        Con ancora negli occhi la grande vittoria di Pecco Bagnaia a Jerez davanti alle due KTM di Binder e Miller che lo proietta nuovamente in vetta alla classifica, il paddock della MotoGP riparte da un&rsquo;altra venue storica del Motomondiale, il Gran Premio di Francia. L&rsquo;occasione &egrave; di quelle importanti perch&eacute; si tratta del GP numero 1000 della storia.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MotoGP&trade; (@motogp)      Il Gran Premio di Francia &egrave; entrato ufficialmente nel calendario del Motomondiale nel lontano 1951, dopo che dal 1920 al 1939 e nel 1949-1952 si sono disputate delle edizioni non valide per il campionato. Negli anni si &egrave; corso su diversi tracciati: Albi (1951), Rouen (1953), Reims (1954-55), Clermont Ferrand (1959-64, 1966-67, 1972-1974), Paul Ricard (1973, 1975, 1977, 1980-81, 1984, 1986, 1988, 1991, dal 96 al 99), Nogaro (1978, 1982), Magny Cours (1992), Le Mans (1969-70, 1976, 1979, 1983, 1985, 1987, 1989-90, 1994-95 e dal 2000 ad oggi) Storia, caratteristiche, incidenti avvenuti a Le Mans  Come accennato poco fa, storicamente il Gran Premio di Francia ha variato la sua sede sui diversi tracciati che la Francia propone, senza per&ograve; trovare una sede fissa per la gara. Con il tracciato del Paul Ricard acquistato da Bernie Ecclestone nel 1999 per farne la sede dei test di Formula 1, il Motomondiale si &egrave; trovato &ldquo;costretto&rdquo; a virare su Le Mans. Il circuito Bugatti di Le Mans &egrave; stato progettato e costruito nel &ldquo;lontano&rdquo; 1966 su impulso dell&rsquo;Automobile Club de l&rsquo;Ouest (gli organizzatori della 24h di Le Mans auto e moto) per ospitare competizioni diverse dalla 24h di Le Mans. Il tracciato &egrave; stato costruito utilizzando una parte del circuito de la Sarthe (il tratto iniziale e la parte dei box). Si tratta di un tracciato lungo 4,19 km con 14 curve, 5 a sinistra e 9 a destra, una sede stradale larga 13 metri ed un rettilineo di quasi 700 metri (quello tra l&rsquo;uscita della Garage Vert e la chicane 7-8 Chemin aux Boeufs).&nbsp; Incidenti&nbsp; Nella storia di Le Mans, cinque sono gli incidenti degni di nota: Simoncelli-Pedrosa nel 2011, il violento incidente di Jack Miller nelle FP4 del 2017, la maxi-caduta in Moto3 nel 2017, il bruttissimo highside di Luca Marini in Moto2 nel 2020 e la caduta &ldquo;spettacolare&rdquo; di Rins nel 2022 Quando si parla di stagione 2011, &egrave; inevitabile far riferimento ad alcuni momenti-chiave di quella stagione finita tragicamente con la morte di Simoncelli. E proprio il Sic a Le Mans finisce al centro delle polemiche per il contatto che manda al tappeto Pedrosa. Il fattaccio si compie ad 11 tornate dalla fine. Alla chicane Chemin aux Boeufs, Simoncelli attacca all&rsquo;esterno Pedrosa, i due si toccano e lo spagnolo finisce per terra fratturandosi la clavicola destra.&nbsp;  Violento l&rsquo;impatto avuto da Jack Miller durante l&rsquo;ultimo turno di prove in vista delle qualifiche del 2017. La moto dell&rsquo;australiano, avvicinandosi alla staccata della Dunlop Chicane, ha un imprevisto scatto verso il muro esterno. L&rsquo;allora pilota Honda Marc VDS ne esce miracolosamente illeso. &nbsp; Scene da &ldquo;tutti gi&ugrave; per terra&rdquo; nei primi giri della gara di Moto3 del 2017. Per l&rsquo;olio perso dalla moto di un altro pilota, alla curva 6 finiscono a terra Fenati, Martin, Bulega, Guevara, Bastianini, Loi, Antonelli, Arenas, Canet, Binder, Toba, Migno, Danilo e la Herrera. Lo stesso Bulega, Antonelli e Mir verranno poi portati al centro medico per accertamenti. Per la cronaca sar&agrave; Mir a vincere la gara, accorciata a 16 giri &ldquo;grazie&rdquo; alla caduta di Fenati mentre era in testa. &nbsp; Nella particolare stagione 2020 iniziata a luglio, il Gran Premio di Francia &egrave; stato calendarizzato ad ottobre con tutte le conseguenze climatiche del caso. Nel corso delle FP2 della Moto2 Luca Marini, nel tratto tra curva 5 e curva 6, ha un bruttissimo highside. La sua Kalex lo lancia per aria ed il povero Marini ricade pesantemente a terra picchiando schiena, gomito e caviglia e presentandosi alle FP3 con una stampella. &nbsp; Lo scorso anno &egrave; stato Alex Rins a rendersi protagonista di una caduta tanto spettacolare quanto pericolosa, un classico del primo tratto di pista di Le Mans gi&agrave; teatro dei salvataggi di Zarco e Bezzecchi. Lo spagnolo di Suzuki ha perso la moto in staccata tagliando sulla sabbia e cadendo poi per il contatto sul cordolo.  Cose bizzarre Le Mans non &egrave; teatro solamente di incidenti. Negli ultimi anni tra Moto3 e MotoGP si sono viste un paio di cose bizzarre: Kornfeil che decolla sulla moto di Bastianini scivolato davanti a lui e Mir &ldquo;rialzato&rdquo; dalla ghiaia dopo la caduta. Siamo nel 2018, il teatro dell&rsquo;impresa &egrave; l&rsquo;uscita dell&rsquo;ultima curva che immette sul rettilineo di partenza. Bastianini scivola, fin qui tutto normale, se non fosse che Jakub Kornfeil dietro di lui non riesce ad evitarlo e letteralmente usa la moto di Enea come &ldquo;trampolino&rdquo; riuscendo a non cadere e riprendere la gara. &nbsp; L&rsquo;altra cosa bizzarra &egrave; successa in MotoGP nel 2020 con Joan Mir nelle FP3 di sabato mattina. Il teatro &egrave; sempre la staccata della Dunlop Chicane, Joan perde il controllo della sua Suzuki e scivola via. Mentre la moto continua la sua corsa, Joan dopo aver rimbalzato sulla sabbia viene praticamente "rialzato" dalla ghiaia stessa.&nbsp; I tratti caratteristici del circuito del Gran Premio di Francia  I punti di frenata pi&ugrave; difficili del tracciato francese sono: la Dunlop Chicane, frenata molto difficile arrivando dal curvone dopo il rettilineo; curva 6, molto facile perdere l&rsquo;anteriore in inserimento; curva 8, la Garage Vert, doppia curva a destra nella quale &egrave; molto facile perdere la moto (Marquez ha fatto un salvataggio dei suoi in ingresso); curva 9-10 Chemin aux Boeufs; doppia curva a destra 13-14. I punti invece di sorpasso sono: Dunlop Chicane (3-4), dove peraltro si vedere la maggior parte dei sorpassi (vedere la battaglia Rossi-Stoner del 2012 sul bagnato), Garage Vert (doppia destra della 8), Chemin aux Boeufs (chicane 9-10), Garage Bleu (11-12) ma con il rischio dell&rsquo;incrocio di traiettoria dell&rsquo;avversario e per finire l&rsquo;azzardo da ultimo giro della 13-14. Statistiche e record del Gran Premio di Francia  Il Gran Premio di Francia taglia quest&rsquo;anno il traguardo delle 66 edizioni ma soprattutto &egrave; teatro della pietra miliare del Motomondiale come gara numero 1000 della storia. Le 66 edizioni sono cos&igrave; suddivise: 32 a Le Mans, 13 al Paul Ricard, 10 a Clermont Ferrand, 2 a testa a Rouen, Reims e Nogaro, 1 a testa a Magny Cours e Albi. La primissima edizione del Gran Premio di Francia valevole per il Mondiale si disput&ograve; ad Albi nel 1951 con i successi di Bruno Ruffo in 250, Geoff Duke in 350 e Alfredo Milani in 500, mentre la prima gara disputata a Le Mans &egrave; del 1969 con i successi di Aalt Toersen in classe 50, Jean Aureal in 125, Santiago Herrero in 250 e Giacomo Agostini in 500. L&rsquo;edizione dello scorso anno ha visto invece i successi di Jaume Masia in Moto3, Augusto Fernandez in Moto2 ed Enea Bastianini in MotoGP, oltre ai successi di Mattia Casadei e Dominique Aegerter nelle due gare di MotoE. Per quanto riguarda la MotoGP, la pole (che &egrave; anche l&rsquo;All Time Lap Record) &egrave; di Pecco Bagnaia del 2022 in 1&rsquo;30&rdquo;450 mentre il giro pi&ugrave; veloce della gara &egrave; sempre dell&rsquo;attuale campione in carica in 1&rsquo;31&rdquo;778 (precedente di Vinales del 2017 in 1&rsquo;32&rdquo;309) Per quanto riguarda la Moto2, pole e All Time Lap Record sono di Pedro Acosta nel 2022 in 1&rsquo;35&rdquo;803 mentre il giro veloce della gara &egrave; di Augusto Fernandez al quinto passaggio in 1&rsquo;36&rdquo;276 Per la Moto3, la pole 2022 &egrave; di Dennis Foggia in 1&rsquo;41&rdquo;621 mentre l&rsquo;All Time Lap Record &egrave; di Jaume Masia del 2020 in 1&rsquo;41&rdquo;399 con Best Race Lap di Vietti sempre del 2020 in 1&rsquo;41&rdquo;690. Il giro veloce in gara &egrave; di Izan Guevara dello scorso anno in 1&rsquo;42&rdquo;081 Per la MotoE, la pole dello scorso anno &egrave; di Mattia Casadei in 1&rsquo;43&rdquo;599 mentre l&rsquo;All Time Lap Record &egrave; del 2020 di Niki Tuuli in 1&rsquo;43&rdquo;465. Il giro veloce di gara-1 &egrave; di Casadei in 1&rsquo;43&rdquo;474, quello di gara-2 di Mantovani in 1&rsquo;43&rdquo;551 Orari GP Francia       

