xerox il successo di Gara 1, colto con la 1098 R ufficiale, bicilindrica che, nelle mani del pilota romano, volava spedita nei ciechi scollinamenti, piegando forte nei curvoni, specialmente in quelli sinistrorsi.   Scattato dalla prima fila con il quarto crono - aridaje: all&rsquo;epoca la griglia prevedeva quattro piloti per &ldquo;row&rdquo; - Fabrizio, memore dei due secondi posti centrati proprio l&igrave; l&rsquo;anno precedente, decideva di bruciare tutti nello scatto iniziale, inscenando un fuga solitaria.  In pochi passaggi, Michel si ritrovava in testa con un buon margine da gestire: alle sue spalle si consumavano duelli e scaramucce, mentre lui guidava pulito e scorrevole, dopo un metaforico &ldquo;se vedemo&rdquo; nei confronti dei rivali, l&rsquo;arrivo in solitaria sotto la bandiera a scacchi.  Festoso sul podio, con in testa due cappelli - Ducati e Pirelli, nel ringraziamento per entrambi, l&rsquo;allora venticinquenne di Frascati tocc&ograve; l&rsquo;apice del suo rendimento nelle derivate di serie: &ldquo;Cazzo, che vittoria - racconta oggi Michel - dal primo all&rsquo;ultimo giro ho avuto Carlos a 1,2 secondi, in tutti e 24 i passaggi. Il vantaggio rimaneva lo stesso in ogni tornata, pensavo che il meccanico al muretto che mi dava la tabella dei distacchi si fosse addormentato (ride). Sul podio, ho festeggiato spruzzando lo champagne sotto la gonna della hostess... la TV non inquadrava mai il podio, invece, quel giorno l&rsquo;ha fatto vedere e... niente, pi&ugrave; tardi mia moglie me ne ha dette quattro, forse pure cinque&rdquo;.    Gli avversari battuti   Per farvi comprendere quale fosse il livello della SBK 2010 e quanto fosse il numero 84 forte, eccovi la lista di titoli battuti da Fabrizio in quel di Kyalami, giunti nel seguente ordine:  &nbsp;- Carlos Checa, vittorie in 500, podi in MotoGP e futuro campione SBK 2011  - Leon Haslam, vittorie in SBK e futuro campione BSB  - Max Biaggi, quattro titoli in 250, vittorie in 500 e MotoGP, due mondiali vinti in SBK, il primo proprio nel 2010  - Johnny Rea, cinque volte iridato SBK dal 2015 al 2019  - Leon Camier, campione BSB e autore di podi in SBK   - James Toseland, due volte campione del mondo SBK  - Cal Crutchlow, iridato Supersport, vincitore di gare in SBK ed in seguito in MotoGP  - Jakub Smrz, podi in SBK  - Sylvain Guintoli, futuro campione SBK  - Luca Scassa, vice iridato Supersport  - Troy Corser, campione del mondo di categoria nel 1996 e nel 2005  - Sheridain Morais, protagonista in Supersport e ottimo conoscitore della pista di casa  - Ruben Xaus, autore di vittorie in SBK e podio in MotoGP  - Noryiuki Haga, vicino all&rsquo;iride SBK pi&ugrave; volte  - Shane Byrne, pluricampione BSB, due vittorie in SBK   - Tom Sykes, numero 1 SBK nel 2013  - Chris Vermeulen, iridato Supersport, pi&ugrave; volte primo in SBK, podi e vittoria in MotoGP  Vi pare poco?  #IoRestoaCasa: Melandri e Fabrizio si sfidano a suon di &ldquo;lato B&rdquo; - FOTO 

Il pilota romano numero 84 della Ducati bruciava tutti allo spegnersi del semaforo e li seminava con un passo vincente. In Sud Africa l&#39;ultimo di quattro successi nelle derivate

Dieci anni fa: la vittoria di Michel Fabrizio a Kyalami

Dal &ldquo;lato B&rdquo; della fidanzata di Marco Melandri e quello della moglie di Michel Fabrizio ad uno scatto, sempre &ldquo;hot&rdquo; ma molto pi&ugrave; simpatico dei due piloti di motociclismo.  Ecco che, in periodo di quarantena, ancora una volta le due coppie si sono divertite a postare sui social delle foto davvero inedite!    Stare a casa con ironia   Il primo scatto &egrave; arrivato da parte di Manuela Raffaet&agrave;, compagna di Marco Melandri che se ne &egrave; uscita con una foto davvero particolare: insieme all&#39;ormai &ldquo;famoso&rdquo; orsacchiotto che le faceva compagnia nella foto che la ritraeva in biancheria intima, questa volta &egrave; apparso Marco Melandri che anche lui ha scelto di mettere in mostra il proprio &ldquo;lato b&rdquo; facendosi immortalare con indosso soltanto un paio di slip con stampato il numero &ldquo;33&rdquo;. Numero con il quale correva in pista. &ldquo;State a casa con ironia - ha scritto Manuela di corredo alla foto - o no, ma basta che state a casa&rdquo;.  &nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   state a casa con ironia o no ma basta che state a casa #noiacasaconteddy @marcomelandri33  Un post condiviso da  Manuela Raffaeta (@manumm33) in data: 22 Mar 2020 alle ore 10:28 PDT      La risposta   E a rispondere alla provocazione lanciata da &ldquo;casa Melandri&rdquo;, anche questa volta non poteva mancare Michel Fabrizio che ha deciso di postare una foto sempre su Instagram dove anche lui &egrave; ritratto con il &ldquo;lato b&rdquo; in bella mostra mentre sta lavando le mani: &rdquo;Stavolta - scrive Michel rivolgendosi a Melandri -&nbsp;mi hai battuto con l&#39;et&agrave;, ma io ho dovuto allattare 3 figli, qualche smagliatura ci pu&ograve; stare. Ci vediamo quando ne hai altri due&rdquo;.  A Michel, oltre che Melandri, ha risposto anche il pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella facendo un apprezzamento simpatico sul posteriore di Fabrizio.  &nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Stavolta mi hai battuto con l&rsquo;et&agrave; @marcomelandri33 , ma io ho dovuto allattare 3 figli qualche smagliatura ci pu&ograve; stare. Ci vediamo quando ne hai altri 2. #iorestoacasa molto coperto.  Un post condiviso da  Michel Fabrizio (@michel_fabrizio) in data: 22 Mar 2020 alle ore 12:56 PDT      Insomma, nonostante l&#39;isolamento questi due piloti si stanno dando da fare per tenere alto l&#39;umore all&#39;interno della propria famiglia cos&igrave; come quello di tutti i tifosi, quindi non possiamo che ringraziarli per le risate che i loro scatti suscitano ogni volta. Attendiamo nuove sfide!  Casa Fabrizio: Michel &quot;c&#39;&egrave; cascato di nuovo&quot; - VIDEO 