Ecco tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul tracciato di Le Mans, dove nel fine settimana si svolger&agrave; il quinto appuntamento del Motomondiale

GP Francia circuito: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP

Senza il turno di FP3, i piloti della classe elettrica si sono trovati catapultati subito nell&rsquo;ultima E-Pole stagionale partendo dai tempi della classifica combinata delle due libere di ieri, dall&rsquo;ultimo Tulovic al primo Di Meglio.  Un grandissimo Jordi Torres si prende l&rsquo;ultima qualifica della stagione 2020 della MotoE con un giro pazzesco che gli vale anche il record della pista francese. 1&rsquo;43&rdquo;843 per il pilota iberico e seconda pole stagionale.&nbsp;  In prima fila con Torres anche Matteo Ferrari. Il leader di classifica pu&ograve; chiudere i conti nella gara di oggi pomeriggio, qualora dovesse vincere e lo spagnolo fare nono o peggio. A chiudere la prima fila ci pensa il pilota di casa Mike Di Meglio, ultimo a partire ma che non ha interpretato come Torres la pista francese.&nbsp;  Seconda fila con l&rsquo;australiano Hook, per Dominique Aegerter che ha sbagliato nel suo giro la staccata della terzultima curva, e Niccol&ograve; Canepa per il team LCR. Lo spagnolo Medina, con casco rosa per sostenere il cancro al seno femminile ed a lungo in testa alla classifica, apre la terza fila con Simeon e Granado.&nbsp;  La quarta fila &egrave; composta da Tuuli, Tommaso Marcon e Maria Herrera. La spagnola &egrave; quella con la velocit&agrave; pi&ugrave; alta (229 km/h) favorita dal suo fisico minuto. Quinta fila per Cardelus, Zaccone e Tulovic, il primo a partire per questa E-Pole.&nbsp;  Sesta ed ultima fila con Kornfeil, Casadei e De Angelis. Particolarmente sfortunati sia Mattia che Alex: Casadei non ha completato il suo giro per una caduta nelle ultime fasi del suo giro lanciato, mentre Alex &egrave; caduto alla 8 nel suo giro di lancio.  Gara tutta in salita quindi domani per i due piloti, soprattutto per De Angelis che non avrebbe voluto chiudere cos&igrave; l&rsquo;ultima E-Pole stagionale prima di ritirarsi dalle corse.  Oggi pomeriggio alle 16.20 la prima delle due gare che potrebbero assegnare il titolo 2020 ad uno tra Ferrari, Torres, Aegerter e Casadei.  La classifica della E-Pole     MotoE Le Mans: Di Meglio profeta in patria 

Lo spagnolo del team Pons firma l&rsquo;ultima pole stagionale davanti a Ferrari e Di Meglio. Cadute per Casadei e De Angelis

MotoE GP Francia, E-Pole: Torres poleman con record della pista

Mike Di Meglio &egrave; il pilota pi&ugrave; veloce in pista dopo le due sessioni di FP del Gran Premio di Francia, ultima e decisiva prova del campionato MotoE 2020. Il francese del team Marc VDS ha preceduto Alex De Angelis, fresco di annuncio di ritiro dalle corse al termine della stagione, e Mattia Casadei per il team SIC58 Squadra Corse.  De Angelis annuncia il ritiro: &ldquo;Per me &egrave; arrivato il momento di fare altro&rdquo;  Nella giornata di domani ci sar&agrave; direttamente la E-Pole alle 11.45 e poi la prima delle due gare decisive per l&rsquo;assegnazione del titolo 2020.  FP1   Pista estremamente bagnata nella sessione del mattino e piloti che ci vanno piano per i primi giri. I tempi sul giro sono piuttosto alti, si gira infatti sul 54-55 di passo. Il giro pi&ugrave; veloce &egrave; del sanmarinese Alex De Angelis in 1&rsquo;54&rdquo;595 stampato al giro 9. Alex precede Xavier Simeon e Matteo Ferrari, ancora in corsa per riconfermarsi campione della categoria.  Top 10 della FP1:  1.&nbsp;Alex De Angelis&nbsp;-&nbsp;(Octo Pramac MotoE)&nbsp;-&nbsp;1:54.595 2.&nbsp;Xavier Simeon&nbsp;-&nbsp;(LCR E-Team)&nbsp;-&nbsp;+0.451 3.&nbsp;Matteo Ferrari&nbsp;-&nbsp;(Trentino Gresini MotoE)&nbsp;-&nbsp;+0.548 4.&nbsp;Xavi Cardelus&nbsp;-&nbsp;(Avintia Esponsorama Racing)&nbsp;-&nbsp;+0.941 5.&nbsp;Niccol&ograve; Canepa&nbsp;-&nbsp;(LCR E-Team)&nbsp;-&nbsp;+1.045 6.&nbsp;Josh Hook&nbsp;-&nbsp;(Octo Pramac MotoE)&nbsp;-&nbsp;+1.066 7.&nbsp;Niki Tuuli&nbsp;-&nbsp;(Avant Ajo MotoE)&nbsp;-&nbsp;+1.148 8.&nbsp;Eric Granado&nbsp;-&nbsp;(Avintia Esponsorama Racing)&nbsp;-&nbsp;+1.187 9.&nbsp;Mattia Casadei&nbsp;-&nbsp;(Ongetta SIC58 Squadracorse)&nbsp;-&nbsp;+1.495 10.&nbsp;Jordi Torres&nbsp;-&nbsp;(Pons Racing 40)&nbsp;-&nbsp;+1.528&nbsp;  FP2   Nella sessione del pomeriggio le condizioni atmosferiche e della pista migliorano e si pu&ograve; spingere molto di pi&ugrave; rispetto al mattino. I tempi calano dell&rsquo;ordine dei 10-12&rdquo; rispetto al mattino e Mike Di Meglio stampa il nuovo record della pista in 1&rsquo;44&rdquo;141 davanti a De Angelis per soli 41 millesimi e Casadei per quasi 3 decimi.  Quarto tempo per il belga Xavier Simeon a 330 millesimi da Di Meglio, seguono Ferrari, Canepa, Hook, Torres e Tuuli. Completa la top 10 il leader della classifica Aegerter, staccato di oltre 1&rsquo;1 dal francese Di Meglio.  Nove piloti sul passo del 44 basso-44 alto con Aegerter, Granado e Marcon sul 45 basso-45 alto.  Da Kornfeil 13&deg; a Tulovic 18&deg; ed ultimo tutti sul passo del 46 basso-46 alto.&nbsp;  Programma di domani   Le FP3 di domani mattina sono state cancellate, di conseguenza il programma previsto per domani &egrave; il seguente:  11.45 E-Pole  16.20 Race 1 

Il francese comanda la classifica combinata delle prove libere del venerd&igrave; davanti a De Angelis e Casadei. Domani niente FP3, dritti alla EPole delle 11.45

MotoE Le Mans: Di Meglio profeta in patria

E&rsquo; lo svizzero Dominique Aegerter il vincitore della prima delle due gare sul tracciato di Misano. Il pilota del team Dynavolt Intact ha battuto Matteo Ferrari, poi retrocesso di una posizione, e Jordi Torres. Una gara molto intelligente quella del leader del campionato che a due gare dal termine pu&ograve; gestire il margine di 19 punti proprio su Torres e 21 su Ferrari.  Abbonati a DAZN e guarda la MotoGP&trade;, Moto2 e Moto3  La gara   Torres, partito dalla pole, si fa bruciare da Ferrari che si mette in testa e prova subito ad allungare. Nelle retrovie cadono Marcon e Tulovic. Mentre il tedesco non ripartir&agrave;, l&rsquo;italiano riuscir&agrave; a rimettersi in sella chiudendo, con un gran recupero, in quinta posizione, suo miglior risultato in questa stagione da Rookie di categoria. Gi&ugrave; al primo giro anche il francese Mike Di Meglio.  Rookie che &egrave; anche Dominique Aegerter, ma la sua esperienza nel Mondiale gli permette di gestire al meglio ogni situazione di gara, visto che lo svizzero guida la sua moto come se fosse una Moto2 mandandola dove vuole lui. Anche Torres e Ferrari non scherzano in fatto di pulizia di guida, con lo spagnolo che lascia anche qualche virgola nera per strada.  Gara caratterizzata anche dalle uscite di pista di Granado e Simeon, venuti in contatto alla prima delle Rio, ed anche il pilota di casa De Angelis.  Ferrari ha provato a scappare via ma, ogni volta che metteva qualche decimo, Torres era bravissimo a recuperare, incalzato anche dall&rsquo;arrembante Aegerter.  Negli ultimi giri di gara viene fuori tutta l&rsquo;esperienza di Aegerter. Lo svizzero tenta una prima volta di passare Torres ma lo spagnolo lo ripassa all&rsquo;interno delle Rio. Aegerter per&ograve; non molla e ripassa al Carro mettendosi alle spalle di Ferrari.  Ferrari che, grazie alla scaramuccia Aegerter-Torres, ha preso qualche metro di vantaggio ma Aegerter gli si fa sotto con staccate clamorose.  Ultimo giro   E&rsquo; qui dove esce tutta l&rsquo;esperienza di Aegerter. Aspetta il momento propizio per attaccare e poi lancia il suo attacco. Attacco che arriva alla curva del Carro, impostata molto larga da Ferrari pensando che lo svizzero non arrivasse al sorpasso. Sorpasso riuscito e testa della gara. Le ultime due Misano una passeggiata per lo svizzero che vince la sua seconda gara stagionale. Ferrari, secondo, viene retrocesso per track limits a favore di Torres.  Quarto ma staccato arriva Casadei davanti a Marcon, Canepa, Medina, Hook, Cardelus, Zaccone. Poi Herrera, Kornfeil e Tuuli, penalizzato con un doppio Long Lap Penalty per partenza anticipata.&nbsp;  Grazie a questo successo, sono 19 i punti di vantaggio in classifica di Aegerter su Torres e 21 su Ferrari quando mancano due gare alla fine del Mondiale.  La classifica     MotoGP, GP Emilia Romagna: gli orari TV di Sky, TV8 e DAZN 

Lo svizzero torna alla vittoria con un ultimo giro incredibile davanti a Torres e Ferrari, che perde il secondo posto per i track limits. Titolo pi&ugrave; vicino per lo svizzero quando mancano due gare alla fine del campionato

MotoE GP Emilia Romagna, Gara 1: Aegerter vince e allunga in classifica

Va ad Eric Granado la palma di migliore del venerd&igrave; di libere della MotoE nel secondo appuntamento a Misano. Il brasiliano del team Esponsorama (Avintia) ha anche sbriciolato il record della pista fatto segnare in gara domenica scorsa da Dominique Aegerter in 43&rdquo;3, a sua volta migliore del 43&rdquo;5 della pole di Ferrari.&nbsp;  Il nuovo crono di riferimento a Misano per la categoria &egrave; dunque di 1&rsquo;42&rdquo;910.&nbsp;  Gran passo quello messo in mostra dal brasiliano che ha bisogno di riscattarsi dopo un primo appuntamento a Misano un po&rsquo; cos&igrave; cos&igrave; chiuso in decima posizione. L&rsquo;intenzione del brasiliano &egrave; quella di partire subito forte per dare un segnale ai suoi avversari che lui c&rsquo;&egrave; e lotter&agrave; fino alla fine.  Salvo tre casi (Simeon, Aegerter e Hook) tutto il resto della griglia ha migliorato i tempi fatti segnare la mattina.  De Angelis &egrave; il migliore della pattuglia italiana (anche se &egrave; sanmarinese) con la seconda posizione a due decimi da Granado. Alex ha 45 millesimi di vantaggio sul vincitore di domenica scorsa, Matteo Ferrari, in grande slancio per provare a riconfermarsi campione della categoria. Quarto un ottimo Jordi Torres che tra le due sessioni ha tolto 6 decimi passando dal 43&rdquo;9 di stamattina al 43&rdquo;3 di oggi pomeriggio.&nbsp;  Xavier Simeon al contrario non &egrave; riuscito a migliorare il crono della mattina fermandosi sul 43&rdquo;7 ma il 43&rdquo;4 mattutino gli &egrave; bastato per rimanere al quinto posto nel combinato. Ottimo anche il sesto posto di Tommaso Marcon, 8 decimi tolti dal tempo di questa mattina, davanti a Di Meglio, Aegerter, Tulovic e Zaccone che chiude la top 10.&nbsp;  Casadei e Canepa sono rispettivamente 11&deg; e 12&deg; con il genovese un po&rsquo; pi&ugrave; in difficolt&agrave; in questa stagione rispetto all&rsquo;anno scorso. Miglioramento minimo per Canepa, solo pochi millesimi tolti rispetto a questa mattina.&nbsp;  Il finlandese Tuuli &egrave; in 13^ posizione davanti a Medina, Hook, Maria Herrera, Xavi Cardelus e Jakub Kornfeil a chiudere la lista dei 18 classificati.&nbsp;  La classifica combinata     MotoGP, GP Emilia Romagna: gli orari TV di Sky, TV8 e DAZN 

Il brasiliano del team Avintia chiude al comando, con record della pista, la classifica combinata dei tempi. Classifica molto corta con 11 piloti in un 1&rdquo;

MotoE Emilia Romagna: Granado il migliore del venerd&igrave;

Dominique Aegerter si conferma il pi&ugrave; veloce della MotoE in questo weekend a Jerez: lo svizzero aveva gi&agrave; siglato il miglior crono nelle libere1, e il suo miglior giro era rimasto imbattuto nel secondo turno di prove libere.  Le prove libere si erano concluse con Aegerter al comando con il tempo di 1&rsquo;48&rsquo;&rsquo;024, davanti a Eric Granado, Mattia Casadei, Alex De Angelis e Matteo Ferrari, autore del quinto tempo. Dominique Aegerter si &egrave; confermato il pi&ugrave; veloce anche nella e-Pole. Il pilota Dynavolt Intact GP &egrave; stato l&#39;ultimo ad entrare in pista e si &egrave; assicurato la partenza dalla prima casella domani, nel GP dell&#39;Andalusia.    Cronologia della ePole   Il primo a scendere in pista &egrave; stato lo spagnolo Jakub Kornfeil (WithU Motorsport), con un giro in 1: 50.229, seguito da Maria Herrera (OpenBank Aspar Team) che ha battuto l&rsquo;avversario e si &egrave; messa in testa ma il suo tempo &egrave; cancellato, per aver oltrepassato il track limit.  E&rsquo; stata poi la volta di Alessandro Zaccone: il portacolori del team Trentino Gresini MotoE&nbsp; ha preso il comando, fermando il cronometro in 1:49.734, ma il suo tempo &egrave; stato battuto da Josh Hook (Octo Pramac MotoE) che ha girato in 1:49.225.  Sono poi scesi in pista Lukas Tulovic (Tech3 MotoE), che ha migliorato il crono di Hook con un gap di 681 millesimi. Niccol&ograve; Canepa (LCR E-Team) ha poi segnato il secondo miglior tempo, ma poco dopo &egrave; stato scalzato da da Jordi Torres (Pons Racing 40).  Il campione in carica Matteo Ferrari (Trentino Gresini MotoE) ha completato il suo giro in 1:48.425 ed &egrave; balzato in testa alla tabella dei tempi.  Eric Granado (Avintia Esponsorama Racing) ha commesso un paio di sbavature che lo hanno relegato in quarta posizione.  L&#39;ultimo ad entrare in pista &egrave; stato Dominique Aegerter che, dopo aver dominato la FP3 questa mattina, ha siglato la sua prima pole position fermando il cronometro sull&rsquo;1:48.158, assicurandosi la partenza al palo per il Gran Premio di Andalusia. In prima fila con lui il nostro Matteo Ferrari e Lukas Tulovic.  La top ten della ePole   1. Dominique Aegerter (Dynavolt Intact GP) - 1:48.158  2. Matteo Ferrari (Trentino Gresini MotoE) + 0.267  3. Lukas Tulovic (Tech3 E-Racing) + 0.367  4. Eric Granado (Avintia Esponsorama Racing) + 0.418  5. Jordi Torres (Pons Racing 40) + 0.585  6. Alejandro Medina (Openbank Aspar Team) + 0.608  7. Alex de Angelis (Octo Pramac MotoE) + 0.705  8. Mattia Casadei (Ongetta SIC58 Squadracorse) + 0.739  9. Niccolo Canepa (LCR E-Team) + 1.048  10. Josh Hook (Octo Pramac MotoE) + 1.097  Marquez: &ldquo;Ci ho provato. Ora posso dormire tranquillo&rdquo; 