Questa volta nei post sui social &egrave; apparso il loro fondoschiena anzich&eacute; quello delle loro compagne

#iorestoacasa: Melandri e Fabrizio si sfidano a suon di &ldquo;lato B&rdquo;

In poco tempo, l&#39;hashtag #iorestoacasa si &egrave; fatto virale, diventando per tanti&nbsp;un fedele compagno di quarantena. Un modo per trovare idee su come passare il tempo e divertirsi un po&#39;, in questi giorni bloccati in casa.  E tra gli sportivi e i personaggi famosi che hanno deciso di svelare un po&#39; della loro quotidianit&agrave;, per tenere compagnia ai follower e sensibilizzarli sull&#39;importanza di restare a casa, troviamo in prima linea l&#39;ex pilota Michel Fabrizio.  Dallo scatto hot con la moglie Deborah, ai problemi con la&nbsp;lavastoviglie rotta, &quot;Uragano Mich&quot; sembra averci preso gusto nel raccontare con umorismo la vita ai tempi della quarantena. Cos&igrave;, dopo essere montato sul&nbsp;Piaggio Si 50, per un improbabile hot lap in giardino, il romano si &egrave; affidato alle note di Achille Lauro per rivelare&nbsp;di aver ceduto di nuovo al richiamo&nbsp;delle due ruote.... Arriver&agrave; a breve nuovo video con il Piaggio?     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    Io ve lo chiedo con tutto il cuore. #STATEACASAMADATEMEUNAMANO #iorestoacasa #achillelauro #quarantena  Un post condiviso da  Michel Fabrizio (@michel_fabrizio) in data: 17 Mar 2020 alle ore 4:35 PDT     Coronavirus, il team Pramac e la distanza di sicurezza 

Sulle note di Achille Lauro il pilota romano torna in sella al suo Piaggio Si 50, tra le mura domestiche

Casa Fabrizio: Michel &quot;c&#39;&egrave; cascato di nuovo&quot; - VIDEO

C&#39;&egrave; chi la quarantena la vive come un dramma e chi non si lascia abbattere dal dilagare del Coronavirus, trovando&nbsp;modi creativi per passare il tempo. Tra questi Michel Fabrizio, che dopo lo scatto bollente con la moglie Deborah, postato in risposta alla &quot;provocazione&quot; di Marco Melandri, ha deciso di regalare ai suoi follower un altro esempio di come ci si pu&ograve; divertire restando a casa.  In sella al suo Piaggio Si 50 blu, il pilota romano si &egrave; lanciato in un improbabile &quot;giro veloce&quot;&nbsp;nel giardino di casa,&nbsp;documentato con video su Instagram.&nbsp;  Driblati&nbsp;abilmente cane e pallone, Michel si &egrave; lanciato a bordo piscina, seguendo a filo siepe il perimetro della vasca, per poi chiudere il giro con un tempo... ampiamente migliorabile.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    Non so come finir&agrave;. Ma c&rsquo;&egrave; la faremo. #iorestoacasa @civ.tv @84nextgenerationcircuit #apriteimanicomi  Un post condiviso da  Michel Fabrizio (@michel_fabrizio) in data: 15 Mar 2020 alle ore 7:18 PDT     In fondo, quel che conta in questo momento&nbsp;non &egrave; la prestazione sul giro, ma trovare il modo per non lasciarsi abbattere dal nemico. Il modo di divertirsi entro le mura domenistiche, perch&eacute; solo restando a casa possiamo ridurre il contagio e tornarnare alla normalit&agrave;, il pi&ugrave; presto possibile.  Coronavirus: Rossi contribuisce alla raccolta fondi per Marche Nord 

Restare a casa non vuol dire rinunciare alle due ruote. Lo sa bene &quot;Uragano Mich&quot; che, armato&nbsp;di Piaggio Si 50, si &egrave; lanciato in un &quot;giro veloce&quot; del giardino di casa. Con tanto di passaggio a bordo piscina