Secondo tempo per il campione del mondo Matteo Ferrari, settimo per il sanmarinese De Angelis. In top ten Casadei e Canepa &nbsp;

GP Andalusia, pole per Aegerter in MotoE

A differenza della altre tre classi iridate, oggi sul circuito di Jerez la MotoE ha disputato tre sessioni di prove, ma l&rsquo;ultima &egrave; stata interrotta anzitempo da una bandiera rossa esposta per la caduta di Alessandro Zaccone. Il tempo a disposizione si &egrave; cos&igrave; concluso in anticipo, ma una cosa ha accomunato i tre turni: la leadership ha sempre portato il nome di Dominique Aegerter.  Lo svizzero, fino allo scorso anno pilota di Moto2, &egrave; un debuttante nella classe elettrica ma con la Energica Ego Corsa del team Intact GP &egrave; riuscito fin da subito a instaurare un ottimo feeling che l&rsquo;ha portato a stampare il miglior tempo assoluto della giornata in 1&rsquo;48.596.  Jerez scalda i motori, tutto pronto per i test - FOTO  Una prestazione la sua che mette subito in guardia il campione in carica Matteo Ferrari, terzo con la moto del team Gresini, che paga quasi mezzo secondo di ritardo dal primo ed &egrave; preceduto da uno dei suoi sfidanti al titolo nella passata stagione, il brasiliano Eric Granado, portacolori del team Avintia Esponsorama Racing.  Quarto tempo per Xavier Simeon, a solo un decimo da Ferrari, seguito da Alex De Angelis e da Mike Di Meglio, con il francese che &egrave; il primo pilota a pagare un distacco di oltre un secondo dalla vetta. In settima posizione troviamo un nostro connazionale, Niccol&ograve; Canepa, pilota del team LCR, mentre in undicesima piazza ha chiuso Tommaso Marcon, debuttante nella classe e convalescente da una lesione ad un legamento crociato di un ginocchio.  Marcon apre un trio tutto italiano, con Mattia Casadei e Alessandro Zaccone che lo seguono, e il portacolori del team Gresini caduto nella terza sessione che fortunatamente non ha riportato alcuna conseguenza fisica.  Ufficiale: Kornfeil in MotoE al posto di Bradley Smith 

Debuttante nella classe elettrica, lo svizzero &egrave; stato il leader dell&rsquo;intera giornata davanti al brasiliano Eric Granado e al campione in carica Matteo Ferrari

Test MotoE a Jerez: Aegerter grande protagonista

Il 20 maggio 2012 rappresenta una data storica per i piloti di nome Rossi: quel giorno Valentino conquist&ograve; il suo miglior risultato con la Ducati, giungendo secondo nel GP Francia davanti al campione del Mondo in carica della MotoGP, Casey Stoner. Tre ore prima, il francese Louis contribu&igrave; a incrementare il palmares dei Rossi, vincendo la gara della Moto3. E proprio grazie a quest&rsquo;ultimo i Rossi sono a soltanto quattro vittorie nel Motomondiale dagli Agostini, 119 a 123. Ai 115 trionfi di Vale vanno aggiunti i tre di pap&agrave; Graziano e l&rsquo;unica affermazione iridata di Louis, che &egrave; soltanto omonimo della famiglia di Tavullia.  Un successo difficilmente prevedibile dopo le sue prime prestazioni nel Mondiale: nei primi 21 GP, tutti corsi in 125, la maggior parte con la Honda, i restanti con l&rsquo;Aprilia, l&rsquo;allora ventiduenne Louis non era mai approdato in zona punti. Neppure la rottura di questo tab&ugrave;, al GP Repubblica Ceca 2010 in cui fu 14&deg;, gli consent&igrave; di invertire la tendenza.  Almeno fino all&rsquo;approdo, nel 2011, nel Team Matteoni, con cui and&ograve; a punti in nove gare su 16. E quando, l&rsquo;anno dopo, la ottavo di litro venne pensionata per lasciare spazio alla Moto3, Rossi riusc&igrave; a esprimere buona parte del suo potenziale con una FTR-Honda gestita dal Racing Team Germany.  In Qatar, all&rsquo;esordio della nuova categoria, stamp&ograve; il terzo tempo in qualifica, anche se poi in gara fu soltanto nono. All&rsquo;appuntamento seguente, a Jerez, si port&ograve; in testa prima di perdere l&rsquo;anteriore e rimediare uno &ldquo;zero&rdquo;. Un&rsquo;altra caduta, all&rsquo;Estoril, fiacc&ograve; il morale di Louis proprio alla vigilia della gara casalinga, a Le Mans. Casalinga in tutti i sensi, perch&eacute; Rossi &egrave; nato proprio a Le Mans nel 1989.  &quot;Non devi esercitare troppa pressione su te stesso e cadere nella trappola di voler fare troppo bene&nbsp; - raccontava ai giornalisti suoi connazionali - per me questo GP &egrave; una gara come le altre. L&rsquo;unica differenza &egrave; che in fondo sono molto pi&ugrave; richiesto dai media!&quot;.   Dopo un deludente 17&deg; posto in FP1, Louis trov&ograve; fiducia, piazzandosi terzo nelle FP2. Le qualifiche, disputate sotto l&rsquo;acqua, lo relegarono per&ograve; in fondo alla quinta fila, a oltre due secondi e sette decimi dalla pole da Maverick Vi&ntilde;ales, complici gli impegni multipli a cui lo costringeva l&rsquo;assenza di un manager: &quot;Il telefono suonava in continuazione, durante le prove non avevo il tempo di fare nulla, &egrave; stata durissima anche concentrarsi per la gara&quot;. Colpa degli 80 ospiti che aveva invitato, alcuni suoi sponsor personali, altri potenziali partner. Con simili presupposti, le sue dichiarazioni post-qualifica non furono particolarmente bellicose: &quot;Devo saper tenere i piedi per terra e non lasciarmi trasportare. Per prima cosa devo essere regolarmente nella Top 10. Poi dovremo puntare a salire di livello e inseguire la Top 5. Infine, il mio obiettivo &egrave; quello di sforzarmi a fare meglio, in ogni GP senza errori&quot;.   A meno di 24 ore dalla gara restava da risolvere un problema, e nessun membro del suo team avrebbe potuto metterci una pezza. Louis non aveva un posto dove trascorrere la notte perch&eacute; aveva prestato il suo camper agli ospiti mentre la casa di suo padre era stipata di gente. Cos&igrave; buss&ograve; alla porta della nonna per dormire su un materasso sistemato alla bell&rsquo;e meglio sul pavimento. Non certo l&rsquo;ideale prima di una giornata di lavoro importante. &quot;Potrebbe esser peggio, potrebbe piovere&quot; avrebbe detto Igor (Frankenstein Junior) in una simile situazione. E infatti quella domenica il cielo scaric&ograve; centimetri su centimetri di acqua, ma non riusc&igrave; a tenere lontani dal circuito 80.025 spettatori.    Quando fu dato il via della gara, la temperatura dell&rsquo;aria era di 15 gradi e quella dell&rsquo;asfalto soltanto di 11. Tali condizioni consigliarono ai piloti una condotta di gara attenta, ma soltanto in avvio, perch&eacute; poi inizi&ograve; il valzer delle scivolate. Unica eccezione Louis, deciso a giocarsi il tutto e per tutto. Con una partenza fulminea infil&ograve; nove avversari nel primo giro, poi si acquiet&ograve; fino all&rsquo;ottava tornata. A met&agrave; gara, con il sorpasso su Luis Salom entr&ograve; nella Top 5.  Le cadute di Hector Faubel e Jakub Kornfeil, primo e terzo, lo portarono in terza posizione e con l&rsquo;uscita di Salom, primo degli inseguitori, il podio sembrava in cassaforte: il trio di testa aveva 17 secondi di margine. Ma dopo tre giri anche Miguel Oliveira, passato a condurre, fin&igrave; a terra. Soltanto nove secondi dopo analoga sorte tocc&ograve; a Vi&ntilde;ales che ne aveva rilevato la posizione. Sembrava di assistere a una maledizione, ma Rossi non aveva pi&ugrave; avversari nelle vicinanze e un tesoretto di 22 secondi su Sandro Cortese. Mancavano per&ograve; ancora sette giri, i pi&ugrave; lunghi della carriera di Rossi: &quot;Dopo tre quarti di gara in gruppo mi sono ritrovato da solo, non dovevo abbassare il ritmo perch&eacute; a farlo sotto la pioggia rischi di cadere. Negli ultimi cinque giri ho sofferto moltissimo&quot;.&nbsp;   Per effetto della caduta del tedesco di origini italiane, Rossi tagli&ograve; il traguardo con 27 secondi su Alberto Moncalvo e quasi 29 su Alex Rins. Soltanto 15 piloti furono classificati e soltanto i primi 10 a pieni giri.  &quot;Che corsa incredibile - dichiar&ograve; Rossi dopo il podio - vincere a Le Mans, davanti al pubblico completamente impazzito &egrave; stato meraviglioso, davanti ai miei amici, alla mia famiglia, ai miei partner. Non ho cercato n&eacute; voluto essere in testa. La mia priorit&agrave; era correre una gara intelligente. Mi sarebbe bastato arrivare tra i primi cinque. Ero pi&ugrave; motivato degli altri perch&eacute; ero a casa e non avevo un campionato da gestire. E onestamente non pensavo che Vi&ntilde;ales sarebbe caduto&quot;. La vittoria di un pilota di casa nel GP Francia mancava da quattro anni, dal successo di Mike Di Meglio.    In gara, il miglior giro di Rossi fu soltanto il sesto ma i cinque che erano stati pi&ugrave; veloci finirono tutti gambe all&rsquo;aria. &quot;Stavo aspettando gli errori degli altri. Ho corso una gara intelligente, per compensare l&rsquo;errore di Jerez. Quando hanno iniziato a spingere sono caduti&quot;.   Il francese era per&ograve; consapevole di doversi confermare in altre condizioni: &quot;Non sono un grande pilota perch&eacute; ho vinto un GP sotto la pioggia. Per diventarlo ora devo trionfare sull&rsquo;asciutto. Questa vittoria &egrave; un risultato ma &egrave; anche l&rsquo;inizio di qualcosa. Spero di avere pi&ugrave; opportunit&agrave; adesso&quot;. Quell&rsquo;anno fu quarto a Barcellona, quinto ad Assen e sesto a Valencia, poi sal&igrave; in Moto2 dove raggranell&ograve; la miseria di 31 punti in 51 GP.  Il 20 maggio 2012 sembrava l&rsquo;inizio di una fase luminosa per il binomio Rossi-Rossa di Borgo Panigale e per Louis. Invece fu soltanto un temporale primaverile. 

Il GP Francia 2012 fu un lampo isolato per i Rossi: Valentino port&ograve; la Ducati al secondo posto in MotoGP, Louis si aggiudic&ograve; la Moto3 sotto il diluvio. &quot;Non partivo per vincere mi bastava la Top 5...&quot;

Ritorno al Futuro, Louis Rossi: &ldquo;Non sono Vale, ma vinco&rdquo;

E&#39; ufficiale, Jakub Kornfeil prender&agrave; il posto di Bradley Smith in MotoE. Quella che fino a poche ore fa era solo un&#39;ipotesi, adesso, con l&#39;annuncio dato dal sito ufficiale MotoGP &egrave; diventata concreta.  Il pilota ceco andr&agrave; a sostituire Smith che a sua volta preder&agrave; il posto di Andrea Iannone in Aprilia, almeno per le prime gare di questa stagione 2020.  Il ritorno di Kornfeil   Dopo una decennale esperienza nel Motomondiale, dal suo debutto nella 125cc nel 2009, fino all&#39;ultima stagione 2019 in Moto3, Kornfeil andr&agrave; a correre per questo 2020 al WithU Motorsport team al posto di Bradley Smith. Nel Motomondiale Kornfeil ha disputato un totale di 182 Gran Premi e ha guadagnato 5 podi e una pole position in Moto3. La scorsa stagione &egrave; stato sul podio in un&#39;occasione e si &egrave; piazzato quattordicesimo in classifica generale per poi decidere ad inizio 2020 di lasciare il mondo delle competizioni per problemi economici. Grazie a questa nuova occasione, quindi, Kornfeil si riunir&agrave; con Johan Stigefelt e Razlan Razali, dopo due stagioni al fianco del SIC Racing Team.  &ldquo;Benvenuto Jakub&rdquo;   A parlare di questa decisione &egrave; quindi il team principal Matteo Ballarin: &rdquo;Questo &egrave; sicuramente un anno molto strano per tutti in molti modi: WithU Motorsport inizier&agrave; la stagione con un nuovo pilota. Diamo il benvenuto a Jakub Kornfeil, un pilota con molta esperienza nel Campionato mondiale Moto3 e in cui confidiamo di ottenere grandi risultati in MotoE. Jakub parteciper&agrave; alla prima gara a Jerez con pochissimi giri fatti con una MotoE, ma si tratta di un Campionato molto giovane in cui diversi piloti non hanno ancora corso&rdquo;.  &quot;Per quanto riguarda Bradley Smith - ha proseguito -, sono triste da un lato, perch&eacute; mi sarebbe piaciuto che lottasse di nuovo per grandi risultati in MotoE. D&#39;altro canto, sono molto contento per lui. Ha una grande opportunit&agrave; in MotoGP e spero che otterr&agrave; grandi risultati e che lo celebreremo insieme&rdquo;.  Ecco il calendario MotoE per la stagione 2020  &ldquo;Non ho parole&rdquo;   Anche Kornfeil ha espresso la sua gioia relativa a questa decisione: &rdquo;Non ho parole per descrivere ci&ograve; che provo in questo momento. Voglio ringraziare il team WithU Motorsport per l&#39;opportunit&agrave; che mi stanno offrendo; a dire il vero, non me lo aspettavo in questo momento dell&#39;anno. Ho lavorato con alcuni membri del team in passato e sono davvero entusiasta di incontrarli di nuovo e far parte di una famiglia cos&igrave; grande, con grandi piloti in tutte le classi. Sono pronto per questa nuova sfida e dar&ograve; il massimo. Il mio primo contatto con la MotoE sar&agrave; a Jerez durante la settimana del GP di Spagna, quindi dovr&ograve; adattarmi rapidamente a una moto completamente nuova e alle competizioni. Da questo momento in poi, mi allener&ograve; con moto grandi per abituarmi a simili dimensioni. Il mio obiettivo per il 2020 &egrave; fare passi avanti giorno per giorno e guidare pi&ugrave; velocemente ogni volta che uscir&ograve; in pista. Lavorer&ograve; sodo per raggiungere tutte le aspettative e godere di questa grande opportunit&agrave;&quot;.  Gresini: &ldquo;La MotoE pu&ograve; convivere benissimo con i motori a scoppio&rdquo; 

Il pilota ceco andr&agrave; a prendere il posto del collaudatore Smith che in questo 2020 sostuir&agrave; Iannone in Aprilia

Ufficiale: Kornfeil in MotoE al posto di Bradley Smith

Jakub Kornfeil di ritorno nel Mondiale in questa stagione 2020? Le ipotesi ci sono e metterebbero il pilota ceco in sella ad una MotoE, per la precisione quella del WithU Motorpsort MotoE Team lasciata vuota, al momento, da Bradley Smith.  Il pilota e tester Aprilia, infatti, &egrave; stato chiamato a sostituire Andrea Iannone, coinvolto nel caso doping, per le prime gare di questa stagione 2020.  Passaggio di consegne   Ancora non &egrave; niente di certo, ma come riportato dal sito ceco MotoGP CZ/SK Jakub Kornfeil che ad inizio 2020 aveva annunciato la fine della sua carriera nel mondo dei motori per motivi economici, potrebbe essere il prescelto per sostituire Smith in MotoE.  Del resto, la scelta di non gareggiare pi&ugrave; gi&agrave; da questo 2020 con il team BOE Skull Rider in Moto3, era stata molto sofferta e verteva soltanto su fattori economici.  Per lui, quindi, se l&#39;ipotesi dovesse trasformarsi in realt&agrave; sarebbe una bella occasione per rientrare nel Campionato del mondo anche se in sella ad una moto elettrica.  Quel che &egrave; certo &egrave; che Bradley Smith non potr&agrave; prendere parte a due gare di due categorie diverse in uno stesso fine settimana, per questo un pilota che lo sostituisca in tempi brevi &egrave; necessario.  Gare ravvicinate   In questa stagione 2020, con un calendario molto ravvicinato, la MotoE correr&agrave; molti degli stessi granpremi della MotoGP ad iniziare da Jerez nelle date del 19 e 26 luglio per proseguire a Misano il 13 e 20 settembre e concludersi a Le Mans l&#39;11 ottobre.  Ferrari: &ldquo;Voglio sfatare la cabala, vincendo ancora in MotoE&rdquo; 

L&#39;ipotesi potrebbe essere pi&ugrave; che plausibile visto che Smith, almeno nelle prime gare della stagione, prender&agrave; il posto di Andrea Iannone in Aprilia

MotoE: Kornfeil possibile sostituito di Bradley Smith?