#IoRestoACasa: hot lap per Michel Fabrizio in giardino - VIDEO

Dopo aver sfiorato il titolo nel 2019, Ducati ci riprover&agrave; quest&rsquo;anno con Scott Redding e Chaz Davies e con la Panigale V4 R. Da grande pilota esperto quale &egrave;, Michel Fabrizio ha detto la sua su quello che la rossa potr&agrave; fare in pista in Superbike e di quante possibilit&agrave; ha di vincere il titolo iridato che manca dal lontano 2011.  Cosa ti aspetti da Ducati nel 2020? &quot;Ducati ha un cavallo pazzo come Scott Redding, che secondo me potrebbe dar fastidio a Rea, pi&ugrave; mentalmente che con il mezzo. Vedendo gli ultimi test invernali Jhonny &egrave; andato abbastanza forte. Redding era vicino, ma mi aspettavo qualcosa di meglio come primo approccio&quot;.     &quot;Penso che il campionato si inizier&agrave; a vedere dal terzo round in poi, ovvero da quando si arriva in Europa. Da l&igrave; si vedr&agrave; se Ducati ha fatto il passo necessario per stare con Kawasaki. In Australia i valori non saranno quelli reali&quot;.  Dall&rsquo;altra parte del box c&rsquo;&egrave; invece Chaz Davies. &quot;Ormai sono tanti anni che &egrave; in Ducati, non so perch&eacute; avessero deciso di tenerlo al posto di puntare su un giovane. C&rsquo;era sul mercato uno come Savadori, io avrei preso lui che &egrave; un pilota con un talento ancora da esprimere. Spero per Chaz che questo sia l&rsquo;anno buono&quot;.  SBK: la stagione di Savadori a rischio  Quante possibilit&agrave; ha Ducati di vincere il titolo? &quot;Con Chaz poche, per quello che ho visto fino ad ora. Ci ha gi&agrave; provato diverse volte e sembrava che arrivasse troppo al limite, spero che Ducati abbia risolto questo problema con la moto. Io adesso punterei pi&ugrave; su Redding&quot;.    Qual &egrave; il tuo punto di vista su questo progetto? &quot;Il V4 &egrave; un grande progetto e hanno fatto bene a puntarci su. Gigi Dall&rsquo;Igna, amante del V4 come in Aprilia, ha portato questa novit&agrave; e immagino che durante l&rsquo;inverno abbiano sviluppato il progetto per essere ancora pi&ugrave; competitivi&quot;.  Redding da Mondiale con la Ducati? - Votate il sondaggio! 

Il romano parla della stagione che in Superbike attende la casa di Borgo Panigale

Esclusiva, Fabrizio: &ldquo;In Ducati punto su Redding&rdquo;

Nella fossa dei leoni. Cos&igrave;, si potrebbe riassumere la prima giornata di confronto tra Michel Fabrizio e tutti i suoi rivali della Supersport 600 tricolore, appena chiusa sul circuito di Misano Adriatico. A tre anni dall&rsquo;ultima apparizione ufficiale, il pilota romano &egrave; tornato a correre ad alti livelli con la MV Agusta del Team Ellan Vannin di Goffredo Sepiacci, capitanato al box da Antonio &ldquo;Ninetto&rdquo; Suriano.    SEMPRE MEGLIO - Da ieri, prima giornata di prove libere, &ldquo;Mich&rdquo; ha costantemente abbassato i suoi tempi con la F3 verde/bianco/rossa. Prima 1&rsquo;42&rdquo;500, poi (nel primo turno) 1&rsquo;41&rdquo;700 per arrivare, alla fine delle Q1, a 1&rsquo;41&rdquo;142 e al ventesimo tempo provvisorio. Una progressione che domani, al termine delle Q2 programmate alle 11, potrebbe permettergli di partire in buona posizione dalla griglia e di correre una gara tra i protagonisti. I rivali, per&ograve;, non mancano. &ldquo;Sono tanti, tutti agguerriti e non fanno sconti - commenta Michel dal box - ho chiuso la prima giornata e sono soddisfatto della mia prestazione e del lavoro duro che stiamo facendo al box. La classifica &egrave; un po&rsquo; bugiarda ma so anche che per tornare in alto e capire dove &egrave; possibile migliorare c&rsquo;&egrave; bisogno di prendere molti &ldquo;schiaffi&rdquo;. La giornata di oggi &egrave; servita per capire come mettere a punto la moto e dove devo migliorare nella guida di una 600, che non utilizzavo in competizioni ufficiali da ben 13 anni. Sono fiducioso e so che domani andr&agrave; meglio&rdquo;.    CONFRONTI - Per ora, il portacolori Ellan Vannin perde il confronto con gli altri due romani in sella a MV (Stirpe e Dionisi, rispettivamente quarto e diciassettesimo) ma vince quello con il suo ex-compagno di squadra Ducati nel mondiale Superbike, Noriyuki Haga: il giapponese &egrave; 22esimo, a un solo decimo da Michel. Ma un pilota del calibro di Michel sa che la prima sfida sar&agrave; con&hellip; se stesso. Il ritorno di Fabrizio alle gara sar&agrave; uno dei tanti motivi, sabato e domenica, per vedere la Supersport tricolore in diretta su civ.tv&hellip; 

Il romano, tornato alle gare nell&rsquo;agguerrita Supersport tricolore dopo tre anni di lontananza dai circuiti, ha abbassato un secondo e mezzo rispetto al suo tempo di ieri a Misano ed &egrave; pronto per la prima gara della stagione

Fabrizio e il rientro al CIV: &lsquo;Miglioro ad ogni sessione&rsquo;