Rivoluzione nel team Bo&eacute; Skull Rider Facile Energy: la squadra aveva annunciato Kornfeil e Yurchenko come piloti per il 2020, invece sar&agrave; al via con due italiani: i prescelti sono Davide Pizzoli e Riccardo Rossi, che portano a quota 9 i portacolori azzurri nella classe cadetta: gli altri sono Niccol&ograve; Antonelli, Tony Arbolino, Romano Fenati, Dennis Foggia, Andrea Migno, Stefano Nepa, Celestino Vietti.  I piloti   Ventenne romano, Davide Pizzoli inizier&agrave; subito dei test privati a Valencia prima di disputare la sua prima stagione completa in Moto3. Finora, infatti, ha disputato solo alcuni Gran Premi come wild card e lo scorso anno ha sostituito Niccol&ograve; Antonelli nel team SIC 58 Squadra Corse ad Aragon e Jaume Masi&agrave; in Thailandia con il team di Fiorenzo Caponera. Nel suo curriculum ci sono anche gare nel mondiale Supersport &ndash; nel 2017 &ndash; e nel CEV, dove ha disputato quattro stagioni: dal 2014 al 2016 e poi nel 2018.  Il genovese Riccardo Rossi, 18 anni, arriva da una stagione con il team Gresini, con il quale aveva gi&agrave; corso nel CIV: per lui &egrave; dunque la seconda stagione iridata, dopo un 2019 difficile, dove ha concluso a punti soltanto quattro volte, con il miglior piazzamento in tredicesima posizione in Thailandia.  Anche per lui ora ci sono in programma i test a Valencia, per cominciare a prendere confidenza con la KTM del team Bo&eacute; Skull.  Kornfeil dice basta: mai pi&ugrave; gare da professionista 

I due italiani saranno al via con i colori del team Bo&eacute; Skull Rider, al posto degli annunciati Kornfeil e Yurchenko. Diventano 9 gli azzurri nella classe cadetta

Pizzoli e Rossi nel mondiale Moto3

Jakub Kornfeil si ferma. Il ventiseienne di Kyjov ha annunciato il ritiro, appena prima dell&rsquo;inizio della stagione 2020.  Malgrado dovesse schierarsi con il team Skull Rider, Jakub ha scritto un post social e lo ha divulgato, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a questa decisione: &ldquo;Nell&rsquo;ultimo round di Valencia, non sapevo che quella sarebbe stata la mia ultima gara - le parole di Kornfeil - non lo avrei lontanamente immaginato. La mia vita da professionista si &egrave; conclusa, ed il motivo di questa sofferta ma inevitabile scelta va ricondotto al denaro. Con il budget a mia disposizione, sarei arrivato sino al Gran Premio del Mugello. Continuare, senza sapere come fare pi&ugrave; in l&agrave;, non ne sarebbe valsa la pena. Avrei voluto correre tranquillo, senza quel pensiero, Purtroppo, &egrave; cos&igrave;&rdquo;,  Dopo le spiegazioni, i ringraziamenti: &ldquo;Agli sponsor, agli amici, al pubblico. Senza tutti gli aiuti, non avrei raccolto niente. In ogni gara, ho dato tutto ci&ograve; che avevo, mi sento un vincitore sebbene io un titolo non lo abbia mai centrato. La mia famiglia mi ha aiutato e seguito, con loro ho realizzato il mio sogno&rdquo;.  L&rsquo;ex (da oggi bisogna chiamarlo cos&igrave;) pilota della Repubblica Ceca ha sempre corso nel Motomondiale. Tre stagioni in 125 ed otto nella Moto3. Per lui, uno score complessivo di 5 podi, 2 pole ed un giro veloce. 

Jakub lascia ancora prima di iniziare la stagione 2020, a causa di insufficienti risorse economiche

Kornfeil dice basta: mai pi&ugrave; gare da professionista

        Qualifiche bagnate, qualifiche fortunate? Pu&ograve; dirlo forte Niccol&ograve; Antonelli che in Giappone, con la pista bagnata, &egrave; riuscito a strappare la pole position a tutti gli avversari risalendo dal Q2.Il pilota del team Sic58 Squadra Corse ha firmato la pole in 2:09.293 davanti a Alonso Lopez e al suo compagno di team Tatsuki Suzuki.Sesto posto, invece, per il leader del mondiale Lorenzo Dalla Porta riuscito a piazzarsi davanti ad Aron Canet, ottavo. DAL Q2 - E' stato un Q2 sciagurato per gli italiani in pista quello di Motegi, dove soltanto Niccol&ograve; Antonelli insieme ad Alonso Lopez, Sergio Garcia e Makar Yurchenko &egrave; riuscito a risalire in Q1.Sono rimasti a guardare, invece, i due alfieri del team Snipers Tony Arbolino (quart'ultimo) e Romano Fenati, ma anche Stefano Nepa, Riccardo Rossi e Dennis Foggia.Per Arbolino il sogno del mondiale sembra molto lontano in questo momento, anche se niente, nella piccola categoria &egrave; scontato. IL Q1 &ndash; E' stato invece una tigre Niccol&ograve; Antonelli, rientrato dopo un infortunio al braccio, a prendersi la pole position. Per lui e per il suo compagno di team Suzuki, le qualifiche giapponesi sono state un vero e proprio slancio per riuscire a fare bene anche in gara domani.In quarta posizione &egrave; arrivato Makar Yurchenko, quinto Sergio Garcia a dimostrazione che, in questo caso, il passaggio dal Q2 &egrave; stato molto importante per capire le condizioni del tracciato.Sesta piazza, invece, per Lorenzo Dalla Porta che domani dovr&agrave; cercare da subito di recuperare le posizioni iniziali anche se ha dalla sua il fatto che Aron Canet parti&agrave; in ottava posizione.Il nono posto &egrave; andato al pilota italiano dello Sky Sport Racing team VR46 Celestino Vietti, mentre in classifica, c'&egrave; da scendere fino al quindicesimo posto per trovare un altro italiano, ovvero Andrea Migno piazzatosi alle spalle di Ramirez, Arenas e Binder. La classifica Niccol&ograve; Antonelli 2:09.293Alonso Lopez 2:09.379Tatsuki Suzuki 2:09.626Makar Yurchenko 2:09.694Sergio Garcia 2:09.700Lorenzo Dalla Porta 2:10.104Jakub Kornfeil 2:10.156Aron Canet 2:10.159Celestino Vietti 2:10.350Gabriel Rodrigo 2:10.377       

Bene anche Dalla Porta e Vietti, disastro Arbolino e Fenati

Moto3, qualifiche Giappone: la pole è di Niccolò Antonelli

        E' ripartita la corsa al mondiale nella classe Moto3 con le prove libere del venerd&igrave; di Motegi.Ad essere in testa, dopo i primi due turni &egrave; Andrea Migno che ha iniziato nel migliore dei modi il weekend giapponese con un tempo di 1:56.742.Bene, tra gli italiani, anche Celestino Vietti Ramus e Lorenzo Dalla Porta che per vincere la gara e portare a casa punti importanti per la lotta al mondiale, dovr&agrave; fare molto di pi&ugrave;. COME E' ANDATA &ndash; Sono iniziate nel migliore dei modi le prove libere per l'italiano Andrea Migno che per il prossimo hanno torner&agrave; a correre con lo Sky Racing team VR46.Intanto, in Giappone ha stampato il miglior tempo del venerd&igrave; in 1:56.742 staccando Marcos Ramirez, secondo di circa un decimo.In terza piazza, invece, si &egrave; portato l'alfiere del team Petronas Sprinta Racing John McPhee che ha chiuso davanti a Jakub Kornfeil e Gabriel Rodrigo.Doppietta italiana in sesta e settima posizione con Celestino Vietti Ramus (Sky Racing team VR46) e con il giapporiccionese del team SIC58 Squadra Corse Tatsuki Suzuki.Dietro di loro sono arrivati Darryn Binder e Kaito Toba, mentre ha chiuso la top ten Albert Arenas.L'undicesima e dodicesima posizione, valevoli ugualmente per un posto diretto in Q1, invece, sono state occupate dai due diretti avversari nella lotta al mondiale: Lorenzo Dalla Porta e Aron Canet che nel primo turno di prove libere avevano ottenuto posizioni decisamente migliori, ovvero erano arrivati primo e secondo.Weekend che per ora non ha preso il volo, invece, per gli altri italiani come Stefano Nepa, quindicesimo, Nicol&ograve; Antonelli diciannovesimo, Riccardo Rossi ventitresimo e Tony Arbolino ventiquattresimo.Ancora pi&ugrave; giu, sono arrivati Romano Fenati ventiseiesimo e Dennis Foggia ventottesimo.Per domani, giornata di qualifiche, sembra prevista la pioggia. La classifica:Andrea Migno 1:56.742Marcos Ramirez 1:56.839John McPhee 1:56.877Jakub Kornfeil 1:57.037Gabriel Rodrigo 1:57.037Celestino Vietti 1:57.081Tatsuki Suzuki 1:57.082Darryn Binder 1:57.093Kaito Toba 1:57.114Albert Arenas 1:57.191Lorenzo dalla Porta 1:57.194Aron Canet 1:57.195Ai Ogura 1:57.227Ayumu Sasaki 1:57.267       

Gli italiani hanno concluso questa prima giornata di prove libere tra alti e bassi

Moto3, prove libere Motegi: in testa c'è Andrea Migno

        A Buriram era attesa la pioggia dalle prove libere uno di stamani e invece il meteo ha concesso una giornata con asfalto asciutto per le tre classi della Motogp. In Moto3 i piloti hanno inziato fin da subito ad infilare giri veloci con Andrea Migno che ha dato il via alle danze risultando il pi&ugrave; veloce delle Fp1 con un tempo di 1:42.789 che nessun pilota nelle Fp2 &egrave; riuscito ad eguagliare.Il pilotino italiano, che dal prossimo anno torner&agrave; allo Sky Racing team VR46, ha quindi iniziato nel migliore dei modi il weekend thailandese &ldquo;portandosi dietro&rdquo; anche Tony Arbolino e il giapporiccionese del team SIC58 Squadra Corse Tatsuki Suzuki. COME E' ANDATA - Profuma gi&agrave; d'Italia il circuito di Buriram, dove gli italiani della classe cadetta hanno dato spettacolo in questa prima giornata infilando una tripletta tricolore.Con i tre primi posti presi da Migno, Arbolino (Team Snipers) e Suzuki, la quarta piazza &egrave; andata invece all'argentino Gabriel Rodrigo, ma in quinta posizione &egrave; arrivato un altro italiano, ovvero il portacolori dello Sky Racing team VR46 Dennis Foggia.Al sesto posto della classifica dei tempi combinati si &egrave; portato invece Jakub Kornfeil, settimo Makar Yurchenko.A chiudere la top ten Alonso Lopez, Ayumu Sasaki e Albert Arenas.A rientrare nelle posizioni valevoli per l'accesso diretto in Q2, se domani dovesse piovere, sono stati anche i due piloti che in questo momento si stanno contendendo il titolo iridato: Lorenzo Dalla Porta e Aron Canet.Il primo, il pilota italiano del team Leopard, si &egrave; piazzato in dodicesima posizione, mentre Aron Canet lo spagnolo del team di Max Biaggi (Max Racing team) si &egrave; aggiudicato la quattordicesima piazza.Da segnalare anche la diciannovesima posizione di Stefano Nepa, la ventesima di Celestino Vietti e la venticinquesima di Riccardo Rossi.Tutto &egrave; quindi rimandato a domani per le Fp3, ma i buoni risultati degli italiani di oggi fanno ben sperare sia in ottica qualifiche che in ottica gara. La classifica Andrea Migno 1:42.789Tony Arbolino 1:43.041Tatsuki Suzuki 1:43.067Gabriel Rodrigo 1:43.107Dennis Foggia 1:43.210Jakub Kornfeil 1:43.216Makar Yurchenko 1:43.220Alonso Lopez 1:43.458Ayumu Sasaki 1:43.481Albert Arenas 1:43.557Marcos Ramirez 1:43.577Lorenzo Dalla Porta 1:43.583Kaito Toba 1:43.591Aron Canet 1:43.602       

Sono andati forte gli italiani nella prima giornata di prove libere a Buriram con una tripletta nelle prime posizioni

Moto3 Buriram, day1: Migno vola davanti ad Arbolino e Suzuki

Prendersi la pole pur dovendo passare per la Q1 non &egrave; stato un problema sulla pista asciutta di Aragon per Aron Canet. Lo spagnolo pur non brillando nelle libere ha ottenuto il miglior tempo mettendo ben sette decimi tra lui e Ai Ogura, che partir&agrave; dal secondo posto sulla grigia di partenza.  DALLA PORTA DIETRO - Terzo a sorpresa l&#39;ottimo Carlos Tatay, alla sua seconda gara nel mondiale come wild card, quarto Jakub Kornfeil. Il migliore tra gli italiani &egrave; Celestino Vietti, quinto, nonostante una piccola frattura a un piede. Tony Arbolino &egrave; settimo, il vincitore di Misano, Taszuki Suzuki &egrave; ottavo, mentre &egrave; piuttosto attardato il leader della classifica iridita, Lorenzo Dalla Porta, che partir&agrave; solo 12&deg;. Davanti a lui c&#39;&egrave; Dennis Foggia. Domenica, vi ricordiamo, semaforo verde alle ore 11.20.  QUI LA CLASSIFICA UFFICIALE DELLA POLE 

Lorenzo Dalla Porta &egrave; solo 12&deg;. Vietti, 5&deg;, il migliore degli italiani.

Moto3 Aragon, qualifiche: Biaggi si prende la pole con Canet

Inizia nel segno di Tatsuki Suzuki il venerd&igrave; mattina di prove libere della Moto3 per poi proseguire, nel pomeriggio, con il miglior tempo nelle Fp2 e dell&#39;intera giornata di Andrea Migno che ha beffato il giapporiccionese negli ultimi secondi a disposizione. I tempi di oggi saranno molto utili in vista delle Fp3 di domani in quanto il meteo ha promesso pioggia e la classifica dei tempi combinati di oggi potrebbe mandare i pilotini della Moto3 direttamente in Q2.  COME E&#39; ANDATA - Andrea Migno, che proprio ieri ha annunciato la firma del nuovo contratto per il 2020 che lo vedr&agrave; in sella alla Ktm dello Sky Racing VR46 insieme a Celestino Vietti Ramus, si &egrave; lanciato nell&#39;ultimo giro utile di questo primo giorno di prove libere riuscendo a guadagnare un 1:58.566 e scavalacando il best score di Tasuki Suzuki di 1:58.652. Il giapporiccionese del team Sic58 Squadre Corse, dopo la vittoria a Misano &egrave; apparso molto in forma tanto da essere stato il pi&ugrave; veloce delle Fp1 e per poco anche delle Fp2. A rientrare nei primi importanti quattoridici posti oltre ai gi&agrave; citati Migno e Suzuki, &egrave; stato anche Tony Arbolino, davanti a Jaume Masia e Ayumu Sasaki. In quinta posizione si &egrave; piazzato invece Filip Salac, mentre in settima Riccardo Rossi, il pilota italiano del team Gresini che per domani, ha detto ai microfoni di Sky, si augura una gran pioggia in modo da poter avere l&#39;accesso diretto al Q2. Se l&#39;ottava, nona e decima piazza sono andate a MCPhee, Ogura e Arenas, in undicesima troviamo il leader del mondiale Lorenzo Dalla Porta, un po&#39; affannato nelle Fp1 e capace, nelle Fp2 di recuperare due posizioni. Qualche problema di troppo, invece per lo Sky Racing team VR46, con Dennis Foggia diciassetesimo e lo sfortunato Celestino Vietti ventisettesimo. Il pilotino dello Sky Racing Team ha avuto un brutto highside nei primi minuti a disposizione delle prove libere della mattina procurandosi una frattura al dito mignolo del piede sinistro. Resta fuori dai quattordici anche Aron Canet, sedicesimo, e in lotta per il titolo insieme a Dalla Porta.  La classifica dei tempi combinati: Andrea Migno 1:58.566 Tatsuki Suzuki 1:58.652 Tony Arbolino 1:58.732 Jaume Masia 1:58.784 Ayumu Sasaki 1:59.014 Filip Salac 1:59.103 Riccardo Rossi 1:59.116 John McPhee 1:59.122 Ai Ogura 1.59.134 Albert Arenas 1:59.184 Lorenzo Dalla Porta 1:59.260 Jakub Kornfeil 1:59.318 Alonso Lopez 1:59.369 Gabriel Rodrigo 1:59.454 

Tripletta italiana subito ad Aragon con Migno, il giapporiccionese Suzuki e Arbolino