A volte ritornano. E suscitano scalpore. L&rsquo;hanno fatto Max Biaggi, Troy Bayliss e Noriyuki Haga, tanto per citare solo i primi che vengono in mente. Lo far&agrave; anche Michel Fabrizio. Il 33enne romano, a tre anni dal suo addio (forzato) al mondiale Superbike e dopo aver vinto un titolo italiano come team manager, torner&agrave; nel 2018 a fare il pilota a tempo pieno nel CIV Supersport, in sella alla MV Agusta del Team Ellan Vannin.&nbsp; Un titolo europeo della Stock 1000, 30 gare nel motomondiale tra 125 GP e MotoGP, due stagioni e cinque podi nella Supersport iridata e soprattutto dieci anni nel mondiale Superbike con 4 vittorie, ben 35 podi e un terzo posto nella classifica finale (nel 2009) come miglior risultato. Dopo un curriculum di questo tipo, cosa porta un pilota alla soglia della maturit&agrave; a rimettersi in gioco, affrontando il rischio di una sfida difficile come quella del campionato italiano? Michel ne ha parlato in esclusiva con noi di Motosprint al termine di una giornata da &ldquo;modello&rdquo; per il servizio fotografico di queste pagine, fatto sulle strade e davanti ai luoghi simbolo della sua Roma. Ecco cosa ci ha raccontato.    - Perch&eacute; rientrare proprio adesso, dopo tre anni di pausa? &ldquo;Perch&eacute; adesso &egrave; arrivato il momento. Mentalmente non ho mai smesso di fare il pilota, anche se tre anni fa ho preso troppe &ldquo;batoste&rdquo; da cui &egrave; scaturita la scelta di fermarmi perch&eacute; non avevo proposte serie per continuare a fare il mondiale. Il problema &egrave; che quando ti fermi e esci fuori dal sistema, rischi di rimanerci per sempre: il mondo va avanti, i giovani crescono e nessuno ti aspetta&rdquo;.  - Quando ti &egrave; scattata la molla che ti ha fatto decidere di tornare a fare il pilota? &ldquo;Negli ultimi tre anni ho fatto da team manager nella PreMoto3 e Moto3 del CIV, una volta ho vinto titolo e due volte sono arrivato secondo. Mi sono tolto molte soddisfazioni anche in questo ruolo. Stare a contatto con i giovani nel box mi ha fatto capire molte cose&hellip; anche che non era arrivato il momento di appendere definitivamente il casco al chiodo. A agosto del 2017 mi sono detto: &ldquo;ho 33 anni, se non lo faccio adesso non lo faccio pi&ugrave;&rdquo;. C&rsquo;era un progetto per rientrare direttamente nel mondiale Superbike che poi, per motivi di budget, non &egrave; andato in porto. Ma ormai il &ldquo;criceto&rdquo; nella mia testa era gi&agrave; partito&hellip;&rdquo;  - Qual &egrave; il tuo stato d&rsquo;animo? &ldquo;In ogni piccola cosa che faccio in questa mia &ldquo;seconda vita&rdquo; da pilota ho la stessa tensione e la stessa ansia di quando avevo quindici anni. Ho una felicit&agrave; interiore che in questi ultimi tempi, nonostante le grandi soddisfazioni avute da team manager, mi &egrave; mancata. Mi ero un po&rsquo; spento&rdquo;.    - Inutile girarci intorno&hellip; il CIV sar&agrave; un trampolino di lancio che cercherai di sfruttare per tornare al mondiale? &ldquo;Il piano &egrave; tornare a correre, facendolo al 100% del mio potenziale fisico e mentale e nel frattempo sognare di nuovo il mondiale. Non sar&agrave; facile perch&eacute; nell&rsquo;italiano ci sono tanti piloti agguerriti, che fanno questa categoria da molti anni e che per questo motivo l&rsquo;hanno resa una delle pi&ugrave; difficili. E in pi&ugrave; ci saranno molti giovani che vorranno battermi sin dalla pit-lane. Sar&agrave; stimolante ed emozionante&rdquo;.  - Sogniamo: il 13 maggio ci sar&agrave; il round italiano di Imola. Se partecipassi come wild-card come vivresti il tuo rientro nel paddock iridato? &ldquo;Sarebbe bellissimo, la vivrei come se fosse la prima volta e non come uno che &egrave; stato di &ldquo;casa&rdquo;. Mi prender&ograve; dal mercoled&igrave; alla domenica per godermela e soprattutto per fare bene&rdquo;.  - Quale aspetto ti &egrave; mancato di pi&ugrave;, dell&rsquo;essere pilota, in questo lungo stop? &ldquo;Mi &egrave; mancata la moto. Sono nato con una moto tra le mani e mi rendo sempre pi&ugrave; conto che &egrave; una parte di me. Ho avuto nostalgia di quel tipo di adrenalina. Quando ho smesso pensavo che mi sarebbe mancato di pi&ugrave; il non stare sulle pagine dei giornali o la mia assenza dalla tv ma poi, man mano che passavano i mesi, ho capito che pi&ugrave; di ogni cosa mi mancava il mezzo meccanico&rdquo;.    - Come l&rsquo;hanno presa a casa, questa tua decisione? &ldquo;Quando l&rsquo;ho detto a mia moglie, pensava che giocassi, visto che in questi anni gliel&rsquo;ho accennato spesso ma poi non l&rsquo;ho mai fatto. Quando mi ha visto che ero deciso e che mi sono messo sotto con l&rsquo;allenamento, ha capito ed &egrave; stata contenta. Nicholas, il mio figlio pi&ugrave; grande che &egrave; nato e cresciuto nel paddock, non mi ha detto molto: ha alzato la mano per darmi il &ldquo;cinque&rdquo; e questo mi &egrave; bastato perch&eacute; &egrave; stato un segnale chiaro. Ho l&rsquo;appoggio della mia famiglia e sono ancora pi&ugrave; contento&rdquo;.  - Come ti stai preparando per i primi test, in programma ad inizio anno? &ldquo;Sono tre mesi che mi alleno duramente. Ho la fortuna di essere seguito da Alfredo Stecchi, che &egrave; il mio preparatore dal 2012. Lui ha aperto un centro piloti a Roma, e quando gli ho rivelato il mio progetto mi ha messo subito alla prova. Dopo un primo test di tre settimane mi ha detto: &ldquo;Stavolta ce la fai&rdquo;. Stiamo lavorando molto insieme e mi sta molto vicino anche umanamente. Per questo mio rientro ho chiamato i miei partner storici Axo e Nolan e si sono messi subito a disposizione per abbigliamento e casco. Sono piccoli grandi segnali che mi fanno capire che ho seminato bene&hellip;&rdquo;  - Affronterai il CIV con la MV Agusta del Team Ellan Vannin di Goffredo Seppiacci, con Ninetto Suriano responsabile tecnico al box. Un team, romano come te, con cui hai gi&agrave; avuto a che fare&hellip;  &ldquo;Nell&rsquo;inverno del 2015, l&rsquo;anno in cui decisi di smettere, Suriano aveva appena preso in mano la MV dopo gli anni con Suzuki e Triumph e mi chiese di fare un test in occasione del Trofeo di Natale di Vallelunga. Era un evento riservato agli amatori ma, visto il periodo,&nbsp; erano presenti anche piloti forti impegnati a provare le moto per la stagione successiva. Facemmo il primo tempo in qualifica e l&rsquo;idea era di partecipare la gara ma di ritirarci al penultimo giro, per dare spazio agli altri. Al ristorante, per&ograve;, Ninetto sent&igrave; un pilota dire: &ldquo;Domani Fabrizio me lo metto dietro&rdquo;. Non l&rsquo;avesse mai fatto&hellip; mi richiam&ograve; subito per dirmi che avremmo dovuto vincerla, altro che ritiro programmato. Lui ha un carattere istrionico, simpatico e accentratore ma professionalmente &egrave; molto formativo lavorarci insieme perch&eacute; sa molte cose. Lo rispetto molto perch&eacute; &egrave; esperto ed &egrave; uno degli ultimi veri preparatori rimasti nel paddock: quando passi, sente a orecchio se c&rsquo;&egrave; qualcosa che non va&hellip; &ldquo;.    - La firma, quindi, &egrave; arrivata velocemente&hellip; &ldquo;Goffredo e lui mi volevano da quel momento ma avevo deciso di smettere e quindi non se ne fece nulla. A fine ottobre di quest&rsquo;anno, invece ci siamo risentiti: io avevo ancora in piedi l&rsquo;opzione per fare il mondiale Superbike ma poi quando non si &egrave; realizzata ho deciso di accettare. E&rsquo; la situazione perfetta per rientrare in pista&rdquo;.  - C&rsquo;&egrave; qualcuno che critica la tua scelta? &ldquo;Sento molti che non sono d&rsquo;accordo sul fatto che io stia rientrando nel CIV. Per me, invece, non &egrave; un passo indietro ma due in avanti. Risalire in sella dopo tre anni non &egrave; facile e so che ho l&rsquo;ultima &ldquo;mano&rdquo; da giocare sul tavolo della mia carriera. Andr&ograve; l&igrave; per vincere&rdquo;.  - Ne troverai, di avversari&hellip; &ldquo;Uno su tutti il mio ex-compagno di squadra, Haga. Sar&agrave; agguerrito e in forma, anche perch&eacute; non ha mai smesso di correre. Poi ci sar&agrave; Roccoli che torna con la Yamaha e lui sar&agrave; difficile da battere perch&eacute; nel CIV &egrave; il padrone di casa. Ci sar&agrave; Stirpe che &egrave; il campione in carica&hellip; il primo rivale da battere, per&ograve;, sar&ograve; io&rdquo;.  - Com&rsquo;&egrave;, da guidare, la F3? &ldquo;Quella che provai io nel 2015 aveva ancora poco di una Supersport e non posso fare paragoni. Quando scendi da una 1000 e sali sua 600 sembra che devi ancora partire ma &egrave; l&rsquo;illusione di un attimo. Non &egrave; un gioco, devi capire come farla scorrere, &egrave; un pizzico pi&ugrave; faticosa perch&eacute; devi &ldquo;limare&rdquo; dove invece la 1000 inizia scaricare la potenza&rdquo;.    - Rientrare nel mondiale con la MV sarebbe un sogno? &ldquo;La MV &egrave; unica marca con cui non avevo ancora corso un campionato. E&rsquo; un marchio prestigioso, ovviamente non mi dispiacerebbe rientrare in SBK con loro. Un italiano su un&rsquo;italiana, come Agostini&hellip; da bambino ho sognato tanto di correre contro Biaggi e l&rsquo;ho fatto. Ora torno di nuovo a sognare&rdquo;.  - Oltre alla MV, se potessi scegliere un&rsquo;altra moto con cui tornare, quale sarebbe? &ldquo;Ducati, perch&eacute; per mille motivi &egrave; l&igrave; che dal 2011 ho lasciato il cuore, avendo conosciuto tutti, dai dirigenti ai Club che ti fanno sentire la passione che hanno per questo marchio. Diciamo che se dovessi tornare mi piacerebbe farlo con un&rsquo;italiana&rdquo;  - Qual &egrave; la medicina per far tornare la Superbike ai fasti di un tempo? &ldquo;La medicina giusta &egrave;&hellip; la vecchia Superbike: Superpole da un giro secco, importante anche commercialmente perch&eacute; gli sponsor di ogni team avevano almeno due minuti di visibilit&agrave; in ogni round, e soprattutto le due gare la domenica. Per me il venerd&igrave; e il sabato sono giornate di prove e domenica &egrave; tempo di gara. E&rsquo; chiaro che questa formula &egrave; forse pi&ugrave; spendibile dal punto di vista mediatico ma manca il pubblico sugli spalti: quando finisci una gara e non vedi la gente che ti saluta &egrave; un problema. Dal punto di vista dell&rsquo;appassionato, capisco che mancano le battaglie e poi due giorni sono impegnativi: il sabato molte persone lavorano e spesso non &egrave; economicamente possibile stare fuori una notte. Prima del cambio, nell&rsquo;arco della stessa giornata riuscivi a vederti due gare. Vuoi mettere? Il regolamento sta avvicinando sempre pi&ugrave; alla Stock e questo pu&ograve; essere positivo ma adesso deve aumentare la presenza in griglia. Quando eravamo in 30, era bella da vedere dal vivo e in tv anche la battaglia del gruppo che si giocava dal quinto al decimo posto&hellip;&nbsp;   &nbsp; - Oggi &egrave; pi&ugrave; facile correre al top, in Superbike? &ldquo;Uno con il talento e la costanza di Rea, arrivato in alto dopo anni di sofferenza e di battaglie nel secondo &ldquo;gruppo&rdquo;, adesso sta spopolando. Prima la vittoria dovevi sudartela fino ultima curva con Haga o Bayliss alle spalle mentre ora, se hai i numeri, &egrave; forse meno dura stare l&igrave; davanti. Per questo ho anche un po&rsquo; di rammarico per aver mollato proprio quando c&rsquo;&egrave; stato questo cambio generazionale. Diciamo che rispetto ai miei anni d&rsquo;oro, il livello mi sembra molto calato. Oggi, il quinto arriva a 15 secondi dal podio. Quando vado a rivedere i risultati delle stagioni &ldquo;d&rsquo;oro&rdquo;, mi accorgo che a 15 secondi dal primo arrivava il&hellip; diciottesimo. E il quinto, magari, era uno che aveva vinto qualche titolo mondiale. Forse faccio parte di un&rsquo;altra generazione ma adesso noto che tanti piloti si concentrano pi&ugrave; sul &ldquo;cinema&rdquo; che sulla pista. Neanche finiscono le prove che gi&agrave; stanno su Instagram o su Facebook. Quelli che vanno forte, invece, aspettano la sera o la fine del week-end. Ma forse sono io che, da questo punto di vista, non mi sento al passo con i tempi&hellip;&rdquo;  - Nella tua carriera hai &ldquo;assaggiato&rdquo; anche la MotoGP. Come ti sembra, quella attuale? &ldquo;Servir&agrave; ancora un anno per capire i reali valori, perch&eacute; la Michelin nel 2017 ha avuto qualche problema con la fornitura delle gomme. Ci&ograve; che &egrave; certo &egrave; che Marquez &egrave; andato oltre il limite, &egrave; il nuovo Valentino. Lui riesce a guidare sopra i problemi in maniera spaventosa. Dovizioso ha fatto un grandissimo campionato ma la Honda ha capito che deve lavorare di pi&ugrave; e il prossimo anno capiremo se la Ducati sar&agrave; ancora cos&igrave; vicina. Anche se penso proprio di si perch&eacute; Dall&rsquo;Igna e i suoi hanno fatto un gran lavoro. Lorenzo gi&agrave; dalla prima gara star&agrave; l&igrave; davanti. Vinales? E&rsquo; un gran talento e mi dispiace che in Yamaha siano andati un po&rsquo; fuoristrada con i telai&hellip; Valentino sar&agrave; sempre un problema per gli altri: non li far&agrave; respirare, perch&eacute; quando hai lui dietro hai una pressione che ti costringe a dare sempre il 110%&rdquo;.  - Come fa, Marquez, a cadere 27 volte senza&hellip; cadere? &ldquo;Per me, oltre ad un pizzico di fortuna, fa un allenamento particolare. E il gomito ormai &egrave; una seconda &ldquo;leva&rdquo; da poter utilizzare in situazioni critiche. Quando sente che la moto sta partendo, punta il gomito e la tira su. Ad aiutarlo molto sono anche le vie di fuga in asfalto, che danno una grossa mano rispetto agli anni della ghiaia&rdquo;.  &nbsp; 