Moto3 Aragon, day1: Migno strappa il primo pass di giornata

        La prima giornata di prove libere della piccola categoria al Misano World Circuit Marco Simoncelli va al pilota dell'Angel Nieto team Albert Arenas che ha firmato il giro veloce in 1:42.824.In questa prima giornata i piloti italiani, hanno ben figurato anche se tra alti e bassi. Ma a Misano siamo solo all'inizio e la strada verso la gara di domenica &egrave; ancora lunga. COME E' ANDATA - Albert Arenas &egrave; stato il pi&ugrave; veloce sia nella Fp1 del mattino che nelle Fp2 del pomeriggio, aggiudicandosi il miglior tempo nella classifica dei tempi combianti.La seconda piazza per&ograve;, porta una firma speciale, quella di Niccol&ograve; Antonelli del team SIC58 Squadra Corse che fa ben sperare in ottica qualifiche e perch&egrave; no in ottica gara, mentre alle sue spalle in terza e quarta posizione si sono fermati Gabriel Rodrigo (team Gresini) e John Mc Phee (Petronas Sprinta Racing).La lista degli italiani in classifica &egrave; per&ograve; ancora lunga e in quinta posizione l'alfiere del team Snipers Tony Arbolino ha messo in riga dietro di s&eacute; Ayumu Sasaki, ma anche il compagno di team Romano Fenati, il leader del mondiale Lorenzo Dalla Porta e Andrea Migno.A chiudere la top quattordici ci hanno pensato Ai Ogura, Aron Canet, Jaume Masia, Tatsuki Suzuki e Jakub Kornfeil.La prima giornata di prove libere non &egrave; andata nel migliore dei modi per i due piloti dello Sky Racing team VR46 Celestino Vietti Ramus e Dennis Foggia che, migliorandosi nelle Fp2 sono arrivati soltanto sedicesimo e diciannovesimo. La classifica dei tempi combinati: Albert Arenas 1:42.824Niccol&ograve; Antonelli 1:42.945Gabriel Rodrigo 1:42.990John Mcphee 1:43.052Tony Arbolino 1:43.059Ayumu Sasaki 1:43.091Romano Fenati 1:43.103Lorenzo Dalla Porta 1:43.142Andrea Migno 1:43.217Ai Ogura 1:43.223Aron Canet 1:43.254Jaume Masia 1:43.286Tatsuki Suzuki 1:43.303Jakub Kornfeil 1:43.312       

Buona partenza per Niccol&ograve;, Arbolino, Fenati e Dalla Porta, mentre Vietti e Foggia dovranno migliorarsi nella giornata di domani

Moto3 Misano, day1: Arenas davanti, Antonelli secondo

        Le classi &ldquo;minori&rdquo; sono scese in pista nel luned&igrave; post GP al Red Bull Ring, anche in vista del 2020. In pista quasi tutte le scuderie della categoria mediana e alcune di quella cadetta. Dunlop, fornitore unico di gomme per la categoria, ha messo a disposizione dei piloti una nuova gomma anteriore che sar&agrave; introdotta nel 2020 ma verr&agrave; provata ancora prima della prossima stagione. Il leader del campionato Moto2 Alex Marquez ha provato un telaio evoluzione da Kalex per la stagione 2020. Sam Lowes, anche lui su Kalex ha vissuto un weekend difficile in Austria, ma il pilota britannico nel luned&igrave; di test &egrave; stato in grado di trovare la configurazione che stava cercando per tutto il fine settimana. Assente Enea Bastianini: l'italiano &egrave; ancora infortunato dopo la caduta alla curva 9 nel GP d&rsquo;Austria, nel contatto con Luca Marini. Quest'ultimo e il compagno di squadra Nicol&ograve; Bulega invece, hanno potuto provare. Al lavoro anche Marcel Schr&ouml;tter e Tom L&uuml;thi del GP di Dynavolt Intact dopo un weekend pi&ugrave; duro del previsto. LE NOVITA' - Il vincitore del GP austriaco Brad Binder ha girato molto, e altrettanto ha fatto il suo compagno di squadra Jorge Martin che aveva una presa d'aria frontale stampata in 3D da provare, oltre a una carenatura diversa da quella di Binder. Sia Martin che Marco Bezzecchi hanno provato la nuova presa d'aria anteriore, dall&rsquo;aspetto simile versione originale del 2019, ma senza una spaccatura nel mezzo. Bezzecchi ha anche provato la nuova KTM. Jorge Navarro e Fabio Di Giannantonio di Beta Tools Speed Up hanno provato con una carenatura anteriore con effetto maggiormente aerodinamico. Simone Corsi ha testato la NTS RW Racing GP di Steven Odendaal con l'obiettivo di aiutare il sudafricano, con Odendaal che stava anche provando la bici del compagno di squadra Bo Bendsneyder per un confronto delle impostazioni. La squadra MV Agusta Temporary Forward ha continuato lo sviluppo della Moto2 in vista del prosieguo della stagione 2019. &nbsp;&nbsp; MOTO3 &ndash; Celestino Vietti, autore del quarto posto nel GP d&rsquo;Austria, ha svolto un buon lavoro sulla KTM 2020 dello Sky Racing Team VR46 nonostante una caduta. Vietti &egrave; stato l'unico pilota a provare la nuova moto, che ha una carenatura interamente in carbonio e un aspetto leggermente diverso. Can &Ouml;nc&uuml; &egrave; rimasto in Austria per continuare il suo lavoro sulla Red Bull KTM Ajo 2019, con Jakub Kornfeil affiancato da Jason Dupasquier, pilota del FIM CEV Repsol Moto3 Junior, al debutto su una moto del mondiale. &nbsp; &nbsp; &nbsp;       

Ventitr&eacute; piloti della classe di mezzo e sei della cilindrata cadetta sono scesi in pista l&rsquo;indomani del GP per provare nuove componenti

Moto2 e Moto3 nei test al Red Bull Ring

        Celestino Vietti non aveva mai corso al Red Bull Ring eppure c'&egrave; lui in testa alla classifica di giornata. Il rookie italiano ha staccato prima il terzo tempo in FP1 (1'37.207 ndr) per poi impressionare per passo nella seconda sessione e firmare il miglior tempo sul giro di 1'36.585. Ancor pi&ugrave; importante la sua zampata viste le previsioni meteo per la giornata di sabato. FP2 - Secondo in FP2 John Mcphee, a seguire i due giapponesi Honda Tatsuki Suzuki ed Ayumu Sasaki, gli unici oltre ai primi due, a scendere sotto all'1'37" in questa sessione. In mattinata per&ograve; c'era riuscito anche Jakub Kornfeil, che era risultato come il pi&ugrave; veloce. Seguono in classifica Arbolino, Masia e Antonelli. Ottavo il giapponese Ai Ogura, davanti all'altro ceco, Filip Salac. Marcos Ramirez (10&deg;) e Lorenzo Dalla Porta (12&deg;), entrambi Leopard Racing, completano il quadro dei piloti che al momento dovrebbero accedere alla Q2 insieme a Raul Fernandez dell'Angel Nieto Team, 13&deg; e all'altro ceco, Jacub Kornfeil, che si piazza 11&deg;. COMBINATA - Non &egrave; andata molto bene al leader della classifica iridata Aron Canet, fermo al 27&deg; tempo in FP2 con la KTM del Max Racing Team. Anche Romano Fenati dovr&agrave; passare dalla Q1, cos&igrave; come i gemelli Oncu. Kornfeil e Dalla Porta, grazie ai tempi della mattinata, si piazzano 5&deg; e 12&deg; e per ora sono in Q2. Canet al momento rischia la Q1. Non benissimo Andrea Migno (17&deg;), Stefano Nepa (28&deg;) e Riccardo Rossi (30&deg;). Vietti chiude cos&igrave; al comando anche in classifica combinata, mentre sono in top ten anche Arbolino, Antonelli e Foggia.&nbsp; Top 10 combinata:1. Celestino Vietti (SKY Racing Team VR46) &ndash; 1:36.5852. John McPhee (Petronas Sprinta Racing) + 0.0313. Tatsuki Suzuki (SIC58 Squadra Corse) + 0.0534. Ayumu Sasaki (Petronas Sprinta Racing) + 0.3525. Jakub Kornfeil (Redox Pr&uuml;stelGP) + 0.3826. Tony Arbolino (VNE Snipers) + 0.4267. Jaume Masia (Bester Capital Dubai) + 0.4788. Niccolo Antonelli (SIC58 Squadra Corse) + 0.5039. Ai Ogura (Honda Team Asia) + 0.51910. Dennis Foggia (SKY Racing Team VR46) + 0.521 La classifica completa della combinata       

Il pilota dello Sky Racing Team VR46, leader in FP2 e combinata. Il numero uno della classifica invece rischia di dover passare per la Q1.

149 risultati per 'Kornfeil'