Il 33enne romano spiega le ragioni del suo rientro: &rsquo;Dopo tre anni torno a correre nella Supersport del CIV perch&eacute; non ho mai smesso di sentirmi pilota. Con la MV punto al titolo e al ritorno in Superbike&#39;

L&#39;INTERVISTA, Michel Fabrizio: &#39;La mia seconda vita&#39;

Dopo tre anni di stop, il pilota romano (4 vittorie e 35 podi nel mondiale Superbike) torner&agrave; a correre. Lo far&agrave; nella Supersport del CIV, con il Team Ellan Vannin di Goffredo Seppiacci e con Antonio &quot;Ninetto&quot; Suriano come direttore tecnico. Ecco alcuni scatti, realizzati da StudioZac, insieme alla sua F3.

Michel Fabrizio con la MV Agusta del Team Ellan Vannin - FOTO

Nel 2018, il pilota romano torner&agrave; a correre nel CIV con il Team Ellan Vannin. Eccolo protagonista di un servizio fotografico realizzato per Motosprint in alcuni dei luoghi simbolo della citt&agrave; in cui &egrave; nato e cresciuto (Foto: StudioZac - Per la MV Agusta Brutale si ringrazia&nbsp;Marco Reginaldi)

Michel Fabrizio nella 'sua' Roma in sella alla MV Agusta - FOTO

&ldquo;A volte un vincitore &egrave; semplicemente un sognatore che non ha mai mollato&rdquo;: con queste parole Michel Fabrizio accompagna una delle sue foto in allenamento che, da qualche giorno, posta regolarmente sul suo profilo social. Sia in palestra, che con la moto da trial, nonostante il freddo: Michel non molla un attimo. E adesso &egrave; ufficiale: il pilota romano torner&agrave; a correre, e lo far&agrave; nella classe Supersport del CIV, il tricolore di velocit&agrave;. Manca soltanto la comunicazione della squadra con la quale correr&agrave;. Gi&agrave; lo scorso novembre, a EICMA, Genesio Bevilacqua non aveva escluso un suo impegno in veste di pilota, considerando che Michel &egrave; ancora giovane: ha soltanto 33 anni e, soprattutto, ha ancora tanta voglia di correre in moto.  Michel ha smesso di correre nel mondiale Superbike nel 2015&nbsp; dopo dieci stagioni, nelle quali ha corso con Honda, con Ducati ufficiale e poi anche con Suzuki, con BMW e infine con Kawasaki, conquistando oltre trenta podi e 4 vittorie. Da due anni Michel &egrave; team manager dell&#39;MF84 Pluston Althea, ma &egrave; da un po&#39; che si sta preparando per un ritorno: alla fine dello scorso anno era sceso in pista nell&rsquo;ultima gara del CIV, sempre con i colori del team Althea. E lo scorso settembre ha disputato la gara finale del National Trophy a Vallelunga con la BMW S1000 RR, concludendo al secondo posto dietro un allenatissimo Remo Castellarin.  L&rsquo;appuntamento &egrave; per il weekend dell&rsquo;8 e 9 aprile a Misano, con il primo round del CIV che, nei pensieri di Michel, costituisce una tappa di allenamento per prepararsi a tornare ai vertici delle competizioni mondiali. 

&quot;A volte un vincitore &egrave; semplicemente un sognatore che non ha mai mollato&quot; dice il romano, che si prepara a tornare nel mondiale Superbike

Michel Fabrizio correr&agrave; nel CIV

        &ldquo;Abbiamo deciso di puntare su Kevin Zannoni per la stagione 2017. E&rsquo; un  pilota che conosco da un paio di anni e l&rsquo;ho sempre tenuto sott'occhio", spiega Michel Fabrizio, che nel ruolo di team manager dell'MF84 Pluston Althea finalizza i suoi programmi per la stagione 2016. E Kevin Zannoni correr&agrave; insieme a Sander Kroeze, gi&agrave; confermato, nella classe Moto3 del CIV 2017.Nato nel 2000 a Cesena, Zannoni ha gi&agrave; fatto esperienza nella categoria Moto3 del campionato italiano, chiudendo la stagione in terza piazza finale con una vittoria all&rsquo;ultima gara del Mugello. Nel 2014 e nel 2015 aveva terminato il campionato Pre Moto 3 in quarta ed in terza posizione.Con l&rsquo;arrivo di questo giovane pilota e con il line-up cos&igrave; confermato, la squadra diretta da Michel Fabrizio in collaborazione con Althea Racing reputa di avere le carte in regola per ottenere grandi risultati nella prossima stagione. &ldquo;Sono molto felice di averlo portato quest&rsquo;anno nella nostra squadra e penso sia uno dei candidati per la vittoria del campionato Moto3", dice ancora Fabrizio riferendosi all'arrivo di Zannoni. "Quest&rsquo;anno ha gi&agrave; concluso al terzo posto, vincendo anche l&rsquo;ultima gara e dimostrando quindi di essere un pilota completo e di trovarsi a proprio agio sia sull&rsquo;asciutto che sotto l&rsquo;acqua. Secondo me ha le caratteristiche che cerchiamo per i nostri piloti. Vedremo nei primi test come andr&agrave;; siamo fiducioso perch&eacute; Kevin conosce gi&agrave; la KTM, avendo gi&agrave; disputato altri campionati con questa moto.&rdquo;&ldquo;Sono molto contento di poter lavorare con il team MF84 Pluston Althea nel 2017, una squadra molto professionale e di alto livello", ha dichiarato Kevin Zannoni. "Ci sono delle brave persone, a cominciare da Michel Fabrizio, con cui avevo gi&agrave; lavorato con nel 2014. Mi ha dato subito degli ottimi consigli e sono quindi molto felice di avere l&rsquo;opportunit&agrave; di lavorare ancora con lui. Quest&rsquo;anno ho debuttato nella classe Moto3, partecipando anche alla Red Bull Rookies Cup e posso dire di essere soddisfatto dei miei risultati. L&rsquo;esperienza che ho maturato in questa stagione mi aiuter&agrave; sicuramente molto durante il prossimo anno e che non vedo l&rsquo;ora di cominciare!&rdquo;       

Kevin Zannoni affiancher&agrave; Sander Kroeze nella classe Moto3 del CIV con i colori del team MF84 Pluston Althea

CIV: Michel Fabrizio arruola Zannoni

        &ldquo;Con il nostro nuovo pilota olandese, Sander Kroeze, aumentiamo la  portata internazionale del campionato italiano", spiega Michel Fabrizio annunciando il nuovo arrivo nel team Althea MF84. "Siamo  contenti di poter  allargare la nostra esperienza anche ai piloti che  vengono dall&rsquo;estero. Sander &egrave; un ragazzo che abbiamo seguito con  attenzione in questa  stagione; &egrave; molto giovane e molto talentuoso. Saremo in pista a  battagliare con lui e con un secondo pilota che  stiamo definendo.  Quest&rsquo;anno inoltre cercheremo di tornare a vincere  nella classe Pre  Moto3, una categoria che ci ha gi&agrave; visto vincitori nel  2015.  "Nei recenti  test che abbiamo svolto a  Vallelunga, abbiamo dato modo a Sander di  avere un primo approccio con  la moto. Ha percorso una cinquantina di  giri ed ha stabilito cos&igrave; un  feeling che &egrave; sembrato da subito molto  buono e questo ci ha dato una  grande carica per la stagione 2017.&rdquo; Nato a Stadskanaal in Olanda nel 2002, Kroeze &egrave; stato in pista  quest&rsquo;anno con il Red Bull Rookies Cup, dopo un 2015 che lo ha visto  concludere in seconda posizione finale il Moriwaki 250 Junior Cup.Nel 2017 correr&agrave; con i colori del team Althea MF84 nella classe Moto3. La squadra italiana, gestita da Michel Fabrizio e legata alle  attivit&agrave; di Althea Racing gestite da Genesio Bevilacqua, &egrave; nata nel  2014&nbsp;con l&rsquo;idea di scoprire e coltivare giovani talenti nel panorama  internazionale del motociclismo, aiutandoli a crescere e ad affrontare i  primi ed importanti passi delle loro giovani carriere. Con l&rsquo;obiettivo di continuare in questa direzione anche nel 2017,  Fabrizio ha deciso di puntare sul 14enne pilota olandese. Sia il team  che il giovane pilota sono entusiasti di questa nuova partnership e  sperano di poter disputare insieme una bella stagione. &ldquo;Abbiamo completato un test molto positivo a Vallelunga e sono molto  contento che il mio passaggio nel team MF84 Pluston Althea sia stato  confermato per la stagione 2017", ha detto Sander Kroeze. "Mi auguro di poter disputare una buona  stagione con la KTM, che &egrave; un&rsquo;ottima moto. Penso di aver preso una buona  decisione, dopo aver partecipato alla Red Bull Rookies Cup quest&rsquo;anno. Sono entusiasta di cominciare a lavorare con un team di cos&igrave; grande  esperienza e di iniziare la mia esperienza italiana.&rdquo; Gli altri piloti che faranno parte della squadra MF84 Pluston Althea nella categoria Moto3 sono ancora da confermare.       

Olandese, 14 anni, &egrave; vicecampione della Moriwaki 250 Junior Cup e l'anno prossimo correr&agrave; nel CIV Moto3 con il team Althea MF84

CIV: il team di Michel Fabrizio arruola Kroeze

        Gran finale per il Campionato Italiano di Velocit&agrave;, in programma questo weekend al Mugello: dopo l'annuncio del rientro di Eddi La Marra (leggi qui) arriva anche quello di Michel Fabrizio. Il pilota romano &egrave; reduce da un test svolto lo scorso 12 settembre al Mugello in sella alla BMW del Team Atlhea di Genesio Bevilacqua, con il quale Michel collabora per condividere le sue conoscenze e la sua esperienza con i piloti ufficiali della squadra italiana. Proprio quel test &egrave; stato un primo approccio con la pista dopo un lungo periodo di inattivit&agrave;, approccio che lo stesso Michel ha giudicato positivo, senza nascondere la speranza di tornare, un domani, a correre: dal mondiale Superbike manca in pianta stabile dal 2013.&ldquo;Abbiamo fatto 3 test fino ad ora", spiega Michel Fabrizio. "E ad ogni  uscita c&rsquo;&egrave; stato un netto miglioramento. Dopo l&rsquo;ultimo test di settembre  al Mugello, abbiamo deciso di provare a scendere di nuovo in pista. &Egrave;  difficile levare la ruggine di dosso ma &egrave; un mese che mi sto impegnando,  sto lavorando molto fisicamente per essere pronto per il CIV. Ora far&ograve;  questa gara, dove sia io che il team non abbiamo particolari  aspettative. Sicuramente per&ograve; &egrave; un ritorno alle competizioni che in  futuro potrebbe vedermi impegnato altrove&rdquo;.Quel domani si &egrave; concretizzato prima del previsto, perch&eacute; il romano sar&agrave; di nuovo in pista come wild card SBK in occasione del gran finale del CIV 2016 questo weekend al Mugello, in sella sempre alla BMW del Team Althea. &ldquo;Sar&agrave; un primo approccio di ritorno in pista dopo tanto tempo di inattivit&agrave; e proprio al Campionato Italiano. D&rsquo;altronde se dovevo ricominciare era bene farlo da dove avevo iniziato, all&rsquo;italiano. Questa wild card poi &egrave; voluta anche dal team&rdquo;, spiega Fabrizio.E dopo?"Vedremo, vedremo" dice evasivo Michel, che andr&agrave; incontro ad un doppio impegno nell&rsquo;ultima del CIV al Mugello, perch&eacute; il romano resta Team Manager dell&rsquo;MF84 Pluston Althea. &ldquo;Da team manager sar&ograve; un po&rsquo; tirato, anche perch&eacute; con Spinelli stiamo lottando per il Campionato e spero che per i miei ragazzi il fatto di vedermi in pista sia uno stimolo in pi&ugrave;&rdquo;.&nbsp;       

"&Egrave; difficile levare la ruggine di dosso ma &egrave; un mese che mi sto impegnando, sto lavorando molto fisicamente per essere pronto per il CIV", dice Fabrizio, che correr&agrave; nella Superbike tricolore

62 risultati per 'Michel%20Fabrizio'

SSP600: Michel Fabrizio in azione a Vallelunga

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Michel Fabrizio correrà nel CIV

CIV: Michel Fabrizio arruola Zannoni

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CIV: Michel Fabrizio torna a correre con BMW Althea